Professione assistente sociale: chi è e cosa fa

Quella dell’assistente sociale è una professione indubbiamente molto affascinante e che viene svolta soprattutto da donne (almeno secondo le iscrizioni alle facoltà universitarie).

Questa la definizione fornita da Wikipedia:

Un assistente sociale è un professionista che agendo secondo i principi, le conoscenze ed i metodi specifici della professione, svolge la propria attività nell’ambito del sistema organizzato delle risorse. Queste ultime sono messe a disposizione della comunità, a favore di individui, gruppi e famiglie, per prevenire e risolvere situazioni di bisogno, aiutando l’utenza sia nell’uso personale e sociale di tali risorse, organizzando e promuovendo prestazioni, sia servizi per la risoluzione del bisogno.

Viterbo: bando di concorso per accompagnatore turistico

 Tra i giovani, quella dell’accompagnatore turistico, è una professione molto ambita. Vogliamo quindi informarvi della pubblicazione di un nuovo bando per l’abilitazione all’esercizio di accompagnatore turistico nella provincia di Viterbo.

Chi è l’accompagnatore turistico?

Il suo compito è quello di accompagnare gruppi turistici in tour o itinerari in Italia o all’ estero. La sua attività è quella di gestire l’itinerario stabilito assicurando che vengano fornite tutte le prestazioni previste, di assicurarsi della sicurezza e del comfort dei viaggiatori, di risolvere tutte le situazioni impreviste che si presentano, di aiutare le persone nelle pratiche burocratiche e di fornire loro le informazioni di base relative ai luoghi visitati (via|Wikipedia)

Il vademecum per le ferie dei collaboratori domestici di Assindatcolf

Assindatcolf è l’Associazione Sindacale Nazionale dei Datori di Lavoro domestico e tra i vari compiti si occupa di assistere gli associati per quello che riguarda:

  • Predisporre il contratto di lavoro
  • Sbrigare le pratiche di assunzione
  • Elaborare i vari fogli paga
  • Regolarizzare gli extracomunitari

Con collaboratori domestici intendiamo: colf, baby sitter, cuochi, giardinieri e assistenti familiari. Svolgono un servizio molto importante se consideriamo che sono in costante aumento le famiglie che necessitano proprio di un aiuto domestico .

Le liste di mobilità e l’indennità di mobilità: cosa sono e a cosa servono

Le liste di mobilità sono particolari liste in cui possono essere iscritti i lavoratori che abbiano perso il proprio posto di lavoro a causa di un licenziamento. Licenziamento che può essere stato causato da una riduzione dell’attività o dalla cessazione della stessa.

Lo Stato, ai lavoratori in mobilità cerca di fornire alcuni strumenti utili al loro reinserimento nel mondo del lavoro. Vi ricordiamo infatti che le aziende che assumono lavoratori in mobilità godono di numerosi sgravi fiscali. La mobilità viene inoltre vista come uno strumento utile a far sì che avvenga il passaggio del lavoratore da un’azienda in crisi ad un’altra che invece necessita di manodopera.

Il consulente del lavoro: chi è e cosa fa


Una delle professioni che sta vivendo un forte sviluppo e che è molto richiesta è quella del consulente del lavoro. Si tratta di una professione che permette di ottenere anche dei buoni guadagni.

Chi è il consulente del lavoro?

E’ una figura chiave che si occupa di curare il rapporto tra le aziende e le varie istituzioni come l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e l’INAIL.

Trieste: Master in Tourism & Leisure

 Il turismo è forse uno di quei settori che ha risentito sì della crisi ma forse rispetto ad altri contesti, solo marginalmente. E’ un ambito estremamente dinamico ed in costante evoluzione. E’ per questo che si moltiplicano corsi, stage e master che hanno lo scopo di formare persone preparate.

Tra questi possiamo trovare l’International Master in Tourism & Leisure (IMTL) di Trieste; si tratta dell’unico master accreditato ASFOR (Associazione Italiana per la Formazione Manageriale) e United Nations WTO. Il corso è realizzato in collaborazione con alcune delle più importanti aziende del mondo del turismo a livello internazionale.

