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Il decreto Milleproroghe e le critiche della CGIL

Per la maggiore centrale sindacale italiana il testo non va bene: troppe discriminazione, un testo che non si può accettare tanto che il Governo Monti e le forze politiche si impegnino a trovare una soluzione.

La critica arriva da Vera Lamonica, Segretaria Confederale della CGIL con delega alle politiche del welfare,

Quanto si è verificato alla Camera con la votazione del decreto Milleproroghe rende evidente, come abbiamo più volte sottolineato, che la “questione pensioni” non può essere considerata conclusa. Abbiamo, infatti, considerato positivo che in Parlamento si sia riaperta la discussione peraltro su 2 punti tra i più delicati e socialmente insostenibili. Così come naturalmente giudichiamo apprezzabile ogni avanzamento che si realizza

In effetti, secondo la dirigente sindacale confederale della CGIL, il decreto non risolve il problema, in modo particolare dei lavoratori in esodo volontario o collettivo visto che potranno usufruire delle deroghe alle nuove norme sul pensionamento solo coloro che entro il 31 dicembre 2011 hanno risolto il rapporto di lavoro.

Per Lamonica il problema non è solo di forma perché non prende in considerazioni le reali ragioni della crisi economica e la difficoltà dei lavoratori a trovare alternative d’impiego. Infatti, come ha messo in evidenza Vera Lamonica, si continua escludere dalle deroghe alle penalizzazioni quei lavoratori e quelle lavoratrici che si trovano in Cassa integrazione straordinaria, coloro che hanno versato contributi volontari o che hanno riscattato gli anni di laurea.

Non solo, sempre per la dirigente della CGIL

non trova alcuna risposta la questione dei lavoratori e lavoratrici della scuola. Il rischio è che si producano sempre nuove iniquità, e si moltiplichino le condizioni di immotivate differenziazioni tra lavoratori sostanzialmente nelle stesse condizioni

Questa è una delle tante iniziative del sindacato che si trovano a fronteggiare la crisi con la volontà di non perdere garanzie sociali o diritti del lavoro. A riguardo è anche opportuno ricordare l’iniziativa delle Organizzazioni Sindacali FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL in merito alla liberalizzazione: una richiesta di incontro per affrontare il delicato tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per le lavoratrici del commercio, alla luce della totale liberalizzazione degli orari e delle aperture commerciali, disposta dal Governo Monti.

Secondo le organizzazioni sindacali

Le lavoratrici che operano nella Grande Distribuzione Organizzata hanno contratti in gran parte part-time di cui non possono decidere l’articolazione oraria, in quanto rappresentano spesso l’unica maniera per ottenere un’occupazione diciamo, stabile ma precaria dal punto di vista retributivo, che le obbliga a effettuare ore di straordinario/supplementare, per avere un salario decoroso

1 commento su “Il decreto Milleproroghe e le critiche della CGIL”

  1. Faccio presente alla Signora Camusso e ai suoi due amici che in questa lotta,impari, c’è anche il pubblico impiego, ed in particolare il corpo di polizia municipale di tutta l’Italia.Il brutale decreto “affossa italia” fatto dai due signori(?) condanna inesorabilmente questa categoria.Non ha tenuto conto delle “Quote” eliminandole brutalmente invece che gradualmente,non ha considerato il pubblico impiego come quello privato! Spero cari signori della “Triplice”,almeno Voi possiate comprendere, che la categoria della Polizia Municipale non venga considerata come il “pubblico impiego” in genere, come tutt’ora lo è.Sarebbe un delitto,una iniquità,un atto disumano!.Pensate cari ministri Monti-Fornero e cara Camusso-Angeletti-Bonanni che una volta superato i 60 (e forse anche prima)anni non bisogna venire col bastone e con le stampelle? avete riflettuto su questo?Ci vuole un po’ di responsabilità e dignità, rispetto e considerazione.Ci puo’ salvare solo la malattia,ma si puo’ andare sempre avanti in questo modo?La categoria dei Vigili Urbani non puo’ essere considerata come semplici impiegati comunali(con tutto rispetto per gli impiegati).Signora segretaria Camusso si lotti per quello che lei aveva detto al presidio unitario del 10Febbraio:ripristinare le quote,e toglierle gradualmente, avere gli stessi diritti dei privati, e quant’altro.Abbiamo fiducia in Lei:ha un cuore, un sentimento, un animo nobile,una lottatrice acerrima.Difenda i nostri diritti sacrosanti.Pensi che per 25 giorni non sono potuto andare in pensione, e tanti come me in
    tutta Italia.Sono nel 36° anno di servizio con un età prossima di 62 anni.Cari Signori Monti-Fornero devo andare a lavorare con le stampelle? o col bastone?Volete questo?per tutti noi? Avete un cuore?un sentimento? una considerazione? un rispetto? Il senso umanitario dovè?A farsi benedire?Concludo e dico : cari signori della triplice, lottate strenuamente fino ad ottenere quello che giustamente reclamate e che sia tutto equo!Se così sarà sarete acclamati sempre e tenuti nella giusta considerazione.In questi giorni sono in attesa trepidante per un segnale positivo! Non vorrei fare altri 4 anni quando già ero quasi in pensione e mi ero programmato la mia vita coma d’altronde tutto il resto d’Italia che era prossimo alla pensione! Non fate passare questa BRUTALE INIQUITA’,QUESTA BRUTALE INGIUSTIZIA,QUESTO ATTO DISUMANO E DELITTUOSO! Ricordate :VOLLI SEMPRE VOLLI FORTISSIMAMENTE VOLLI! NON FATE VINCERE IL” GOVERNO SENZA CUORE ” E “SENZA ANIMA”! GRAZIE.

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