Manager italiani più soddisfatti del privato che del professionale

 I manager italiani, nonostante le difficoltà, sono soddisfatte della propria vita professionale. A sorprendere ancor di più è, tuttavia, l’evidenza che la vita privata possa soddisfare ancora di più della vita professionale stessa, con risultati che vanno così a smentire l’immagine dell’uomo – top manager sempre e solo concentrato sulla propria carriera.

L’indagine condotta da Doxametrics per Manager Italia (su un campione di oltre 1.000 dirigenti in attività) segnala infatti che circa il 62% dei manager avrebbe affermato di essere felice del proprio lavoro, mentre l’83% (21 punti percentuali in più della prima risposta) avrebbe invece affermato di essere complessivamente soddisfatto anche della propria vita privata.

La proroga degli incentivi all’occupazione

 L’Inps informa che gli  incentivi, inizialmente previsti per l’anno 2010, sono stati prorogati per il 2011 e per il 2012 rispettivamente dalla legge 220/2010 e dalla legge 183/2011. I benefici disciplinati dalla circolare 76, infine, sono quelli connessi alle assunzioni effettuate fino al 31 dicembre 2011 e per il 2012 è necessario attendere l’emanazione di un ulteriore decreto.

Ricordiamo che la circolare Inps che disciplina la questione è la n. 76 dello scorso 31 maggio 2012; infatti, questa fornisce le modalità operative per la fruizione degli incentivi connessi all’assunzione di lavoratori disoccupati che versino in situazioni particolari, ossia per i lavoratori disoccupati ultracinquantenni, titolari di indennità di disoccupazione non agricola con requisiti normali, i dipendenti già in forza, con almeno 35 anni di anzianità contributiva, per i quali siano scaduti determinati incentivi connessi alla condizione di disoccupato e, infine, i lavoratori disoccupati di qualunque età, titolari di indennità di disoccupazione ordinaria o del trattamento speciale di disoccupazione edile.

I “vantaggi” del regime agevolato per lavoratori ex occasionali e precari

 Il nuovo regime fiscale agevolato offre diversi vantaggi, fra i quali soprattutto il basso livello di tassazione. Infatti, è prevista l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, regionale e comunale, nella misura del 5%, anziché del 20% come per l’ex regime dei minimi.

Peraltro, la nuova norma si è posto proprio questo obiettivo: favorire e incentivare la formazione di nuove imprese da parte dei giovani e di quanti hanno perduto il proprio lavoro e non hanno altre prospettive future e anche per sviluppare attività svolte in forma occasionale o precaria. Con la risoluzione n. 52/E del 25 maggio sono stati istituiti appositi codici tributo che vanno indicati nell’F24 per effettuare i relativi versamenti.

Un vantaggio considerevole, definiremmo, in tempi così difficili a livello occupazionale e quindi sotto il profilo economico, in cui vanno valutate bene le opportunità che vengono offerte allo scopo di migliorare e incentivare la ripresa e la crescita. Da considerare poi che, proprio perché la misura dell’imposta sostitutiva è bassa, i ricavi e i compensi percepiti dai “nuovi minimi” non sono soggetti a ritenuta d’acconto. Ed è un bel risparmio in termini fiscali.

Nuovo regime agevolato per lavoratori ex occasionali e precari

 Con la circolare n. 17/E del 30 maggio l’Agenzia delle Entrate chiarisce la nuova disciplina di vantaggio mirata a incentivare i giovani e chi non ha più lavoro a mettersi gioco in iniziative imprenditoriali consone alle loro capacità.

Può accedere al regime agevolato introdotto dal Dl 98/2011 anche chi ha svolto nell’anno precedente prestazioni saltuarie che si configurano come redditi diversi. Vediamo di seguito chi può entrare tra inuovi contribuenti minimi e per quanto tempo.

Dal 1° gennaio 2012, possono usufruire del nuovo regime agevolato i contribuenti che avviano una nuova attività imprenditoriale oppure l’esercizio di un’arte o di una nuova professione o anche chi ha iniziato un’attività dopo il 31 dicembre 2007. Da precisare che l’inizio di una nuova attività va considerato proprio da quando ne inizia l’esercizio effettivo, non da quando si apre la partita Iva, più precisamente da quando si può dimostrare l’acquisto di beni strumentali per la rivendita o l’utilizzo per svolgere il proprio lavoro oppure per la prestazione effettiva di servizi. In sintesi per iniziare il lavoro vero e proprio.

Modalità di accesso al regime agevolato per lavoratori ex occasionali e precari

 I contribuenti che hanno i requisiti necessari per accedere al nuovo regime agevolato e che hanno iniziato un’attività dal 1° gennaio 2012 devono darne comunicazione barrando l’apposita casella del modello AA9/11 di dichiarazione di inizio attività.

