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La Germania approva la legge sul salario minimo

 Arrivano buone notizie dalla Germania per tutti coloro che aspirano a trasferirsi all’estero in cerca di lavoro, in particolare in questa nazione. Solo pochi giorni fa, infatti, il Bundestag tedesco ha finalmente approvato, dopo mesi – o meglio anni – di trattative, la legge che sancisce l’introduzione di un salario minimo per tutti i lavoratori del paese. 

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Si tratta in verità di una riforma che ha rivisto l’importo orario di quest’ultimo, il quale, dopo 10 anni di trattative, è stato portato a 8,50 euro l’ora. Questo significa che d’ora in avanti un qualsiasi lavoratore assunto regolarmente in Germania percepirà uno stipendio che arrivi almeno ad una tariffa di 8,5 euro orarie.

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La misura è da subito stata considerata un traguardo storico per la Germania, paese in genere molto solido dal punto di vista economico e lavorativo. Ma questa piccola modifica nelle retribuzioni potrà dare ulteriori benefici, facendo ulteriormente crescere la domanda interna.

L’iter di approvazione della norma non è stato certo semplice e privo di contrasti, che hanno visto opporsi le imprese, i rappresentanti delle lobby e le stesse forze politiche e sociali, le quali hanno operato per l’estensione del provvedimento a tutte le categorie sociali.

Alla fine la norma è stata approvata con soli 5 voti contrari e sarà operativa a partire dal 1 gennaio 2015, coinvolgendo circa 3,7 milioni di persone. Ci saranno però come in passato alcune eccezioni, ovvero esclusioni dal beneficio. Il salario minimo non verrà infatti applicato:

  • ai disoccupati di lunga data
  • ai minori di 18 anni
  • agli apprendisti
  • ai lavoratori stagionali
  • ai tirocini obbligatori
  • a coloro che distribuiscono giornali.

 

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