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Sicurezza sul lavoro: proroga del DVR al 30 giugno 2013

 Prorogato al 30 giugno 2013 l’obbligo per i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori di dotarsi, entro il 31 dicembre 2012, del DVR, ovvero del Documento di Valutazione dei Rischi, come documentazione di avvenuta valutazione di tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro sulla base delle procedure standardizzate.

Come sappiamo, le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi sono state approvate di recente dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, in base alle disposizioni previste dall’art. 29, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (TUSL).

Tuttavia, nonostante la scadenza del 31 dicembre 2012 fosse ormai vicina, il comunicato del Ministero del Lavoro del 30 novembre 2012, recante il recepimento ufficiale delle procedure standardizzate di effettuazione della valutazione dei rischi, era stato pubblicato solo il 6 dicembre 2012 sulla Gazzetta Ufficiale n. 285.

Pertanto, la pubblicazione delle procedure standardizzate a pochi giorni dalla scadenza del 31/12/2012 ha prodotto molta confusione fra gli operatori del settore per la scarsa chiarezza dell’applicazione e della relativa individuazione di adeguate misure di prevenzione e protezione oltre all’elaborazione di un programma delle misure più idonee a garantire il progressivo miglioramento dei livelli di salute e sicurezza. Tant’è che molto probabilmente l’attuale versione verrà revisionata ed ampliata.

La proroga del DVR al 30 giugno 2013 dell’Autocertificazione è fra i moltissimi emendamenti al testo base del DDL “stabilità” proposto dal Governo Monti, compresi quelli del cosiddetto Decreto Milleproroghe. Tra gli emendamenti, appunto, la proroga della possibilità di “Autocertificazione” degli obblighi del DVR in base al citato art. 29, comma 5, del D.Lgs. 81/2008 per le PMI, fino a 10 lavoratori.

La proroga del DVR è prevista al comma 388 e nella successiva tabella, che contiene oltre 35 rinvii. Comunque, la proroga concessa dalla Legge presenta un lato positivo, coprendo intanto il buco legislativo che si era creato tra l’entrata in vigore del decreto sulle procedure standardizzate e la scadenza dell’autocertificazione e consentendo alle aziende interessate di attuare la norma con più tempo e maggiore chiarezza.

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