Chiarimenti sulla composizione degli organismi di certificazione

 Su questo argomento il Ministero si è spesso soffermato tanto da ritornarci con un nuovo interpello presentato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” sulla corretta composizione delle commissioni di certificazione previste dall’ex articolo 76 del decreto n. 276/2003 istituite presso le Università ovvero presso le Fondazioni universitarie, con particolare riferimento alla possibilità di avvalersi esclusivamente di docenti di diritto del lavoro collocati, ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. n. 382/1980, in regime di impegno a tempo definito.

Come scegliere l’università

 Scegliere la “giusta” università non è mai semplice. Ecco perchè qualche giorno fa è stato inaugurato un nuovo progetto condotto dal ministero dell’istruzione – UniversItaly – allo scopo di accompagnare gli studenti delle scuole superiori nel loro percorso di studi. Cerchiamo di comprendere quali sono gli obiettivi del portale, e in che modo utilizzare le nuove potenzialità dello stesso.

Referendum sul valore legale del titolo di laurea

 È partita dal ministero dell’istruzione, e si concluderà il prossimo 24 aprile, una consultazione online che intende chiedere agli italiani il loro parere in merito all’abolizione del valore legale del titolo di studio. In base alle informazioni diffuse online è possibile, attraverso la sua pagina istituzionale, dare il proprio parere registrandosi in precedenza; infatti,, è necessario fornire il proprio codice fiscale e l’indirizzo e-mail per ottenere la password per accedere al servizio.

L’Unione degli universitari, se da una parte apprezza la volontà delle istituzioni a cercare il parere anche della cittadinanza,dall’altra è fortemente perplessa a questa iniziativa; infatti, per il Coordinatore nazionale, Michele Orezzi,

Interpello sulla composizione degli organismi di certificazione

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per mezzo della Direzione generale per l’Attività Ispettiva ha deciso di rispondere all’interpello formulato dall’ Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” per avere chiarimenti in ordine alla composizione della Commissione di certificazione, ex art. 76 del D.Lgs. n 276/2003, costituita presso una Fondazione, appartenente all’Università stessa.

Nella fattispecie l’Università chiede se nella Commissione possano far parte professori e ricercatori di diritto del lavoro collocati, ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. n. 382/1980, nel regime di impegno a tempo definito, ovvero esclusivamente in regime di impegno a tempo pieno.

In via preliminare la Direzione del Ministero del Lavoro ricorda che in base alle disposizioni dell’art. 76 del D.Lgs. n. 276/2003, le Commissioni di certificazione possono essere istituite, tra l’altro, presso le università pubbliche e private, comprese le Fondazioni universitarie, esclusivamente nell’ambito di rapporti di collaborazione e consulenza attivati con docenti di diritto del lavoro di ruolo ai sensi dell’art. 66 del Decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382.

Novità su interconnessione a Cliclavoro di Università e altri soggetti autorizzati

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato online sulla sua nuova sezione alcune novità in merito alla procedura di interconnessione a Cliclavoro di Università e altri soggetti autorizzati all’attività di intermediazione.

In effetti, con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale del 20 settembre 2011 le Università sono diventate a tutti gli effetti soggetti attivi nel mondo del lavoro perché possono svolgere anche la funzione di intermediari fra domanda e offerta.

Nuovi chiarimenti sulle modalità operative per le attività di intermediazione

La Direzione Generale per le Politiche dei Servizi per il Lavoro, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha emanato la nota operativa prot. n. 0006154 del 20 dicembre 2011, con la quale fornisce chiarimenti operativi circa il rispetto delle recenti novità introdotte dal decreto ministeriale del 20 settembre 2011 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 282 del 3 dicembre 2011 – e riguardanti l’esercizio dell’attività di intermediazione da parte dei nuovi soggetti autorizzati in base alla formulazione del nuovo articolo 6 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, introdotto dall’articolo 29 della legge n. 1111/2011.

Definite le modalità di interconnessione a ClicLavoro

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 282 del 3 dicembre 2011, il Decreto 20 settembre 2011 sulle modalità di interconnessione a ClicLavoro di Università e altri soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività di intermediazione.  Ricordaimo che Clic Lavoro è il portale  del  Ministero  del  lavoro  e  delle politiche sociali che costituisce la  borsa  continua  nazionale  del lavoro di cui all’art. 15 del decreto legislativo 10 settembre  2003, n. 276.

Per consentire l’iscrizione dei soggetti di cui all’articolo 6, commi 1 e 2 del decreto legislativo 10 settembre 2003 n.  276,  alla Sezione III dell’Albo è aggiunta la Sub-Sezione  III.1 – Regimi particolari di intermediazione.

Confindustria e Università, l’alleanza per la ricerca

L’associazione dei datori di lavoro e il CRUI, ossia la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, hanno deciso di stipulare un accordo per potenziare la ricerca e l’innovazione  con ricadute dirette verso il comparto industriale italiano, oltre a misure che sono rivolte ad una maggiore occupabilità dei giovani laureati.

