La monocommittenza, requisito indispensabile per indennità una tantum

 Intanto ricordiamo che ”monocommittenza” sta a definire il lavoro svolto per un unico datore di lavoro o per una sola azienda committente con contratto a progetto.

Il periodo di monocommittenza si riferisce, naturalmente, al periodo di tempo relativo all’ultimo rapporto di lavoro con contratto a progetto, al termine del quale si è verificata la “fine del lavoro” in quanto è stata portata a termine la realizzazione del progetto per il quale il lavoratore è stato assunto, appunto con contratto a progetto.

Naturalmente viene fatto un controllo per verificare se nel periodo di riferimento il richiedente abbia di fatto fornito contemporaneamente la sua collaborazione ad un solo committente e non a diversi committenti, poiché in tale caso è esclusa la monocommittenza e, di conseguenza, la prestazione assistenziale a sostegno del reddito. Si tratterebbe di dolo…

Regolarizzare il lavoro domestico

 In arrivo avvisi bonari per cercare di regolarizzare la contribuzione dovuta per il lavoro domestico. L’iniziativa parte dall’Inps, il nostro Istituto previdenziale di riferimento, dal mese di febbraio e consiste di una serie di avvisi postali inviati ai datori di lavoro domestico attivati dal 2009, rispetto a cui sono state verificate anomalie circa i versamenti dei contributi dovuti.

Non solo, l’iniziativa dell’Inps si è intensificata in questi ultimi mesi e raggiungerà il suo apice nel mese di settembre coinvolgendo tutti i datori di lavoro dove si sono riscontrate irregolarità nella situazioni contributiva a loro carico.

A questo proposito, l’Inps ha già offerto tutte le indicazioni nel messaggio n. 9775/2012 dove si possono trovare tutte le informazioni e le precisazioni utili per meglio comprendere tutta l’iniziativa.

Professioni anti-crisi 2012

 Quali sono le professioni anti-crisi dell’anno? A cercare di rivelarlo è un’indagine della Cgia di Mestre, che ha esaminato i dati Istat relativi agli sbocchi lavorativi che nel 2011 hanno già occupato almeno 50 mila giovani al di sotto dei 35 anni. Le 14 figure professionali più richieste sono guidate dagli ingegneri, con una crescita del 17,4%.

“Ma ai primi posti tra i colletti bianchi” – dichiara il report, come riannotato su Mio Job – “non mancano gli addetti alla segreteria (cresciuti del 13,5%), i cassieri di banche e assicurazioni (13,2%) e anche gli specialisti nella gestione di controllo per le imprese private (12,5%). Tra i colletti blu, i più richiesti sono gli addetti alla pulizia di uffici, navi, alberghi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli (cresciuti dell’11,8%), i facchini e gli addetti alle consegne (più 11,6%), gli autisti di furgoni e mezzi pesanti (9,3%)”.

Master nel turismo – giugno 2012

 Scadono il 17 giugno 2012 le domande per la partecipazione al premio “Destinazione futurismo”, una nuova iniziativa Cts che attribuirà la partecipazione ad un master per l’innovazione nel turismo e alcune importanti agevolazioni per l’apertura di una attività imprenditoriale.

Cts è nato dai giovani e anche chi ci lavora è giovane perché così sa meglio interpretare i bisogni dei ragazzi” – spiega il responsabile sviluppo della rete Cts a Mio Job de La Repubblica – “Ora con questa iniziativa vogliamo stimolare a elaborare e concretizzare nuove idee imprenditoriali. Noi ci mettiamo il nostro know-how, dando la possibilità di frequentare un master che è concepito come una sorta di incubatore di impresa e offrendo una serie di consulenze che vanno dal piano economico alla comunicazione”.

Dall’Inps le indicazioni per l’indebita contribuzione

 L’Inps, attraverso il messaggio n. 9869 dello scorso 12 giugno, intende fornire alcuni chiarimenti in materia di rimborsi e prescrizione di contributi indebiti. Infatti, già diversi sedi territoriali hanno ricevuto richieste di chiarimento in merito tanto che la sede centrale ha deciso di uniformare la sua posizione a riguardo.

A questo proposito, l’Inps precisa che l’articolo 2934 del codice civile offre un criterio per inquadrare la portata della prescrizione, il cui avvento estingue i diritti non esercitati per il tempo della loro sopravvivenza. Non solo, lo stesso articolo precisa che la legge fissa il tempo di esercizio del diritto e, quindi, per converso, i termini di prescrizione.

Cooperazione nelle Nazioni Unite

 Sta per entrare nel vivo la nuova edizione del Fellowship Programme, organizzata dall’Onu in collaborazione con il ministero degli Esteri. Un programma che prevede di trascorrere dodici mesi nei Paesi in via di sviluppo a partire dal mese di gennaio del prossimo anno. Un piano che, come vedremo tra poche righe, garantirà pertanto la partecipazione a progetti di sviluppo nelle parti più bisognose del mondo, andando ad arricchire il bagaglio esperenziale e di competenze del giovane.

In questi giorni è stato pubblicato il bando per il nuovo anno del programma, destinato a laureati con un massimo di 28 anni, in grado di ambire alla frequenza di un periodo di formazione di 12 mesi nei Paesi in via di sviluppo per progetti di cooperazione. Un percorso pur impegnativo, che permetterà ai giovani professionisti di conseguire una impareggiabile esperienza nel mondo della cooperazione internazionale.

