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Come diventare sindaco

Se vi interessa il mondo della politica e volete svolgere un ruolo attivo all’interno della vostra comunità, potete pensare di diventare sindaco, aspirando alla massima carica per un cittadino a livello locale. Il sindaco è il primo cittadino di un Comune, ovvero un ente territoriale che rappresenta la comunità che vi vive, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo –  così infatti recita anche l’articolo 3 del Testo unico sull’ordinamento degli Enti Locali (T. U. E. L., ovvero il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267) – da cui queste istituzioni sono regolate. 

Il sindaco è quindi un privato cittadino che sceglie di mettersi al servizio della comunità in cui vive e il suo ruolo è considerato di una certa importanza a livello politico anche a seconda del tipo di comunità rappresentata. La sua carica è piuttosto ambita.

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Ma come si fa a diventare sindaco? Come si fa a intraprendere questa carriera? E soprattutto, quali requisiti è necessario possedere per diventarlo?

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In questa piccola guida abbiamo raccolto tutte le indicazioni, i consigli e le informazioni che possono essere utili a coloro che aspirano a ricoprire questa carica istituzionale e vogliono sapere come fare.

Come diventare sindaco

Quasi tutte le persone possono aspirare a ricoprire questa prestigiosa carica. Per poter diventare sindaco di un comune è necessario soddisfare un solo requisito: quello di essere maggiorenne. C’è infatti un’unica indicazione all’interno del T. U. E. L., che prescrive che, ai sensi dell’art. 55 del D. Lgs. N. 267/2000 possono essere eletti a sindaco i cittadini che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età almeno il primo giorno fissato per la votazione. Per il resto non ci sono restrizioni di sorta.

Non bisogna però in verità neanche trovarsi in particolari condizioni che possano costituire un impedimento alla propria elezione. Ecco ad esempio quali possono essere:

  • aver subito una condanna definitiva per associazione di tipo mafioso, peculato, malversazione a danno dello Stato
  • essere stato condannato per corruzione o per aver ricevuto una pena non inferiore a due anni per delitto non colposo
  • rivestire altre cariche pubbliche.

I casi descritti sopra rappresentano situazioni di “incompatibilità” e di “ineleggibilità, dunque la propria candidatura viene automaticamente a decadere in questi casi. Se non ci sono impedimenti è necessario allora presentare la propria candidatura collegandola a una o più liste politiche, costituite dalle persone che si candidano per arrivare a ricoprire un seggio all’interno del consiglio comunale.

L’elezione di un sindaco avviene a suffragio universale e diretto e viene eletto il candidato che in assoluto ha ricevuto il maggior numero di voti validi. Se la maggioranza assoluta non viene raggiunta da alcun candidato, allora si va ad un secondo turno di votazioni ovvero al ballottaggio. Il ballottaggio si verifica tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti e è necessario anche in questo caso raggiungere la maggioranza dei voti validi.

Per affrontare il complesso lavoro di un sindaco, è necessario avere un alto titolo di studio e essere almeno un po’ esperti di politica, operando attivamente all’interno della lista politica con cui ci si candida.

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