Badanti irregolari: chiesta una regolarizzazione

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla famiglia Carlo Giovanardi ha chiesto una una regolarizzazione per gli extracomunitari che si trovano già in Italia e che hanno un rapporto di lavoro in corso anche se privi di permesso di soggiorno.

Non si tratta di una cifra irrisoria. Sarebbero infatti circa mezzo milione le persone che attualmente si troverebbero fuori legge. Secondo una nota diffusa dall’ADOC a Roma, su un totale di 330.000 persone che lavorano come badanti, colf oppure baby sitter a tempo pieno opure part time ci sarebbero ben 112.000 lavoratrici irregolari.

Invalidità civile: una vera e propria odissea

Esiste una legge, la numero 68 del 1999, che si prefigge come obiettivo principale quello di inserire nel mondo del lavoro le persone disabili. Si può applicare a persone in età lavorativa affette da minoranze fisiche, psichiche o sensoriali, alle persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%, alle persone sordomute o non vedenti, alle persone invalide di guerra e agli invalidi civili (i “protagonisti” di questo nostro post). Per legge, a seconda del numero di impiegati in una certa azienda, il datore di lavoro è obbligato ad assumere un certo numero di lavoratori appartenenti ad una delle categorie appena descritte. Le aziende usufruiscono di numerosi benefici soprattutto fiscali.

Affinchè venga riconosciuta un invalidità di tipo civile che permetta quindi l’inserimento in una graduatoria speciale occorre sostenere una visita medica che serve a determinare la percentuale di invalidità.

Viviamo in Italia, un paese in cui la burocrazia è lunga ed in cui per una visita spesso bisogna aspettare molto tempo.

Disabilità e Orientamento: 55 opportunità per fare il Servizio Civile nell’Università

 Se siete interessati a svolgere servizio civile in alcune Università italiane vi ricordiamo che avete tempo fino al 27 luglio (alle ore 14.00) per presentare la vostra candidatura per una delle 55 opportunità di volontariato offerte dalla Fondazione CRUI. Si tratta di due progetti chiamati “Socializziamo la disabilità” e “FOGG”. Si tratta della prima esperienza della Fondazione Crui come ente nazionale per il Servizio Civile.

I volontari selezionati, che percepiranno un assegno mensile di euro 433,80. Si occuperanno dell’accoglienza, dell’orientamento e dell’accompagnamento degli studenti disabili iscritti alle università che partecipano al progetto. Si occuperanno anche delle attività che riguardano il passaggio dalla scuola superiore all’università e dall’università al mondo del lavoro.

Ecco i tre progetti per fare ritornare al lavoro i cassa integrati

 Qualcosa nella disastrosa economia sembra muoversi anche se dovremo attendere diversi mesi prima di affermare se siano delle mosse giuste. Vediamo in dettaglio quali sono le tre misure principali che verranno applicate in via sperimentale nel biennio 2009-2010. Le modalità precise di attuazione verranno rese note in seguito. Si spera che questi provvedimenti possano rappresentare un valido aiuto per il reinserimento nel mondo del lavoro dei tanti cassa integrati.

1) Rien­tro anticipato dei lavoratori dalla cassa in­tegrazione. In sostanza l’azienda può sì rimettere al lavoro i cassa integrati purché vengano impiegati in progetti di formazione e/o di apprendimento. In questo caso, lo stipendio verrà pagato per l’80% grazie all’assegno della cassa. L’azienda pagherà invece solamente il restante 20%.
Anche per i corsi di formazione sono stati stanziati cospicui fondi. Quello che speriamo è che vengano utilizzati realmente per una corretta formazione. In questo caso a beneficiarne sarà sì il lavoratore ma anche l’azienda che potrà contare su forza lavoro informata e al passo con i tempi.

Imprenditoria femminile e giovanile: finanziamenti dalla Camera di Commercio di Udine

 Importante iniziativa a cura della Camera di Commercio di Udine che ha indetto un bando di selezione per la concessione di contributi per il sostegno alle piccole e medie imprese destinato in particolare modo all’imprenditoria femminile e giovanile.

