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Lavoro irregolare: professioni sanitarie, boom di “maghi” e “guaritori”

 In Italia c’è un grosso vuoto normativo in materia di professioni sanitarie, in quanto molte di queste non presentano una organizzazione in collegi o ordini in modo tale che l’utente possa essere tutelato sulla fruizione di servizi che riguardano la cosa più importante: la nostra salute! Con la crisi, tra l’altro, l’abusivismo in questo settore appare dilagante, e per il cittadino diventa sempre più difficile capire chi pratica massaggi e sedute di fisioterapia in quanto ne ha le competenze, e chi invece si nasconde dietro falsi titoli, falsi riconoscimenti praticando di conseguenza la professione in maniera illegale con tutto quel che ne consegue. Questi rischi non si rilevano chiaramente nelle corsie di ospedale o nelle strutture private, che operano alla luce del sole, ma con le visite a domicilio di finti professionisti che sfruttano le fasi di post-ricovero per praticare in maniera illegale la professione.

Stiamo parlando di falsi igienisti, logopedisti, dietisti e fisioterapisti che, secondo quanto riporta l’AGI, sarebbero addirittura un vero e proprio esercito, superando di gran lunga quelli che hanno il titolo e le competenze per esercitare l’attività. Gli abusivi, quindi, mettono a rischio la salute del cliente con il loro operato da “apprendisti stregoni”, e nel contempo tolgono lavoro ai professionisti abilitati; basti pensare che in Italia i fisioterapisti abilitati sono circa 50 mila, ma ce ne sono in base alle stime almeno il doppio, ovverosia ben 100 mila, che praticano l’attività in maniera illegale “aiutandosi” nella ricerca di clienti anche con la messa a punto di pubblicità ingannevoli.

Ma ben presto tutto ciò in Italia potrebbe finalmente finire, e permetterebbe tra l’altro al nostro Paese di potersi mettere al passo con l’Europa dove in merito all’esercizio delle professioni sanitarie le regole sono chiare, precise e stringenti. Il tutto si poggia sul Disegno di Legge numero 1142, recante “Istituzioni degli ordini e albi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione“; se questo sarà approvato, i “maghi” ed i “guaritori” dovranno andarsi a cercare un lavoro serio e vero.

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