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Lavoro: Fondo Sociale Europeo, nuovi stanziamenti in Toscana

 Nella Regione Toscana arriva una nuova “sventagliata” di fondi a sostegno del sistema economico, delle imprese e dell’occupazione. Questo dopo che su proposta di Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, la Giunta ha approvato lunedì scorso una delibera grazie alla quale sono state rimodulate le risorse a valere sull’FSE, Fondo Sociale Europeo, ragion per cui ora ci sono a disposizione ben 51,5 milioni di euro per mettere a punto degli interventi mirati. Le nuove risorse, in particolare, andranno a coprire la cassa integrazione in deroga, a mettere in atto azioni per la formazione professionale, per sostenere i lavoratori appartenenti ad imprese in difficoltà, e per favorire l’inserimento occupazionale dei giovani. Secondo l’assessore Simoncini lo stanziamento e l’utilizzo delle risorse darà una nuova boccata d’ossigeno al sistema imprenditoriale con azioni quali la riconversione dei lavoratori, il sostegno alla liquidità ed agli investimenti, nonché misure per rafforzarne la competitività.

Nel dettaglio, con il via libera alla rimodulazione dei fondi FSE si va a garantire la tenuta sociale sul territorio con ben 29,5 milioni di euro destinati al cofinanziamento della CIGD, la Cassa Integrazione Guadagni in Deroga che è direttamente gestita dalla Regione Toscana; al riguardo, tra l’altro, l’Assessore Simoncini ha fatto presente come si punti ad un accordo con il Governo per rinnovare le misure di sostegno al reddito, ovverosia gli ammortizzatori sociali, fino alla fine del 2012 rispetto all’attuale scadenza del giugno 2011.

Altri 15 milioni di euro dei fondi FSE, fino al 2013 e quindi con uno stanziamento di 5 milioni di euro per anno, serviranno nella Regione Toscana, come sopra accennato, a sostenere l’occupazione e ad aiutare le imprese in crisi nell’ambito di quello che è stato definito come il “progetto vertenze“. I restanti 7 milioni di euro, infine, andranno invece a finanziare un altro progetto, quello denominato “Giovani Si“.

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