L’Inail e la Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro

 È stato sottoscritto il documento che ribadisce l’impegno dell’Istituto per la valorizzazione delle diversità all’interno dell’organizzazione aziendale e contro ogni forma di discriminazione. Il documento è stato firmato dal commissario straordinario De Felice alla presenza del ministro Fornero, della consigliera di Parità Servidori e della presidente del Cug Ninci.

La Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro indica dieci azioni concrete – dall’attuazione di politiche che coinvolgano tutti i livelli aziendali, a partire dai vertici, alla promozione esterna dei risultati ottenuti – per contribuire alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro basate su genere, età, disabilità, etnia, fede religiosa e orientamento sessuale.

Lavoratori a progetto, indennità una tantum per perdita lavoro e disoccupazione

 Anche nel 2012, i collaboratori a progetto possono ricevere dall’Inps un’indennità una tantum co.co.pro. se perdono il lavoro e, quindi, per disoccupazione, nella misura di 4.000 euro.

Per percepire l’indennità una tantum, il lavoratore deve presentare ua domanda dopo due mesi dalla data di fine lavoro o progetto. Requisiti indispensabili: la monocommittenza, l’iscrizione esclusiva alla Gestione separata, reddito e contributi accreditati. Vediamo in dettaglio…

I lavoratori a progetto iscritti alla Gestione separata dell’Inps possono accedere ad una prestazione previdenziale se perdono il lavoro e restano, di conseguenza, in stato di disoccupazione. Per essere più precisi, nel caso in cui il rapporto di lavoro con il committente cessi in quanto è stato realizzato il progetto per il quale erano stati assunti e quindi il lavoro è stato portato a termine.

Decadenza diritto indennità una tantum per perdita lavoro e disoccupazione

 I collaboratori a progetto hanno diritto all’indennità una tantum solo se confermano la loro immediata disponibilità al lavoro o ad un percorso di riqualificazione professionale.

Devono tuttavia dichiarare e sottoscrivere la loro disponibilità nella domanda. In caso di rifiuto di un percorso di riqualificazione professionale o di un lavoro adeguato, il diritto all’indennità una tantum decade.

La domanda dev’essere presentata entro 30 giorni dalla data in cui è stata presentata e sottoscritta la suddetta dichiarazione. Per la domanda è utilizzabile, anche per il 2012, il modello già utilizzato per gli anni precedenti e reperibile sul sito dell’Inps (COD.SR92).

Busta paga elettronica

 Prende finalmente corpo la busta paga elettronica, o cedolino elettronico, il documento che può essere consegnato via posta elettronica (anche non necessariamente certificata) e che può essere reso disponibile altresì in un’area di un sito web (intranet) riservato, dove i lavoratori possono accedere attraverso una password assegnatagli dalle risorse umane della società datore di lavoro.

A precisarlo, il ministero del lavoro nell’interpello n. 13/2012. L’interpello fornisce pertanto alcuni interessanti chiarimenti sulla normativa di riferimentoribadendo la “legittimità della consegna del documento anche mediante posta elettronica non certificata”, ovvero, attraverso un normale indirizzo email. Così come avviene in tema di obblighi di certificazione fiscale del sostituto di imposta, inoltre, la legge 4/1953 fa riferimento a un obbligo di consegnare il prospetto paga, senza necessariamente riferirsi alla forma cartacea.

La situazione degli infortuni sul lavoro in Italia

 Investire sulla sicurezza dei lavoratori conviene e i ritorni economici sono tangibili già nel breve periodo e, in base ad uno studio condotto, e se lo “sforzo” economico è certamente più sensibile per le piccole e medie imprese, la prevenzione garantisce comunque ampi margini di convenienza nelle voci di bilancio.

Ecco in sostanza i risultati di una ricerca dell’Osservatorio Accredia “Salute e sicurezza sul lavoro”, realizzato in collaborazione col Censis e il contributo di INAIL e Federchimica. Infatti, lo studio condotto dall’ente di certificazione e il Censis ha monitorato i comportamenti di mille aziende appartenenti ai settori (indicati dall’INAIL) dove è “strutturalmente” maggiore il pericolo di incidenti: industria, costruzione e trasporti.

Contributi pieni in caso di reintegro

 Con l’interpello n. 12/2012 il ministero del lavoro ha risposto a un quesito della Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità in merito alla possibilità – da parte del lavoratore – di poter ottenere i pieni contributi in caso di reintegro.

In termini meno sintetici, il ministero ha spiegato come in caso di illegittimo licenziamento di un lavoratore occupato in azienda con oltre 15 dipendenti, il datore di lavoro è tenuto al versamento dei contributi per il periodo precedente alla reintegrazione (dal giorno del licenziamento, giudicato illegittimo, fino al giorno del rientro al lavoro) anche sulla base dell’ordinanza cautelare, di cui all’art. 700 del codice di procedura civile, poiché la dichiarazione disposta con tale ordinanza assicura al lavoratore le medesime tutele conseguenti a eventuale sentenza con analogo contenuto.

Novità sui premi di produttività e le critiche dalla UIL

 È confermato, il 30 maggio u.s. è stato emanato il decreto attuativo per la detassazione dei premi di produttività 2012. Il provvedimento ha prorogato le misure per l’incremento della produttività del lavoro previste dall’articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93 (convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126).

L’unica cosa dolente è che cambiano i requisiti per usufruire di questo beneficio; in effetti, con il decreto attuativo sono stati modificati i parametri riguardanti l’importo massimo assoggettabile all’imposta sostitutiva nonché il limite massimo di reddito annuo oltre il quale il titolare non può usufruire dell’agevolazione. In particolare, rispetto al 2011, il limite del bonus è passato da 6.000 a 2.500 euro e il tetto del reddito da 40.000 a 30.000 euro.