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Lavoro e malattia: i giorni di riposo sono sacri

 Il lavoratore stacanovista, che non si risparmia, che si porta magari il lavoro a casa, e che anche nel weekend si chiude in camera per risolvere un problema aziendale, e per presentarne orgoglioso le soluzioni al capo il lunedì mattina, rischia di attentare seriamente alla propria salute. Una ricerca effettuata da una Università americana, e pubblicata sul Journal of Social and Clinical Psychology, infatti, rivela come abbiano sostanzialmente ragione tutti quei lavoratori convinti che il fine settimana sia “sacro”, ovverosia da dedicare non al lavoro, ma alla cura dei nostri hobby e dei nostri interessi in tutta libertà. Dalla ricerca è emerso come il campione di lavoratori su cui è stato effettuato lo studio, a partire dal venerdì sera, ovverosia al termine della settimana di lavoro, abbia fatto registrare in media un maggior senso di benessere ed un forte abbassamento dei sentimenti negativi come la rabbia, l’ansia o addirittura la depressione. Per la ricerca, condotta su un totale di 74 lavoratori, è stato scelto un campione ampio in termini di età, dai 18 ai 62 anni e con un media settimanale di ore di lavoro prestate pari a 30.

Il weekend, in accordo con quanto riporta il Corriere.it, è quindi curativo delle tossine accumulate durante la settimana, ma dalla ricerca è alterì emerso che il fine settimana rappresenta una vera e propria medicina anche per chi magari settimanalmente svolge un lavoro senza stress ed in tutta serenità. Ma cosa rischiano gli stacanovisti lavorando anche nel weekend e magari saltando la gita fuori porta con moglie e figli, oppure un film in prima visione sulla pay Tv?

Ebbene, il rischio è quello che possano insorgere manifestazioni di tipo allergico, ma anche disturbi che possono interessare l’apparato genitale e quello urinario; o ancora, in accordo con quanto dichiarato da Rosanna Scancarello, psicoterapeuta nonché medico di medicina generale, forme infettive che magari sono già presenti e che con la fissazione del lavoro anche nel weekend rischiano di accentuarsi. Cosa fare allora? Occorre il più possibile riappropriarsi del proprio tempo sia nel weekend, sia quando non siamo al lavoro, altrimenti diventa difficile poi liberarsi di tutti quei “disturbi” classici che possono insorgere in ufficio: dal senso di affaticamento al mal di stomaco e passando per le emicranie.

2 commenti su “Lavoro e malattia: i giorni di riposo sono sacri”

  1. Parole sante! Portarsi il lavoro a casa durante la settimana può capitare, ma almeno nei week-end bisogna staccare. Colgo l’occasione per segnalarvi alcuni consigli per evitare lo stress in ufficio.

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