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L’Inail in prima linea nel sisma in Emilia Romagna

 Per il nostro Istituto di prevenzione infortuni è nell’anno di costruzione la chiave per scoprire i capannoni “fuorilegge”; infatti, la classificazione sismica del territorio è cambiata nel tempo e, di conseguenza, anche le norme tecniche, ma una struttura deve ottemperare solo a quanto disposto all’avvio del cantiere.

La magistratura, con il procuratore capo di Modena Vito Zincani, ha aperto un’inchiesta sui capannoni caduti, definendo “suicida la politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati”. L’indagine punta a verificare se siano state rispettate le norme antisismiche previste dalla direttiva regionale del 2003, ma anche se ci siano state negligenze o mancanze nella costruzione e nella progettazione e nel collaudo degli edifici stessi. Cerchiamo di fare il punto della situazione con Gianfranco Pacchiarotta, coordinatore settore Affari generali dell’INAIL presso la Consulenza tecnica edilizia dell’Istituto.

L’Inail fa presente che il quadro normativo è abbastanza complesso; in effetti, questa tipologia di fabbricati deve adempiere a diversi provvedimenti. Per quanto riguarda la sicurezza statica è ancora valida, nell’intero territorio nazionale, la norma 1086 del 1971 che stabilisce quali siano le regole da rispettare nelle costruzioni di edifici con struttura portante in cemento armato e acciaio.

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Non solo, esistono anche diverse norme relative alla sicurezza sismica, specifiche per le strutture in aree ritenute a rischio di terremoto: norme che hanno avuto un’evoluzione veloce, spesso proprio a seguito di questi cataclismi: come quello di San Giuliano di Puglia, nel 2002, o – più di recente – quello che ha devastato l’Abruzzo nel 2009.

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Per l’Inail una struttura industriale possono crollare per due motivi. Il primo: si tratta di un capannone costruito in origine in zone non classificate come sismiche e dove, dunque, i vari elementi strutturali – pilastri e travi – non erano ‘cuciti’ con ferri, ma solo appoggiati, per l’appunto, in relazione ai ‘carichi verticali’.Mentre, nell’altro caso, i capannoni possono essere stati fatti senza rispettare la normativa tecnica di competenza. Questo rischia di valere soprattutto per le strutture molto recenti, che fanno riferimento a direttive che prevedono l’attuazione di precisi interventi anti-sismici”.

Le procedure ispettive dovranno verificare se le strutture abbattute rispettavano o meno le norme del periodo relativo di costruzione. Si tratta di avviare un’attività d’indagine sulla storia degli edifici e di verificare la corrispondenza tra il momento dell’edificazione e la classificazione dell’area.

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