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Lavorare in Nuova Zelanda – Documenti e permessi di lavoro

 Oggi vogliamo parlare della possibilità di emigrare in un altro emisfero, in una delle terre più lontane per gli italiani. Stiamo parlando della Nuova Zelanda, che, ancora più lontana dell’Australia, offre comunque buone possibilità di inserimento per chi vuole cominciare una nuova vita all’estero grazie ad un trasferimento. La Nuova Zelanda è una delle terre ancora per lo più incontaminate dal punto di vista del paesaggio e dell’ambiente, ma è stata anche indicata dalla Banca Mondiale come uno dei paesi al mondo in cui è più facile avviare un’attività di impresa. Si trova infatti al quarto posto nella classifica globale. 

Lavorare in Nuova Zelanda

In questo post vogliamo quindi parlare nello specifico di come fare per trasferirsi a vivere e a lavorare in Nuova Zelanda e offrire alcune indicazioni utili sui documenti richiesti dalla burocrazia locale per compiere questo passaggio.

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Lavorare in Nuova Zelanda – Documenti e permessi di lavoro

Anche per recarsi in Nuova Zelanda, isola con 4 milioni di abitanti, è necessario disporre di un visto, che deve essere richiesto alle autorità governative. La tipologia di questo visto, tuttavia, cambia a seconda della motivazione che si possiede per trasferirsi in Nuova Zelanda. Il punto di riferimento per tutti coloro che sono in cerca di informazioni su tale argomento è il portale nazionale dell’immigrazione, www.immigration.govt.nz, all’interno del quale è possibile reperire anche i moduli necessari. La burocrazia locale è molto efficiente da questo punto di vista.

Per cominciare, quindi, coloro che si recano in Nuova Zelanda per turismo, cioè per trascorrere una vacanza dalla durata inferiore ai 3 mesi, non hanno bisogno di alcun visto.

Se invece ci si reca nel paese per motivi di studio per una permanenza superiore ai 3 mesi, si avrà bisogno di richiedere un visto. La richiesta comporta anche la sussistenza delle seguente condizioni:

  • disporre di una dichiarazione di accettazione da parte dell’ istituto ospitante
  • poter provare di avere fondi monetari sufficienti
  • poter provare di essere in grado di lasciare il paese alla fine del periodo di studi (cioè disporre ad esempio di un biglietto aereo di ritorno)
  • rispettare i parametri di salute
  • avere una fedina penale a posto.

Se invece ci si trasferisce in Nuova Zelanda per motivi di lavoro, si avranno diverse possibilità tra cui scegliere, ma sarà necessario disporre comunque di un visto.

Una delle soluzioni a disposizione anche per la Nuova Zelanda è la richiesta del Working holiday Visa, il visto che permette di studiare e lavorare. Se invece si punta ad un trasferimento permanente, anche in Nuova Zelanda si deve rientrare in una lista di persone le cui professioni sono attualmente richieste dal governo neozelandese. Tale lista è chiamata Skilled Migrant Category ed è rintracciabile sempre attraverso il sito ufficiale sull’immigrazione.

Si può pensare infine un trasferimento in Nuova Zelanda anche per aprire una attività in proprio. Per chi vuole intraprendere una attività di business esistono due diverse tipologie di visto da richiedere. Il primo è l’Investor Visa, un visto speciale per chi vuole investire 1,5 milioni di dollari in 3 anni, e il Business Visa per tutti gli altri progetti.

 

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