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Congedo parentale: norme e fatturazione indennità di maternità secondo direttive Ue

 Nuove regole per il congedo parentale in attuazione delle direttive europee in materia di congedo parentale e indennità di maternità, fatturazione e sanzioni fiscali. È stato approvato dal Governo il cosiddetto Decreto Salva infrazioni UE, che adegua le normative italiane alla normativa europea, chiudendo anche quattro procedure di infrazione.

In base al nuovo decreto, viene introdotto il congedo parentale a ore, che consente a entrambi i genitori di fruire di una maggiore elasticità nella gestione del congedo parentale, suddividendolo anche in ore. Ad esempio è possibile lavorare a mezza giornata con un’indennità pari al 30% dello stipendio.

Una novità: viene estesa anche alle lavoratrici autonome del settore della piccola pesca marittima e delle acque interne l’indennità di maternità nel congedo parentale riconosciuta alle lavoratrici autonome, artigiane ed esercenti delle attività commerciali e alle imprenditrici agricole in base all’art. 66 del Dlgs 26 marzo 2001, n. 151.

L’indennità di maternità nel congedo parentale viene erogata, per gli ultimi due mesi di gravidanza e per i tre successivi alla data del parto, nella misura dell’80% della misura giornaliera del salario convenzionale previsto per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne (articolo 10 della legge 13 marzo 1958, n. 250, e successive modificazioni).

Novità per quanto riguarda la fatturazione dell’indennità di maternità nel congedo parentale: viene recepita la direttiva Ue 45/2010 del 13 luglio 2010 riferita alle norme sulla fatturazione nell’ambito dell’Iva europea. Pertanto, è consentita la fattura elettronica, che viene equiparata a quella cartacea, a condizione che il destinatario sia consenziente.

Vengono definite con precisione le regole sulla fatturazione europea per l’indennità di maternità nel congedo parentale, con tutte le indicazioni che il documento deve contenere, le operazioni a cui applicarla, le norme su autenticità, leggibilità, conservazione. Si tratta di una fattura semplificata, valida per operazioni fino a 100 euro.

Anche per la fattura semplificata per l’indennità di maternità nel congedo parenterale, sono indicate con precisione le caratteristiche del documento, tutti gli elementi necessari e le operazioni alle quali va applicata. Si prevede che il ministero dell’Economia possa emettere un decreto per innalzare il tetto della fattura semplificata a 400 euro o per escludere un limite di importo per alcune operazioni e per particolari categorie di soggetti.

Novità anche a livello fiscale per il l’indennità di maternità nel congedo parenterale.

Viene modificato il decreto-legge 28 giugno 1990, n. 167, convertito dalla legge 4 agosto 1990, n. 227, sulla fiscalità delle operazioni con l’estero. Cioè vengono ridotte le sanzioni per irregolarità di dichiarazione (quadro RW del modello Unico) con le seguenti motivazioni: *per mancate comunicazioni degli intermediari finanziari (dal 10 al 25% dell’importo dell’operazione); *per importi non dichiarati (dal 3 al 15% della somma e dal 6 al 30% per capitali in paradisi fiscali); *per dichiarazione sulle attività detenute all’estero entro 90 giorni dal termine (258 euro).

APPROFONDIMENTI
*Il computo dei giorni per congedo parentale e di maternità
*Tutela maternità e paternità, congedo frazionato di entrambi i genitori
*Congedo parentale nei primi otto anni del bambino, astensione facoltativa

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