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Lavori usuranti, pronto lo schema del decreto

Con un certo anticipo il Consiglio dei ministri ha deciso di sottoporre alle parti sociali uno schema di decreto legislativo che regola l’accesso al pensionamento anticipato.

Risultano interessati i lavoratori con mansioni particolarmente faticose o usuranti.

Nel testo sono individuati come usuranti, fra gli altri, i lavori in gallerie, cave e miniere, in cassoni ad aria compressa, in spazi sottomarini, quelli eseguiti ad alte temperature, in spazi ristretti, per asportazione dell’amianto, nonché alcuni lavori notturni o quelli delle cosiddette linee catena e le attività di conduzione di determinati veicoli di trasporto collettivo.

Il testo è ora sottoposto al vaglio delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e, per intanto, è stato anche trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni ed alle Commissioni parlamentari competenti.

Le due maggiori organizzazioni sindacali sono decisamente favorevoli alla volontà manifestata dal governo poiché in questo modo si cerca di colmare una esigenza sentita da parecchi anni.

Il segretario confederale della CISL Maurizio Petriccioli osserva che

Il nostro auspicio è che il punto di equilibrio a suo tempo raggiunto nella trattativa con le parti sociali non venga stravolto e per il lavoro notturno si tenga conto di quanto previsto dai contratti collettivi e delle effettive condizioni dell’organizzazione del lavoro

La CGIL, da parte sua, ritiene il momento importante perché su questo punto occorre seriamente confrontarsi.

Per il segretario confederale della CGIL Vera Lamonica il decreto è, diciamo così, un atto dovuto che i lavoratori aspettano da troppo tempo, addirittura fin dal governo precedente. In effetti, l’interruzione della legislatura provocò la caduta di quel provvedimento a suo tempo discusso.

Per Lamonica sul testo

È necessario un vero confronto con le parti sociali per consentire un’applicazione a tutte le fattispecie di lavoratori che hanno diritto, e per impedire che spinte, che vengono da più parti, possano peggiorare il testo precedentemente proposto che aveva già notevoli punti di sofferenza

Vera Lamonica precisa che CGIL, CISL e UIL hanno unitariamente già inviato al governo osservazioni e proposte.

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