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Cercasi proiezionisti per sale cinematografiche

La Divisione Specializzata Intrattenimento di Articolo1, Agenzia per il Lavoro (UnoHolding Family) ricerca per il più grande circuito cinematografico d’Italia, che propone un nuovo modello di offerta legato al mondo del cinema e dell’intrattenimento, 15 proiezionisti dal Nord al Sud.

Il proiezionista è la figura responsabile della proiezione in una sala cinematografica.

Si occupa degli aspetti tecnici della proiezione:

• Preparazione della macchina per lo spettacolo
• Manutenzione della macchina stessa,
• Controllo della qualità visiva e acustica
• Impostazione dei giusti formati di proiezione.

In una multisala, il proiezionista controlla fino a 5/6 proiezioni in contemporanea e tra i suoi compiti rientrano anche il montaggio e lo smontaggio dei film in programmazione.

Il candidato è disponibile a lavorare su turni e festivi.

Sedi di lavoro: Torino, Perugia, Parma, Pescara, Cagliari, Napoli.

Gli interessati, ambosessi (L.903/77), possono inviare il proprio cv, con autorizzazione al trattamento dei dati (Dlgs 196/03) via fax o via e-mail a:

Articolo1 S.p.A., Agenzia per il Lavoro
e-mail [email protected]

Si invitano i candidati a leggere l’informativa sulla privacy sul sito www.articolo1.it

17 commenti su “Cercasi proiezionisti per sale cinematografiche”

  1. sono un proiezionista siculo , sarei interessato all’offerta , ma soprattutto vorrei sapere a quanto ammonta la paga mensile

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    • ciao,

      per candidarti devi inviare cv all’indirizzo contenuto all’interno dell’annuncio.

      ciao e grazie,

      Martina

    • Io sono proiezionista a tutti effetti ho fatto il corso nel 1995 e ho abilitazione di proiezioni di film e sono. disoccupato e in cerca di lavoro.

  2. faccio questo mestiere da più di 30 anni girovagando tra i cinena di scicli,ragusa, e le arene di donnalucata e sampieri .ciao

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  3. quando un lavoro è fatto con amore , passione e poi guarda la prima volta che ho messo piede in una cabina di proiezione avevo 14 anni , non ti nego che allora quasi quasi piangevo xchè dovevo andare ad aiutare papà invece di giocare con i compagnetti a pallone , ma poi vuoi x abitudine , vuoi xchè vedevo sempre film nuovi , ci ho fato l’abitudine ed ora penso che chi allora mi faceva piangere privandomi del gioco adesso mi fa ridere si dice così no ciao

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    • ..penso che riuscire a far diventare una passione un vero e proprio lavoro (gratificante ma non solo da un punto di vista economico) sia il massimo.

    • Il problema è che non sempre le passioni rescono a diventare un lavoro .. ma questa è un’altra storia.

      Sentirti parlare di un hobby come di un qualcosa che ti gratifica mi ha fatto molto piacere
      🙂

      grazie e a presto,
      Martina

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