Mettersi in proprio: non è mai troppo tardi per fare impresa

 E’ possibile essere imprenditori a tutte le età? Ebbene, la risposta è affermativa se si considera che nel nostro Paese ci sono la bellezza di oltre 298 mila imprenditori con un’età superiore ai 70 anni; ed in oltre un caso su quattro l’imprenditore over 70 è addirittura una donna. Questo è quanto, tra l’altro, emerso da un’elaborazione che, in concomitanza con la festa dei nonni, ha effettuato la Camera di Commercio di Milano prendendo a riferimento i dati del registro delle imprese del 2009 e quelli aggiornati al secondo trimestre dell’anno in corso. A conti fatti, quindi, non è mai troppo tardi per fare impresa in Italia, specie se si considera che i “nonni imprenditori” nell’ultimo anno in termini numerici, con una contrazione dello 0,2%, sono rimasti nel nostro Paese sostanzialmente invariati nonostante ancora la congiuntura economica e lo scenario non siano di certo dei migliori.

L’INPS cerca avvocati

L’INPS cerca avvocati; se siete laureati in legge ed iscritti all’ordine entro il 24 ottobre potete presentare la vostra domanda andando all’interno del sito INPS alla sezione “Avvocati domiciliari e

Collegato lavoro, licenziato il testo al Senato

Il Senato ha approvato il ddl 1167-B/BIS recante deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.

Secondo il parere del senatore Castro, la maggioranza e il Governo hanno recepito le indicazioni fornite dal Presidente della Repubblica, apportando al testo ulteriori modifiche ispirate alla valorizzazione dell’autonomia delle parti sociali e contrattuali (seduta del 23 settembre).

L’esame dell’articolato si è concluso con l’approvazione tra l’altro di un emendamento aggiuntivo all’articolo 19 proposto dal relatore Saltamartini recante disposizioni concernenti il lavoro sul naviglio di Stato, materia oggetto di un articolo precedentemente soppresso dalla Camera dei deputati.

Lavoro Lombardia: assunzioni personale immigrato in calo

 Nel nostro Paese, dal fronte occupazionale, sono tempi duri anche per gli immigrati, con le imprese che, in linea con la tendenza generale, tagliano rispetto ai livelli precrisi il numero delle assunzioni di cittadini stranieri. Prendendo a riferimento la Lombardia, ed in particolare l’area di Monza e Brianza, negli ultimi cinque anni c’è stato un saldo negativo di posti di lavoro di immigrati pari a quasi 1.000 unità. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza in accordo con un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati del Registro delle Imprese e quelli del Sistema Excelsior; in particolare, dal 2005 al 2010 la quota di assunzioni non stagionali di lavoratori immigrati, rispetto al totale, è crollata dal 32,7% del 2005 ad appena il 16,9% di quest’anno. L’Ente camerale ha inoltre effettuato una rilevazione per quel che riguarda la quota di lavoratori stranieri più rilevante in Lombardia, ovverosia quelli aventi nazionalità cinese.

Job Finance Day: domanda e offerta di lavoro nel settore finanziario

Interessante appuntamento quello che avrà luogo il 1 Ottobre 2010 a Palazzo Mezzanotte in Piazza degli Affari a Milano, sede storica di Borsa Italiana: si terrà l’VIII^ Edizione del Job Finance Day, organizzato da Job Market e Cesop Communication.

Si tratta dell’unico evento che favorisce l’incontro tra domanda e offerta nel mondo del lavoro nell’ambito del settore finanziario.

Sicurezza sul posto di lavoro: campagna straordinaria in Veneto

 Nella Regione Veneto è in rampa di lancio una importante campagna straordinaria per la sicurezza sul posto di lavoro. Ad annunciarla è stata Elena Donazzan, Assessore regionale alle politiche del lavoro, della formazione e dell’istruzione, sottolineando come la campagna, rivolta alle aziende della Regione Veneto, andrà ad interessare oltre settemila tra lavoratori, datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori per quel che riguarda la sicurezza in azienda. La campagna straordinaria per la sicurezza sul posto di lavoro durerà fino al mese di giugno del prossimo anno con oltre mille interventi di natura formativa, di cui il 70% costituito da corsi di formazione, e per il 30% da interventi finalizzati alla consulenza per la sicurezza in azienda per un totale complessivo di 25 mila ore di interventi formativi dei quali fanno parte anche ben 160 seminari tematici.

Lavoro Lombardia: più spazio alle professioni qualificate

 Per quest’anno, nella Regione Lombardia, ed in particolare nel territorio della Brianza, la tendenza delle assunzioni non stagionali sarà positiva. Sono queste infatti le stime rilasciate della Camera di Commercio di Monza e Brianza che, inoltre, ha posto l’accento sul fatto che a fronte di un aumento del 4,6% dei nuovi assunti quest’anno, rispetto al 2009, le aziende chiedono sempre di più lavoratori qualificati in ben un’assunzione su tre tra dirigenti e le professioni tecniche. In generale, anche in Brianza gli aiuti per trovare lavoro, la “spintarella” o la “raccomandazione” per intenderci, funzionano in quasi il 50% dei casi ai fini dell’assunzione. Le aziende, infatti, continuano a non disdegnare nei processi di assunzione la segnalazione di lavoratori da parte fornitori e di conoscenti. Per chi cerca lavoro in Brianza c’è da considerare il fatto che le imprese cercano professioni tecniche, commerciali e del settore dei servizi, diplomati in quasi un caso su due, e con l’addetto alle vendite al minuto che è la figura più richiesta in questo momento.

