Stage Aziendale: cos’è e a cosa serve


Lo Stage, regolamentato dal DM 142/1998, è un tirocinio formativo che prevede un’attività pratica presso aziende, università, enti pubblici ed enti no-profit. Attraverso lo stage, la persona ha l’opportunità di sviluppare una serie di competenze e di connettere gli aspetti teorici di una data disciplina con gli aspetti pratici del mondo lavorativo.

In Italia lo stage è molto diffuso all’interno dei percorsi di formazione professionale. Lo stage ha una serie di caratteristiche che lo differenziano dal lavoro subordinato. Il tempo massimo previsto dallo stage varia asconda della tipologia degli stagisti.

Possiamo avere un periodo massimo di 4 mesi (studenti di scuola media secondaria), 6 mesi (inoccupati, disoccupati, allievi di corsi professionali, ecc), 18 mesi (studenti universitari), fino ad arrivare ad un massimo di 24 mesi (persone che presentano disabilità). Durante lo stage la persona non riceve nessun stipendio. È tuttavia possibile che siano previsti dei rimborsi spese, premi, bonus, ecc.

Stabilito il rinvio della valutazione del rischio da stress-correlato

Per effetto della conversione del decreto legge del 31 maggio 2010 n. 78, meglio conosciuto come correttivo alla manovra finanziaria, è stato prorogato la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato al 31 dicembre 2010 anche per le aziende private.

Infatti, per effetto dell’articolo 8 del decreto legge 78/2010, convertito in legge n. 122/2010, e al fine di adottare le opportune misure organizzative, nei confronti delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001 e dei datori di lavoro del settore privato il termine di applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 28 e 29 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di rischio da stress lavoro-correlato, è differito al 31 dicembre 2010 e quello di cui all’articolo 3, comma 2, primo periodo, del medesimo decreto legislativo è differito di dodici mesi.

Donne in maternità: lavoro e vita familiare, un binomio difficile

 Nel nostro Paese la vita non è facile per le donne che vogliono conciliare il lavoro con la famiglia, e spesso quando c’è di mezzo la nascita di un figlio le cose si complicano ancora di più. E’ emblematico il caso di Stefania Boleso, ex lavoratrice alla Red Bull in qualità di responsabile marketing; fatale è stata proprio la maternità, una delle cause principali per cui nel nostro Paese le donne lasciano o sono costrette a lasciare il posto di lavoro. Dopo dieci anni alla Red Bull, ed a seguito del taglio della sua posizione in azienda, per ottimizzare i costi, nel settembre scorso alla lavoratrice è stato tolto un ruolo che ricopriva da anni; Stefania Boleso è stata così relegata ad incarichi inferiori, lontana, anche a livello logistico, da quelle dinamiche lavorative che hanno contribuito a rendere la Red Bull la società che è diventata. E così questa storia, riportata dal Corriere della Sera, è finita con la lavoratrice che, al rientro dalla maternità, ha dovuto gettare la spugna anche a causa di insoddisfazione che ha causato, tra l’altro, una sensibile perdita di peso.

Avigliano Umbro: concorso per autista scuolabus – conduttore macchine operatrici

Presso il Comune di Avigliano Umbro (TR) è stato indetto un concorso per la selezione di 1 autista scuolabus – conduttore macchine operatrici.

Tra i requisiti richiesti vi è il possesso del diploma si scuola media inferiore insieme ad un’esperienza pregressa di almeno un anno come autista scuolabus e/o conduttore di mezzi pesanti acquisita presso amministrazioni pubbliche e/o aziende private.