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Manovra 2011, la liberalizzazione del collocamento

La recente manovra di luglio 2011 ha posto in essere diverse novità inclusa la liberalizzazione del collocamento; in effetti, in base alle novità introdotte  sono autorizzati allo svolgimento delle attività di intermediazione gli istituti di scuola secondaria di secondo grado, statali e paritari, a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili sui relativi siti istituzionali i curricula dei propri studenti all’ultimo anno di corso e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio o le università, pubbliche e private, e i consorzi universitari, a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili sui relativi siti istituzionali i curricula dei propri studenti dalla data di immatricolazione e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio.

Non solo, anche i comuni, singoli o associati nelle forme delle unioni di comuni e delle comunità montane, e le camere di commercio o le associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale anche per il tramite delle associazioni territoriali e delle società di servizi controllate.

Rientrano anche i patronati, gli enti bilaterali e le associazioni senza fini di lucro che hanno per oggetto la tutela del lavoro, l’assistenza e la promozione delle attività imprenditoriali, la progettazione e l’erogazione di percorsi formativi e di alternanza, la tutela della disabilità come i gestori di siti internet a condizione che svolgano la predetta attività senza finalità di lucro e che rendano pubblici sul sito medesimo i dati identificativi del legale rappresentante.

In base a queste considerazioni risulta modificato l’articolo 6 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276.

Infine, il nuovo testo prevede che l’ordine nazionale dei consulenti del lavoro può chiedere l’iscrizione all’albo di una apposita fondazione o di altro soggetto giuridico dotato di personalità giuridica costituito nell’ambito del consiglio nazionale dei consulenti del lavoro per lo svolgimento a livello nazionale di attività di intermediazione

1 commento su “Manovra 2011, la liberalizzazione del collocamento”

  1. io invece abolirei l’intermediazione, in quanto è solo un ostacolo che si pone fra le aziende ed i candidati. Molto spesso le agenzie di selezione non hanno neanche le competenze tecniche per valutare i candidati e i colloqui che fanno sono superficiali e basati sul niente.

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