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Matteo Alvaro: un ricercatore che fa il tassista

Sono certa che di storie come quella che sto per raccontarvi ce ne saranno molte altre soprattutto in un paese come il nostro che non aiuta i giovani; Matteo Alvaro ha 28 anni, vive Milano e da pochi giorni fa il tassista. Fin qui direte voi “Niente di strano”. No ma colpisce il passato di questo giovane diplomato all’istituto tecnico di Pavia mi sono laureato in Geologia:

Fin da piccolo sognavo di fare il geologo: così, dopo essermi diplomato all’istituto tecnico di Pavia mi sono laureato in Geologia. Poi ho vinto una borsa di studio per il dottorato e ho continuato a lavorare all’università. A un convegno ho conosciuto Ross J. Angel, il numero uno nel campo della cristallografia e, grazie anche all’aiuto dei miei professori, ho potuto anticipare il dottorato e partire per un ruolo di postdoc (l’equivalente del nostro posto di ricercatore) alla Virginia Tech

Ha avuto modo di scegliere tra due contratti, uno più breve ed uno un po’ più lungo; si è pentito di aver optato per la prima soluzione …. scelta quasi forzata dovuta ad una persona alla quale era legato e con cui nel frattempo è finita; quando la crisi economica ha iniziato a farsi sentire anche negli USA, prima della scadenza del contratto il suo prof gli ha consigliato di cercarsi un altro posto di lavoro.

I colleghi di Pavia con cui ho mantenuto i rapporti, mi hanno suggerito di rientrare. Devo ringraziare il dipartimento che si è sempre adoperato per non farmi restare senza un minimo di sussidio economico. Ma in Italia le retribuzioni per chi lavora in ricerca sono molto più basse rispetto a quelle americane».

Un postdoc guadagna mediamente 40 mila dollari all’anno e può arrivare anche a 80/100 mila. «In Italia, invece, lo stipendio credo sia intorno ai 1.400 euro al mese. Esattamente non lo so ancora, visto che devo aspettare il concorso per entrare in servizio

Avete letto a quanto ammonterebbe la differenza di stipendio per la stessa mansione?

Matteo ora ogni domenica fa il tassita e dal lunedì al venerdì lo si può trovare presso il laboratorio del dipartimento di Scienze della Terra all’Università di Pavia dive scrive articoli scientifici; amare le sue parole poi circa i mezzi a disposizione

Nel mio dipartimento eravamo in 17 italiani, siamo rientrati solo in tre. Abbiamo fatto tutti il dottorato in Italia e siamo costati allo Stato, costi che vanno a vantaggio dei Paesi esteri. Senza contare che qui lavoriamo con strumenti degli anni 80 mentre negli Usa hanno a disposizione le ultime tecnologie. E questo incide sui risultati

Il nostro è un paese che mi sembra spenda molto sul superfluo e che non si adoperi a sufficienza per far sì che ricercatori in gamba restino in Italia; siamo arretrati e probabilmente continueremo ad esserlo. La mia domanda è: Perchè non diminuire una volta per tutte lo stipendio percepito da politici e calciatori e favorire attraverso utili investimenti il campo della ricerca?

L’Italia non può essere solo il paese dei grandi campioni di calcio!

Fonte intervista: quotidianamente.net

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