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Pensione anticipata contribuenti silenti: istruzioni dall’INPS

 Con la circolare n. 16 del 1° febbraio 2013 l’INPS ha comunicato le istruzioni per l’accesso, con le vecchie regole, alla pensione anticipata di vecchiaia dei lavoratori cosiddetti “quindicenni” o contribuenti silenti, in quanto il Governo ha concesso la deroga a dipendenti ed autonomi che prima del 1992 avevano versato contributi o maturato i requisiti per la pensione anticipata con 15 anni di anzianità contributiva.

Si ricorda, infatti, che la Riforma delle Pensioni, con l’art. 24 della legge 22 dicembre 2011, n. 214, prevedeva 20 anni di anzianità contributiva. Ma nei giorni scorsi il Governo ha imposto il dietrofront sui contributi silenti: la circolare n. 16 del 1° febbraio 2013 ha per oggetto appunto le “Deroghe all’elevazione dei requisiti di assicurazioni e di contribuzione” (Art. 2, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503).

Il Governo ha salvato, così, le pensioni di vecchiaia dei cosiddetti lavoratori “quindicenni” o contribuenti silenti, imponendo all’INPS di fare marcia indietro sull’interpretazione forzata della Riforma Fornero sui contributi silenti. La circolare in oggetto comunica i requisiti di età pensionabile previsti per i lavoratori contribuenti silenti, nei diversi casi possibili:
*al 31 dicembre 1992 hanno maturato i requisiti di assicurazione e contribuzione previsti dalla normativa previgente;
*sono stati ammessi alla prosecuzione volontaria in data anteriore al 31 dicembre 1992;
*sono dipendenti con anzianità assicurativa di almeno 25 anni e occupati per almeno 10 anni per periodi di durata inferiore a 52 settimane nell’anno solare;
*sono dipendenti con un periodo di assicurazione e contribuzione, al 31 dicembre 1992, inferiore ai 15 anni previsti dalla previgente normativa.

L’INPS precisa anche le modalità della nuova applicazione dell’art.2, comma 3, del d.lgs. n. 503 del 1992, che non va adottata per gli iscritti al fondo speciale dipendenti della Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., ma per gli iscritti fondo di quiescenza Poste, per gli iscritti alla gestione ex INPDAP; gli iscritti alla gestione ex ENPALS.

CHIARIMENTI
Chi sono e perché contribuenti e contributi silenti
I contribuenti silenti sono i lavoratori che hanno raggiunto i 15 anni di contribuzione minima: sono, più precisamente, i lavoratori (soprattutto donne) che hanno cessato l’attività lavorativa, ma hanno scelto di versare contributi volontari all’INPS allo scopo di ottenere, con un totale di 15 anni, l’anzianità contributiva minima per accedere alla pensione di vecchiaia.

Le precedenti riforme delle pensioni avevano preservato questo diritto, ma la Riforma Monti-Fornero aveva cambiato anche per loro i requisiti per l’accesso alla pensione: invece di 15 anni di contributi l’INPS ne richiede cinque in più. Pertanto, questi lavoratori hanno continuato a versare contributi per altri 5 anni per non perdere i soldi versati a titolo lavoratori o e/o volontario e di conseguenza il diritto alla pensione. Ecco perché contributi silenti e contribuenti silenti o “quindicenni” i lavoratori con 15 anni di anzianità contributiva.

APPROFONDIMENTI
*Pensione anticipata nel 2013: nuove procedure per la domanda e il calcolo
*Pensione vecchiaia, aumento requisito anagrafico dal 1° gennaio 2013

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