Nonostante un’incidenza di mortalità sul lavoro inferiore alla media nazionale, la Lombardia si conferma la regione con il più alto numero di decessi nei primi due mesi del 2025, con 25 vittime, di cui 17 sul luogo di lavoro e 8 in itinere. Questo dato, seppur inferiore di due unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mantiene la regione in “zona gialla” nella mappatura del rischio elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega.

Sempre caldo il tema della mortalità sul lavoro
A destare particolare preoccupazione è la situazione di alcune province, classificate in “zona rossa” per un’incidenza di mortalità superiore alla media italiana: Cremona, Bergamo, Brescia, Lecco e Mantova. Cremona spicca con un indice di 12,7 decessi per milione di occupati, un valore significativamente più alto della media nazionale di 4,2. Milano (2,6) e Monza e Brianza (2,5) si collocano invece in “zona bianca”, con un rischio di infortunio mortale più basso.
Parallelamente, si registra una diminuzione delle denunce di infortunio rispetto all’anno precedente (17.131 contro 18.386). Milano è la provincia con il maggior numero di denunce totali, mentre Bergamo, Brescia e Milano guidano la triste classifica degli infortuni mortali sul lavoro. Il settore manifatturiero risulta il più colpito per numero di denunce di infortunio.
L’analisi evidenzia inoltre che su 25 decessi, 6 riguardano lavoratori stranieri, un quarto del totale. Le denunce di infortunio coinvolgono maggiormente gli uomini, ma si registra un numero significativo di denunce anche tra le lavoratrici. Questi dati sottolineano la necessità di un impegno continuo e mirato per rafforzare la sicurezza sul lavoro in Lombardia, con particolare attenzione alle province più critiche e ai settori a maggiore rischio.
Se il settore manifatturiero risulta essere al momento quello più colpito dalle denunce per infortunio sul lavoro, la situazione non sembra migliorare in altri ambienti lavorativi. I rischi di infortunio sul lavoro sono infatti elevati anche nell’ambito Trasporto e Magazzinaggio con 870 casi di denunce, seguono il settore Sanità con 818, Commercio con 806 e Costruzioni con 672.
La sicurezza sul lavoro è un tema molto importante per il nostro Paese e seppur i dati sembrano essere in netto miglioramento rispetto al passato, è evidente come sia necessario applicare una linea guida differente per evitare che spiacevoli incidenti sul posto di lavoro possano continuare a verificarsi. Infine non si può restare in silenzio sulle statistiche emerse nell’ultimo anno per quanto riguarda le vittime sul luogo di lavoro, con un numero maggiore che riguarda gli stranieri. Non bisogna girare la faccia e guardare avanti, è un problema importante per il nostro Paese che evidenzia come la sicurezza sul lavoro non sia così ricercata.