Lavoro e manovra finanziaria: la posizione della Uil

 E’ assurdo che nel pubblico impiego i lavoratori possano rischiare di non percepire la tredicesima a causa dell’inefficienza delle corrispondenti Amministrazioni Pubbliche. Ad affermarlo è la Uil in accordo con un comunicato a cura della Segreteria Nazionale, e dopo che il Governo ha inserito tale misura nella nuova manovra finanziaria da 45 miliardi di euro che permetterà il raggiungimento del pareggio di bilancio con un anno di anticipo, dal 2014 al 2013. Secondo il Sindacato, infatti, in questo modo i lavoratori perderebbero il diritto al percepimento della tredicesima per colpe altrui quando invece a pagare dovrebbero essere per la corrispondente Amministrazione Pubblica solo ed esclusivamente quelli che sono i dirigenti responsabili.

Imprenditoria femminile: Sardegna, Bando per donne disoccupate

 Per le donne disoccupate, ma anche per quelle inoccupate o occupate con un contratto di lavoro atipico. E’ questo il “target” di un nuovo Bando, nella Regione Sardegna, a sostegno dell’imprenditoria femminile attraverso lo strumento di accesso agli incentivi. A darne notizia nella giornata di ieri è stata l’Amministrazione regionale nel precisare come si punti a sostenere ed a promuovere sul territorio sardo l’imprenditoria in rosa attraverso il supporto che parte dell’avviamento passando dalla consulenza e dal sostegno alla gestione ed all’organizzazione dell’attività lavorativa.

Voucher corsi di alta formazione nella Regione Puglia

 Grazie a dei voucher formativi integralmente finanziati dalla Regione Puglia, in questo momento è possibile, fino e non oltre il 4 agosto del 2011, presentare domanda per la partecipazione a numerosi corsi di alta formazione. A darne notizia è la Confcommercio della Provincia di Bari nel precisare come le diverse opportunità formative siano frutto della stipula di appositi accordi di partenariato nell’ambito di Altaformazioneinrete.it, il portale dell’alta formazione con opportunità di specializzazione offerte a livello interregionale. I corsi frequentabili con i voucher spaziano da quelli per addetti alle vendite alla grafica e passando per il supply chain management, tourist assistant, architectural visualization, personal shopper, progettazione di hotel experience. Ed ancora management interculturale, approccio al mercato cinese, internazionalizzazione d’impresa e marketing internazionale.

Voucher corsi alta formazione nella Regione Sicilia

 Scadono il 30 luglio prossimo i termini per le iscrizioni  a tre corsi di alta formazione finanziati dalla Regione Sicilia; trattasi, nello specifico, del corso di alta formazione di esperto nei processi di comunicazione interna aziendale, di esperto nei processi di leadership aziendale, ed il corso di alta formazione nelle relazioni umane in azienda. A darne notizia l’Istituto di Gestalt HCC che, attraverso il proprio sito Internet, www.gestalt.it, ha reso nota l’attivazione dei tre corsi riservati, quali destinatari, a numero 25 laureati del vecchio ordinamento o in possesso della laurea specialistica rientrante nel campo medico, psicologico, politico-sociale, insegnamento, ma anche ingegneria, gruppo giuridico e gruppo economico/statistico.

Congedo parentale: Piemonte, progetto Insieme a papà

 Chi ha detto che, quando nasce un figlio, debba essere per forza la madre a lasciare il lavoro? Anche i papà hanno diritto a contribuire nella crescita dei figli e, quindi, “cimentarsi” e districarsi tra passeggini e biberon. Con questo obiettivo, nella Regione Piemonte, è nato un importante progetto, denominato “Insieme a papà“, grazie al quale le mamme possono rientrare al lavoro, mentre i papà possono occuparsi ed avere più tempo per la crescita dei propri figli piccoli. Il progetto, promosso in Piemonte dall’Assessorato alle Pari opportunità, con la collaborazione ed il sostegno sia dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), sia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede che ai papà vada un contributo aggiuntivo mensile pari a 400 euro se questi optano per il congedo parentale nel primo anno di vita dei propri figli; in questo modo, quindi, si favorisce sul territorio piemontese il ritorno delle mamme al lavoro e, soprattutto, si fa in modo che sia la mamma, sia il papà, possano costruire con i propri figli un rapporto speciale sin dalla tenera età.

Imprese in rosa: Toscana, la carica dei 100 mila

 Lo scorso anno in Toscana le imprese con titolare donna sono cresciute dell’1,6% rispetto al più modesto +0,3% delle imprese con titolare uomo. A metterlo in evidenza è stata la Regione Toscana nel sottolineare come le imprese toscane in rosa siano oramai quasi 100 mila, corrispondenti a quasi il 24% del totale. E così la Toscana riguardo alle imprese con titolare donna è in Italia seconda solamente alla Regione Lazio e davanti all’Emilia-Romagna, Veneto, Regione Piemonte, Lombardia e Regione Marche. Sono questi alcuni dei dati emersi dall’ultimissimo Rapporto di Unioncamere Toscana che, secondo Salvatore Allocca, Assessore regionale al welfare ed alle pari opportunità, confermano la propensione delle donne a rischiare di più nelle fasi di crisi a fronte di elevate competenze, qualifiche e preparazione; il tutto senza dimenticare il contributo dato dall’imprenditoria femminile straniera che allo stesso modo dà un grande apporto allo sviluppo dell’economia sul territorio toscano.