È in regola chi ha barrato la casella relativa ai “vecchi minimi” nella presentazione della dichiarazione prima che fosse approvato il modello con la casella ad hoc per i “nuovi minimi”. Chi, invece, ha aperto la partita Iva senza fare nessuna comunicazione, può presentare la dichiarazione della variazione dei dati entro 60 giorni dalla comunicazione della circolare dell’Agenzia delle Entrate.

Chi ha iniziato l’attività dopo il 31 dicembre 2007 e dal 1° gennaio 2012 vuole passare al nuovo regime fiscale agevolato, non deve fare nessuna comunicazione, se ha applicato il regime dei minimi fino al 31 dicembre 2011. Chi, invece, applicava il regime ordinario e sono trascorsi i tre anni di permanenza obbligatoria, dovrà comunicare l’opzione per il regime dei “nuovi minimi” mediante il quadro VO da allegare al modello Unico 2013.

Cervelli in fuga all’estero

 Secondo quanto afferma una recente ricerca compiuta dal Centro Studi del Forum nazionale dei Giovani, in collaborazione con il Cnel, sono circa 10 mila i professionisti italiani che tra il 1997 e il 2010 hanno preferito lasciare i confini natii per andare a trasferirsi all’estero, mettendo le proprie conoscenze e competenze al servizio delle grandi aziende situate in altri Paesi europei.

Veri e propri cervelli in fuga, che lasciano la Penisola alla ricerca di prospettive di lavoro più gratificanti economicamente, e che – con somma beffa delle italiche strutture – finiscono con l’essere apprezzati e valorizzati all’estero. Dei 10 mila professionisti emigrati, la maggior parte sono medici (2.640 ), i quali possono finalmente trovare lo sbocco occupazionale che il servizio sanitario pubblico e privato non sembra in grado di garantire all’interno dei recinti tricolori.

Giornata formativa lavoro pubblico 7 giugno 2012

 Il 7 giugno 2012 sarà una giornata molto importante per focalizzare l’attenzione sulle occasioni di impiego pubblico. In tale giorno, infatti, l’ufficio Autonomie locali della Regione Basilicata ha provveduto a organizzare a Matera una serie di eventi formativi sui principali aspetti della contrattazione decentrata e sul disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro pubblico. Un appuntamento pertanto molto gradito e atteso dagli operatori del settore, dagli studenti specializzati in questo settore, e da tutti coloro che desiderino partecipare attivamente alle grandi discussioni in materia di impiego pubblico.

La giornata formativa (o informativa) è stata organizzata con la collaborazione gratuita della rivista giuridica “Guida al pubblico impiego”, edita dal Sole 24 Ore. Parteciperanno all’incontro Arturo Bianco (docente della scuola superiore pubblica amministrazione locale e collaboratore di riviste specializzate sugli enti locali) e Francesco Verbaro (esperto in materia di lavoro pubblico e di diritto del lavoro).

L’Inail in prima linea nel sisma in Emilia Romagna

 Per il nostro Istituto di prevenzione infortuni è nell’anno di costruzione la chiave per scoprire i capannoni “fuorilegge”; infatti, la classificazione sismica del territorio è cambiata nel tempo e, di conseguenza, anche le norme tecniche, ma una struttura deve ottemperare solo a quanto disposto all’avvio del cantiere.

La magistratura, con il procuratore capo di Modena Vito Zincani, ha aperto un’inchiesta sui capannoni caduti, definendo “suicida la politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati”. L’indagine punta a verificare se siano state rispettate le norme antisismiche previste dalla direttiva regionale del 2003, ma anche se ci siano state negligenze o mancanze nella costruzione e nella progettazione e nel collaudo degli edifici stessi. Cerchiamo di fare il punto della situazione con Gianfranco Pacchiarotta, coordinatore settore Affari generali dell’INAIL presso la Consulenza tecnica edilizia dell’Istituto.

Lavoro green economy 2012

 Sono sostanzialmente positivi i commenti a margine dell’introduzione del piano straordinario per l’incentivo dei lavori nella green economy. Gli incentivi e i programmi realizzati e da realizzare per agevolare nell’ambito dei settoriverdi” hanno infatti convinto buona parte dei protagonisti del mondo ecologico e imprenditoriale tricolore.

“Il Piano straordinario di 60 mila posti di lavoro nel settore dell’economia verde, destinato ai giovani laureati con meno di 30 anni” – ha ad esempio esordito il responsabile Ambiente dell’Upi e presidente della provincia di Potenza Piero Lacorazza al termine di un evento al romano Greening Camp – “annunciato dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, è una scelta molto positiva, che conferma come un modello sostenibile di sviluppo sia in grado di dare nuova linfa all’economia”.

