L’indennità di maternità è un diritto della lavoratrice parasubordinata, ma con dei vincoli: la lavoratrice deve astenersi ”effettivamente” dal lavoro, non deve svolgere cioè nessuna attività lavorativa durante il periodo di congedo di maternità e di interdizione anticipata o prorogata.
È assolutamente vietato, infatti, anche per le lavoratrici parasubordinate, come per le lavoratrici dipendenti, svolgere qualsiasi tipo di lavoro durante il periodo di congedo di maternità e di interdizione anticipata o prorogata.
Si rende noto, per maggiore informazione alle interessate, che esiste l’obbligo di attestare l’astensione dal lavoro nella dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per la lavoratrice e il committente, nel caso della lavoratrice a progetto, delle lavoratrici coordinate e continuative, delle lavoratrici che svolgono prestazioni occasionali o associante in partecipazione o della libera professionista,
Si ricorda ancora che per le lavoratrici a progetto vale la seguente norma: la sospensione del rapporto di lavoro per l’astensione obbligatoria conferisce alla lavoratrice il diritto alla proroga della durata del rapporto per 180 giorni, a meno che il contratto individuale non contenga migliori disposizioni. Per quanto riguarda il congedo di maternità, il periodo va da due mesi prima della data presunta del parto a 3 mesi dopo il parto, come per le lavoratrici dipendenti.
Abbiamo già spiegato che le lavoratrici madri iscritte alla Gestione separata Inps hanno l’obbligo di versare un contributo aggiuntivo per poter accedere all’
Nelle ultime settimane la disciplina di “presunzione” di rilevazione delle false partite IVA si è arricchita di numerosi particoli che potrebbero essere sfuggiti ai lettori meno attenti. Cerchiamo pertanto di riepilogare, in maniera sintetica, in cosa consiste la “stretta” del governo, finalizzata ad evidenziare le situazioni di sostanziale rapporto di lavoro subordinato, celato da collaborazione autonoma con partita IVA.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali informa che, a seguito della pubblicazione del Decreto del Presidente della Repubblica n. 177 del 14 settembre 2011 recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti “sospetti di inquinamento o confinati”, la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha colto la necessità, al fine di fornire soluzioni tecniche, organizzative e procedurali per i lavori da realizzare nelle diverse tipologie di ambienti sospetti di inquinamento o confinati, di realizzare un manuale pratico che, come previsto dall’art.3, comma 3, del D.P.R. n.177/2011, rappresenti i contenuti di una procedura di sicurezza per lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, rivolto a quanti operano a vario titolo in tale settore e, soprattutto, a tutte quelle micro e piccole imprese che si occupano di bonifiche e/o manutenzione in ambienti confinati.
L’Inps, con il messaggio del 4 maggio 2012 n. 7629, pone in evidenza alcune adempimenti da svolgere ai fini degli adempimenti di natura fiscale (acconto IMU e dichiarazione UNICO 2013) relativi agli immobili dell’Istituto. In effetti, a questo riguardo la Soc. IGEI, per procedere ad una attenta e urgente verifica dei dati presenti negli archivi centrali con le reali consistenze a livello locale, ha trasmesso alle sedi regionali le stampe analitiche delle risultanze immobiliari alla data del 20/12/2011.
Abbiamo già segnalato che, in base al
In materia di sicurezza sul lavoro il Ministero del Welfare ha definito e diffuso una nuova procedura tecnica da seguire nel caso di sollevamento persone con attrezzature non previste. Infatti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali informa che, a seguito dell’emanazione del parere sul concetto di “eccezionalità” di cui al punto 3.1.4 dell’allegato VI al D. L.vo n. 81/2008, relativo al sollevamento di persone con attrezzature di lavoro non previste a tal fine, emanato con lettera circolare del 10 febbraio 2011, la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, di cui all’articolo 6 del D. L.vo n. 81/2008 e s.m.i., ha ritenuto opportuno individuare specifiche procedure operative di sicurezza di tali attrezzature al fine di garantirne la sicurezza nell’uso.
Le donne che lavorano con
Secondo quanto previsto dal recente emendamento proposto da Roberto Giacchetti, al disegno di legge anti corruzione approvato dalle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, il collocamento “fuori ruolo” per magistrati (ordinari, amministrativi e contabili), per avvocati e per procuratori dello Stato, non può durare per più di 5 anni consecutivi, per un massimo di 10 nell’arco dell’intera carriera professionale, affinchè gli stessi possano poi assumere incarichi in altre amministrazioni pubbliche.
Il nostro Istituto per la prevenzione degli infortuni continua nella sua campagna nazionale volta a sollecitare le aziende e i lavoratori per una maggiore sensibilità per un valore sociale di estremo interesse e attualità. Infatti, continua fino al 30 ottobre il progetto “Agganciati alla vita”: il camper che, nei giorni immediatamente successivi al sisma, fu utilizzato come sede d’emergenza dell’Istituto adesso si sposta lungo tutte le aree edili del territorio per offrire agli operatori assistenza tecnica e attività di controllo sulle norme in materia di sicurezza.
Il quotidiano Italia Oggi ha anticipato i contenuti relativi al nuovo ddl di chiarimenti della liberalizzazione delle farmacie, attuata con la legge 27/2012, di conversione del dl 24/2012. Un provvedimento che dovrebbe incrementare la trasparenza del settore, consentendo a tutti i farmacisti – e non solamente agli under 40 – di poter partecipare in forma associata al concorso straordinario per le nuove aperture di punti vendita.
Il nostro Istituto previdenziale si è dato alcune nuove disposizioni nell’ambito dell’evoluzione del nuovo assetto organizzativo e funzionale del servizio di informazione e consulenza dell’Istituto. Infatti, l’orario di apertura al pubblico della sportelleria delle Agenzie interne e complesse è fissato in un numero minimo di 28 ore settimanali, articolato in un’apertura antimeridiana per i cittadini e le imprese tutti i giorni dal lunedì al venerdì per almeno 20 ore settimanali e in una pomeridiana, riservata ai servizi di consulenza su appuntamento ed agli intermediari legalmente riconosciuti, dal lunedì al giovedì per almeno 8 ore settimanali.