Vi ricordiamo che per impresa femminile si intende un’impresa individuale il cui titolare sia una donna oppure le società di capitali o le cooperative in cui il capitale sociale sia detenuto in maggioranza da donne. Con imprenditoria giovanile si intendono invece le ditte individuali che sono gestite da giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni oppure le società di capitali o le cooperative in cui le quote di partecipazione oppure il capitale sociale sia detenuto in maggioranza da giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni.

Una laurea in Scienze della Comunicazione e poi?

 Il corso di Laurea in Scienze della Comunicazione probabilmente è uno di quei corsi universitari con  il maggior numero di iscritti. Soprannominata anche “Scienze delle merendine” possiamo considerarla sia sottovalutata che sopravvalutata. Mentre chi frequenta la facoltà di Ingegneria avrà maggiori possibilità di trovare un’occupazione nel settore in cui ha studiato, questo non sempre accade per chi frequenta le facoltà umanistiche e in modo particolare per gli studenti di Scienze della Comunicazione. Tuttavia chi ha scelto questa strada perchè particolarmente motivato o ispirato non deve in alcun modo tirarsi indietro.

Visto che questo è un blog sul lavoro ci stiamo rivolgendo sia a quei ragazzi che sono in procinto di terminare la laurea triennale e sono indecisi se proseguire oppure buttarsi  nel mondo del lavoro ma anche a chi è in possesso del diploma e desidera migliorare la posizione lavorativa con la laurea (anche se questo non sempre corrisponde a realtà).

Generazione 1000 euro? Sì, no, macchè!

 Impossibile non ricordarsi il film uscito qualche mese fa “Generazione 1000 euro” e sebbene ci siano state diverse polemiche ha evidenziato in maniera più o meno chiara quello che quotidianamente si vive nel nostro paese. Brillanti laureati assunti con contratto a tempo determinato, senza possibilità di carriera, per 1000 euro al mese.  Ci sono (fortunatamente) casi in cui lo stipendio è più alto ma anche casi in cui arriva a 800 euro al mese. In questo caso diventa praticamente impossibile riuscire a pagare le bollette, l’affitto, le rate della macchina etc…. E poi arrivano persone che, probabilmente non avendo altro da fare, si inventano che noi giovani italiani saremmo “dei bamboccioni“.  Ma come si può pensare di andare via di casa e mettere su famiglia con uno stipendio così basso? Già: mi piacerebbe vedere qualcuno in politica con uno stipendio del genere e vedere cosa farebbe. E il precariato intanto dilaga inesorabilmente.

Glamour e L’Oréal insieme per tre fantastici stage lavorativi

 Abbiamo già affrontato il discorso stage e di come sia difficile riuscire a sceglierne uno di qualità e che al termine del periodo di lavoro (nella maggioranza dei casi, non retribuito e senza alcun tipo di rimborso) possa garantire allo stagista un contratto (anche se non a tempo indeterminato, almeno a progetto) presso la stessa azienda. Uno stage per essere veramente chiamato tale dovrebbe inoltre fornire dei validi strumenti formativi. Purtroppo molto spesso non è così.
Ci sono tuttavia dei casi di cui vale la pena parlare. Per questo ringrazio la giornalista di Glamour, Nicoletta Spolini, che mi ha inviato il comunicato stampa relativo ad una interessante opportunità.

Glamour (nel numero di luglio, in edicola dal 20 giugno) insieme a L’Oréal, offre la possibilità a tre lettori (uomini oppure donne) laureati di frequentare 3 stage internazionali e retribuiti. La durata dello stage è di 6 mesi e le possibili destinazioni sono le sedi europee del colosso francese: Parigi, Londra, Madrid e a Düsseldorf. Se siete appassionati di cosmesi, marketing e risorse umane non potete perdere questa occasione. Uno dei mensili più letti festeggia in questo modo i 100 anni di successi di L’Oréal.