Al Forum PA 2012 l’Inps vince la sfida della modernizzazione

 L’Inps ha preso parte al Forum PA incentrato quest’anno sui temi dell’Open Government.

Il presidente, Carlo Mochi Sismondi, di ForumPA, ha dato il via lo scorso 16 maggio alla manifestazione col tradizionale taglio del nastro alla presenza del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi e della Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.  Il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, dopo aver visitato lo stand della Casa del Welfare, nel quale per la prima volta hanno lavorato fianco a fianco funzionari dell’Inps, dell’ex-Inpdap e dell’ex-Enpals, ha preso parte alla tavola rotonda del convegno inaugurale “Agenda digitale, sviluppo e semplificazione: le vie italiane alla crescita”.

Stage retribuiti UE 2013

 È di 1.100 euro la borsa mensile predisposta per favorire la partecipazione ai percorsi di formazione e di lavoro nell’istituzione europea. I tirocini prenderanno il via solamente nel marzo del 2013, per una durata da tre a cinque mesi: tuttavia, è fortemente consigliabile affrettare i tempi della predisposizione della documentazione e dell’inoltro delle stesse richieste di partecipazione, visto e considerato che il termine di presentazione delle domanda è fissato per il 31 agosto 2012.

Numerosi i compiti riservati ai candidati: si va dall’organizzazione dei gruppi di lavoro ai forum e ai meeting, dalla compilazione della documentazione ai report di aggiornamento, passando per ulteriori attività che gli stagisti effettueranno sotto il monitoraggio dei superiori, gestendo i percorsi di formazione e di lavoro previsti e organizzati dalla Commissione Europea.

Come si fa un curriculum europeo

 Che cosa è il curriculum europeo e come si compila? Cerchiamo di rispondere gradualmente a queste domande ricordando come il curriculum vitae europeo (sebbene si debba oggi parlare più correttamente di “Europass curriculum vitae”) sia un modello standardizzato che permetterà a tutti i cittadini di poter presentare in maniera chiara, omogenea e completa tutte le principali informazioni relative alle qualifiche e alle competenze possedute.

Grazie alla presenza di alcuni elementi informativi ricorrenti, il curriculum vitae europeo agevolerà l’analisi da parte delle società datori di lavoro, che potranno visualizzare e confrontare in maniera più facile la presentazione dei titoli di studio, le esperienze lavorative e le competenze individuali del singolo. Le sezioni necessarie per poter redigere un cv europeo sono: dati personali, competenze linguistiche, esperienze lavorative, percorsi di istruzione e di formazione, competenze personali sviluppate anche al di fuori di percorsi formativi di tipo tradizionale.

Deroghe alle comunicazioni obbligatorie per le zone colpite dal sisma

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso la Direzione generale per le Politiche dei Servizi per il lavoro, ha emesse la nota ministeriale del 31 maggio 2012 che prevede una deroga alle comunicazioni obbligatorie dovute dai datori di lavoro. Si ricorda che le comunicazioni obbligatorie sono quelle che i datori di lavoro pubblici e privati devono trasmettere in caso di assunzione, proroga, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro.

Non solo, il nuovo sistema telematico sostituisce le vecchie modalità di comunicazione che le aziende inoltravano ai Centri per l’impiego, all’Inps, all’Inail e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali come previsto dalla Legge Finanziaria per il 2007. Con il sistema informatico CO non è più necessario inviare differenti comunicazioni cartacee, basta compilare un unico modello.

Cancellazione liste di mobilità

 Negli scorsi giorni abbiamo avuto modo di esaminare in che modo sia possibile usufruire dell’iscrizione nelle liste di mobilità per l’ottenimento dell’indennità e favorire il reinserimento all’interno del mondo del lavoro. Cerchiamo oggi di concludere questo macro argomento parlando della cancellazione dalle liste di mobilità e della conseguente cessazione dell’indennità.

L’indennità di mobilità cessa infatti con decorrenza dalla data di cancellazione. Quest’ultima procedura viene attivata in una lunga serie di ipotesi: la più frequente è senza dubbio quella relativa alla fine del periodo massimo di godimento della prestazione di mobilità. Altra fattispecie discretamente frequente è quella dell’assunzione del lavoratore a tempo pieno e indeterminato (il lavoratore assunto a tempo pieno e indeterminato, che però non supera il periodo di prova, viene reiscritto d’ufficio nelle liste di mobilità per un massimo di due volte).