In effetti, con questo accordo con Confindustria ci si propone di concorrere a ridurre l’età di ingresso nel mercato del lavoro dei giovani italiani con titolo di studio terziario, adeguandolo alle medie europee e recuperare lo spazio lasciato dalla soppressione dei diplomi universitari attraverso un network locali Università–Associazioni Industriali che supportino le lauree triennali collegate con la domanda delle imprese e con sbocchi diretti sul mercato del lavoro. Inoltre, censire le attività già in corso e promuovere gli strumenti esistenti, previsti dalla Legge, per ampliare il rapporto Università–Imprese.

Opportunità di lavoro al Politecnico di Milano

Tutti sanno benissimo quanto sia alta la qualità della formazione universitaria garantita dal Politecnico di Milano. Questa Università italiano di carattere scientifico-tecnologico forma ogni anno ingegneri, architetti e disegnatori industriali. Gli ottimi risultati raggiunti nell’ambito della ricerca e della didattica sono dovuti anche alla gestione sapiente dell’amministrazione dell’Ateneo. Ed è proprio il Politecnico che cerca diversi profili per poter ricoprire diverse aree dell’Ateneo.

Molise, due assegni di ricerca dall’Università

L’Università del Molise nasce vent’otto anni fa. La prima Facoltà dell’Ateneo è stata quella di Agraria con il Corso di Laurea in Scienze delle Preparazioni Alimentari, a seguire la Facoltà di Scienze economiche e sociali. Nel 2000 sono stati istituiti 7 Dipartimenti al fine di potenziare la ricerca scientifica. Ed è proprio l’Università molisana ad indire un concorso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di due assegni di ricerca.

Inchiesta di AlmaLaurea sui giovani laureati

Secondo una ricerca condotta da Alma Laurea i laureati italiani sono meno occupati e percepiscono un reddito inferiore ai loro colleghi europei, anche se poi trovano più facilmente lavoro, lo perdono meno e sono meglio retribuiti rispetto ai lavoratori con titoli di studio inferiori. Dello stesso parere anche l’OCSE dove ha quantificato, tra il 2008 e il 2009, il tasso di disoccupazione dei laureati tra 25 e 64 anni è cresciuto dell’1,1%, passando dal 3,3% al 4,4%.

In Italia nel 2009 il tasso di disoccupazione dei laureati è stato del 5,1%, nonostante l’Italia sia agli ultimi posti sia agli ultimi posti come percentuale di laureati sulla popolazione attiva (25-64 anni) e di laureati che lavorano: nel 2009 il tasso di occupazione dei laureati era del 79,2% contro una media Ocse dell’83,6%.

Le procedure di conciliazione con l’Università

 La Direzione generale per l’Attività Ispettiva, con interpello n. 34/2011 dello scorso 9 agosto 2011, si è pronunciata in merito alla conciliazione presso le Commissioni di certificazione costituite presso le Università come prevede l’articolo 31, comma 13, della legge n. 183/2010. In effetti, l’Università degli Studi – Roma Tre chiede un parere per la corretta interpretazione della disposizione di cui all’articolo 31, comma 13, Legge n. 183/2010, con particolare riferimento alla modalità di svolgimento delle conciliazioni presso le Commissioni di certificazione costituite presso le Università.

Scuola, i nuovi tirocini formativi attivi

Con la nota Prot. n. AOODPPR/Reg:Uff./n. 2008 del 10 agosto 2011 il Ministero dell’istruzione ha dato il via ufficiale dal prossimo anno accademico dei nuovi corsi di laurea magistrale e del nuovo sistema di formazione abilitante attraverso i corsi annuali di Tirocinio Formativo Attivi.

È stato così definito, in base alla nota del Ministero, per ogni regione il fabbisogno di insegnanti nei prossimi anni per i diversi livelli scolastici. Con le recenti immissioni a ruolo i posti disponibili saranno solo quelli che deriveranno dai pensionamenti che sono stati calcolati sulla base dei parametri e delle regole attuali e tenendo conto della presenza degli insegnanti soprannumerari. I contingenti così ottenuti per ogni livello scolastico sono stati ampliati del 40% in modo da poter rispondere non solo al fabbisogno delle scuole statali ma anche delle scuole paritarie.

Manovra 2011, la liberalizzazione del collocamento

La recente manovra di luglio 2011 ha posto in essere diverse novità inclusa la liberalizzazione del collocamento; in effetti, in base alle novità introdotte  sono autorizzati allo svolgimento delle attività di intermediazione gli istituti di scuola secondaria di secondo grado, statali e paritari, a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili sui relativi siti istituzionali i curricula dei propri studenti all’ultimo anno di corso e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio o le università, pubbliche e private, e i consorzi universitari, a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili sui relativi siti istituzionali i curricula dei propri studenti dalla data di immatricolazione e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio.