Home » Prestito d’onore per apertura partita Iva: requisiti per finanziamento piccole attività

Prestito d’onore per apertura partita Iva: requisiti per finanziamento piccole attività

 In un momento contrassegnato da crisi economica e precarietà nel mondo del lavoro, il prestito d’onore si presenta come il percorso alternativo per crearsi un lavoro, ottenere il finanziamento per avviare una piccola attività imprenditoriale e fruire di un’agevolazione per l’apertura di una partita IVA. Naturalmente, avendone i requisiti. Parliamone…

Chi desidera aprire una partita IVA, se ha i requisiti necessari e a determinate condizioni, ha la possibilità di chiedere un finanziamento, anzi una forma particolare di finanziamento che si chiama prestito d’onore: è un finanziamento agevolato che viene concesso grazie alle molteplici iniziative per promuovere la creazione di nuove attività imprenditoriali, o start-up che dir si voglia, avviate dall’Unione Europea di concerto con lo Stato Italiano.

Il prestito d’onore viene concesso o a fondo perduto o sotto forma di mutui agevolati, previa approvazione di Invitalia (Agenzia Nazionale per l’Attrazione d’Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa). Le partite IVA possono fruire anche di servizi di assistenza tecnica e gestionale completamente gratuiti anche consultando il sito Web dedicato (per un periodo massimo di un anno) e agevolazioni finanziarie per i propri investimenti fino a 25.800 euro IVA esclusa.

I requisiti richiesti per il prestito d’onore: residenza in Italia da almeno 6 mesi, maggiore età, stato di disoccupazione o inoccupazione in cerca di prima occupazione o di lavoro autonomo sotto forma di ditta individuale, mediante l’avviamento di un’attività. I cittadini extracomunitari devono avere la carta di soggiorno o il permesso di soggiorno valido per almeno i 12 mesi successivi alla data di presentazione della domanda.

Il prestito d’onore è concesso solo per l’apertura di nuove partite IVA e ai liberi professionisti iscritti ad un Albo professionale.

La nuova attività avviata con il prestito d’onore deve avere la sede solo in Italia e dovrà essere svolta per almeno 5 anni a partire dalla data in cui viene deliberata l’ammissione all’agevolazione. Durante questo periodo l’attività non potrà essere ceduta né si potranno stipulare contratti a tempo pieno, neppure se si estingue in anticipo il prestito. Tuttavia si potranno svolgere altri lavori occasionali, per potersi dedicare anche all’attività avviata.

Il prestito d’onore viene concesso per i settori rivolti alla produzione di beni, alla fornitura di servizi e al commercio. Ne sono escluse le attività di produzione agricola; pesca; acquicoltura, le spese relative all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada per conto di terzi. Inoltre il titolare dell’impresa che richiede il prestito d’onore deve garantire il suo coinvolgimento professionale diretto e continuo nell’attività avviata. E per ampliare l’attività dopo la concessione del finanziamento deve inviare una richiesta ad Invitalia.

APPROFONDIMENTI
*Fondo Microcredito FSE: erogazione finanziamento e modalità pagamento rate
*Esenzione Iva per prestito dipendenti senza scopo di lucro
*Lavoro giovani: Torino, incentivi per condurre una vita in autonomia

Lascia un commento