
Edison è alla ricerca dei seguenti profili professionali:
- Reservoir engineer. Il profilo prescelto si occuperà di effettuare le valutazioni di ingegneria di giacimento sulle analisi riguardanti prestazioni dei campi di stoccaggio. Effettuerà studi di ingegneria di giacimento per realizzare nuove strategie. I candidati ideali hanno un’età compresa tra i 28 ed i 32 anni. Possiedono una laurea in Ingegneria di Giacimento, Ingegneria del Petrolio o Geoingegneria ed hanno maturato una precedente esperienza lavorativa di almeno 2 o 3 anni nella medesima mansione. La sede di lavoro è Milano.
L’articolo 2 del testo del decreto sui lavori usuranti, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 gennaio con parere favorevole anche della Conferenza Stato -Regioni e delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, fissa le modalità al fine di accertare i requisiti soggettivi, ovvero la tipologia di attività, e oggettivi, ovvero la durata dell’attività, del lavoratore per usufruire del beneficio previdenziale riservato per chi svolge lavoro usurante.
Gli ultimi tre anni in Italia non sono stati difficili solo per i lavoratori dipendenti, con molti di questi che hanno conosciuto la mobilità e la cassa integrazione, ma anche per tantissimi professionisti. Stiamo parlando di avvocati, architetti, piccoli operatori autonomi ed ingegneri che hanno dovuto far fronte ad un brusco calo del volume d’affari. Ma come hanno reagito alla crisi i professionisti? Ebbene, la risposta ci giunge al riguardo dalla Camera di Commercio di Milano, la quale, avvalendosi del Consorzio Aaster del sociologo Aldo Bonomi, ha fatto il punto consultando quest’anno oltre mille professionisti che lavorano sotto la Madonnina. Quasi la metà di questi professionisti, il 43% per l’esattezza, non ha reagito alla crisi chiudendosi in se stessi, ma andando a contrastare la pessima congiuntura attraverso la ricerca di nuovi clienti e di nuovi mercati. Pur tuttavia, un campione ampio, pari a ben il 75%, rileva come nello scenario post crisi si stima d’aver perso quello che era il prestigio di una volta.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 7585 del 1° aprile 2011, ha ribadito che in caso di mancato pagamento, da parte del datore di lavoro, del TFR, questo deve essere corrisposto dal Fondo di garanzia Inps anche se non è stato dichiarato il fallimento del datore stesso.