Lavoro femminile: la giornata per le donne dura tre ore in più

 Per una donna la giornata è fatta sempre di 24 ore, ma è come se fossero 27 grazie al fatto che, meglio degli uomini, riescono a gestire più attività simultaneamente. Questo è quanto, in particolare, è emerso da un’indagine che nel luglio scorso la Camera di Commercio di Milano ha condotto su un campione di oltre duecento tra addetti ed imprese milanesi. Se infatti da un lato gli uomini sfruttano il tempo per lavorare anche quando ci si sposta in treno o in auto, la donna riesce a fare tutto ciò anche quando parla al telefono, continuando a lavorare davanti al personal computer durante la conversazione; lo stesso dicasi per la donna che meglio dell’uomo riesce a ritagliarsi tempo per il lavoro anche durante un pranzo, così come è comune per il gentil sesso la tendenza a cucinare o a vestirsi mentre contemporaneamente si ascoltano le ultime notizie.

Maternità: il datore di lavoro e la flessibilità oraria

 Le donne in maternità, come noto, nel nostro Paese, a causa di un mercato del lavoro che non offre grande flessibilità, a partire dagli orari, trovano difficoltà a conciliare la vita familiare con i propri impegni professionali. Questo accade anche in Provincia di Rovigo dove, secondo quanto sottolineato dalla consigliera provinciale di Parità, Anna Maria Barbierato, c’è un trattamento discriminatorio proprio a carico delle donne nel mondo del lavoro. Al fine di poter adempiere al proprio dovere di madre, le donne in maternità hanno bisogno necessariamente di richiedere la flessibilità oraria, ma in base alle segnalazioni di donne in difficoltà ricevute dalla consigliera provinciale di Parità, sono proprio i datori di lavoro le figure che al riguardo fanno la maggiore opposizione.

Scuola: forse precari a vita

La scuola in alcune regioni italiane è iniziata ieri e non sono di certo mancate polemiche; polemiche, lamentele da parte di quei tanti precari che forse non riusciranno mai ad entrare di ruolo nel mondo della scuola.

Lo stesso Ministro Gelmini come abbiamo ricordato qualche giorno fa ha ribadito la difficoltà di assorbire tutti ma che forse, nei prossimi 6-7 anni grazie ai pensionamenti forse gli attuali 220mila precari saranno assorbiti dal sistema d’istruzione.

Previsioni ottimistiche? Forse sì. Giancarlo Montemarani, ha 68 anni e come si legge in un articolo contenuto all’interno del corriere.it non è entrato nel guinness dei primati perchè una classifica specifica, almeno per il momento, non c’è.

Insegnante di francese in una scuola media di Macerata, ha passato tutta la vita senza poter diventare di ruolo finché nel 2007 l’hanno spedito in pensione

Lavorare con i voucher nei farmers market

 I voucher, ovverosia i buoni lavoro, ai fini della regolarizzazione del lavoro occasionale accessorio si possono utilizzare anche nei farmers market di Campagna Amica, ovverosia nei mercati direttamente gestiti dagli agricoltori. A comunicare questa “estensione” di utilizzo è stata la Coldiretti a seguito della risposta, da parte del Ministero del Lavoro, ad un interpello riguardante proprio l’utilizzo dello strumento del voucher per il lavoro occasionale accessorio nel settore agricolo. Oltre che nei campi, quindi, i voucher si possono utilizzare anche nei mercati cittadini gestiti dagli agricoltori che da un lato possono quindi vendere al giusto prezzo ai consumatori i prodotti agro-alimentari, e dall’altro possono offrire l’opportunità con i voucher di lavorare in maniera saltuaria ai pensionati, alle casalinghe, ai giovani studenti ma anche ai lavoratori in cassa integrazione che così possono integrare il proprio reddito. Gli ultimi dati ufficiali, non a caso, dicono che su un totale di oltre otto milioni di voucher venduti sinora, nel rapporto di uno su tre il loro utilizzo ha riguardato proprio il settore agricolo.

Assunzioni e diploma: meglio diventare ragioniere

 Lunedì prossimo, 13 settembre 2010, nella Regione Lombardia riaprono le scuole e per l’occasione la Camera di Commercio di Milano, attraverso un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati di Excelsior, il sistema informativo permanente sulla formazione e sull’occupazione, ha rilevato come, nell’ambito delle assunzioni di diplomati, siano i ragionieri quelli più ricercati, mentre i diplomati più “introvabili” sono quelli in lingue, meccanica e “specializzati” nel settore della moda. Il diplomato ragioniere non solo nel milanese è richiesto dalle imprese in oltre quattro casi su dieci che sfociano in un’assunzione, ma la domanda nell’arco di un anno è cresciuta di ben il 16%. Tra diplomati e laureati, le assunzioni previste di ragionieri in Provincia di Milano sono nel rapporto di uno su cinque, ma con un +19% aumentano anche le richieste di diplomati ad indirizzo meccanico, mentre i diplomati in informatica assorbono una quota di assunzioni programmate pari a solo il 3,5%.