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Salute e sicurezza sul lavoro: violate dall’Italia le norme Ue

 La procedura di infrazione n. 2010/4227 fu avviata contro l’Italia nel settembre 2010 a fronte della denuncia inviata alle Autorità europee da Marco Bazzoni (RLS) con riferimento al testo del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, detto “Testo Unico” di salute e sicurezza sul lavoro attualmente in vigore in Italia.

La procedura d’infrazione si riferisce alla violazione delle norme UE su salute e sicurezza sul lavoro e al tema DVR, il Documento di Valutazione dei Rischi. L’accusa: due mesi per recepire la direttiva UE e soprattutto violazione delle norme UE sulla responsabilità del datore di lavoro.

In dettaglio, l’Italia viola le norme UE su “l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro” (direttiva 89/391/CEEdel Consiglio, del 12 giugno 1989) e ha due mesi di tempo per mettersi in regola per quanto riguarda gli obblighi del datore di lavoro anche in tema di DVR, il Documento di Valutazione dei Rischi.

E infatti, la Commissione europea ha inviato alla Repubblica Italiana un Parere motivato, con il quale informa di aver avviato una procedura d’infrazione contro l’Italia relativamente alle norme dell’ordinamento giuridico relativo alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Se non recepirà nell’ordinamento nazionale le direttive UE entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del Parere motivato, l’Italia corre il rischio di doverne rispondere di fronte alla Corte di Giustizia.

In particolare, l’Italia ha l’obbligo preciso e definitivo di eliminare due disposizioni che violerebbero l’articolo 5 e 9 della direttiva 89/391/CEE: il primo è quello che esonera il datore di lavoro dalla sua responsabilità in materia di salute e sicurezza in caso di delega e subdelega e il secondo è quello che proroga i termini prescritti per la redazione di un documento di valutazione dei rischi (DVR) per una nuova impresa o per le modifiche sostanziali apportate a un’impresa esistente.

Il Ministero del Lavoro ha chiarito le modalità di applicazione della procedura standard per la valutazione dei rischi e DVR applicata da febbraio 2013 alle imprese con 10 addetti e opzionale anche per quelle fino a 50. Vi spiegheremo prossimamente come applicare la nuova procedura 2013 e DVR per PMI.

APPROFONDIMENTI
*Sicurezza sul lavoro: procedura unificata da febbraio 2013
*Aggiornato il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro

1 commento su “Salute e sicurezza sul lavoro: violate dall’Italia le norme Ue”

  1. Vorrei sapere perché continuate a nascondere il fenomeno diffuso in tuttu i contesti lavorativi ma non fate nulla o abbastanza per smuovere i governi che da undici anni ne parlate ma cercate di nascondere il fenomeno in crescente aumento compreso i numerosi suicidi per mobbing.Vi chiedo come mobbizato fi stroncare il fenomeno è anche vostro interesse perché sia al servizio sanitario pubblico che a voi come ente ,nel risarcire i danni che causa il mobbing.

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