Voucher formativi in Provincia di Lucca

 In Provincia di Lucca l’Amministrazione, a fronte di uno stanziamento di risorse pari a 240 mila euro, ha annunciato la messa a punto di due Bandi a favore dei cittadini e finalizzati alla concessione ed erogazione di voucher formativi per l’inclusione sociale, ma anche per il sostegno alla formazione in settori quali quelli dei beni culturali, della nautica e del turismo. A valere sui finanziamenti dell’FSE, il Fondo Sociale Europeo, uno dei due bandi ha una dotazione finanziaria pari a 160 mila euro, e mira ad incentivare la formazione locale nell’ambito di appositi Patti, quelli formativi locali che sono stati sottoscritti di recente e che riguardano settori che, come sopra accennato, spaziano dai beni culturali alla nautica e passando per il turismo e la cultura.

Imprese in start-up: nuovi progetti e contributi in Lombardia

 Nell’ambito delle cosiddette dodici sferzate per il rilancio dell’economia lombarda, l’Amministrazione regionale ha annunciato che sono pronti ben 60 milioni di euro di risorse per mettere a punto interventi mirati a sostenere lo start up delle imprese. Il piano, attraverso dei Bandi di prossima emanazione, è stato comunicato ed illustrato da Andrea Gibelli, Assessore all’Industria ed all’Artigianato, nonché vice presidente della Regione Lombardia, in presenza del Governatore Roberto Formigoni. Per il sostegno allo start-up d’impresa saranno “mobilitate” cinque Direzioni generali, ovverosia quelle di industria ed artigianato, Famiglia e Solidarietà sociale, Giovani e Sport, Formazione Istruzione e Lavoro, e la Presidenza. Le risorse a disposizione, innanzitutto, permetteranno di istituire un fondo di rotazione in grado di intervenire a sostegno dello start-up di imprese di giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, ma anche di donne e di soggetti svantaggiati quali i lavoratori che hanno terminato il periodo di cassa integrazione, o che sono senza lavoro da almeno due anni.

Occupazione Piemonte: sostegno alle piccole imprese femminili

 Al fine di sostenere sul territorio piemontese le piccole imprese femminili, l’Amministrazione regionale nei giorni scorsi, in concomitanza con la Festa dell’8 Marzo, ha annunciato uno stanziamento da 1,5 milioni di euro. Trattasi, nello specifico, di un apposito fondo di garanzia per l’accesso al credito per sostenere, con risorse regionali a valere sul Bilancio 2011, i problemi di liquidità delle piccole imprese in rosa. La misura, che rientra nell’ambito del Piano straordinario per l’occupazione, approvato nella Regione Piemonte nei mesi scorsi, può permettere alla PMI con titolare donna di ottenere, a patto che l’impresa sia attiva da almeno dodici mesi, un prestito di importo pari a minimo 5 mila e massimi 40 mila euro; la concessione del prestito, a cura di Finpiemonte, può così permettere alla piccola e media impresa con titolare donna, o con partecipazione femminile, di far fronte a spese e problemi contingenti di liquidità al fine di poter portare avanti l’attività.

Conciliazione lavoro e famiglia: Piemonte, nuovi aiuti a madri e padri

 In Piemonte l’Amministrazione regionale ha annunciato la messa a punto di nuove misure, con una dotazione finanziaria pari a complessivi tre milioni di euro, per il sostegno alla conciliazione dei tempi di lavoro con quelli da dedicare alla famiglia. Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stato Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte, sottolineando come trattasi di un altro passo in avanti nel sostegno alle famiglie piemontesi a fronte, tra l’altro, anche di importanti novità. Secondo quanto dichiarato infatti da Giovanna Quaglia, assessore alle Pari opportunità della Regione Piemonte, sono previste anche misure per il sostegno al congedo parentale dei papà. In questo modo le madri possono tornare a lavoro a fronte dell’ottenimento di un contributo per cui anche i papà potranno essere coinvolti in maniera diretta nella vita familiare e, quindi, nella gestione dei tempi da dedicare alla famiglia.

Lavoro femminile: alle donne interessano i mestieri degli uomini

 Un po’ a causa della crisi, un po’ per passione, in Italia le donne appaiono essere sempre di più interessate ad esercitare quei mestieri che, generalmente, sono “da uomini“. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza in base ad un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati aggiornati del Registro delle Imprese. Di conseguenza non deve stupire la presenza nel mercato del lavoro di un numero sempre maggiore di camioniste, idrauliche, ma anche calzolaie, elettriciste e tanti altri mestieri tradizionalmente da uomo ma sempre più “declinati” al femminile. In particolare, l’Ente camerale dall’indagine effettuata ha “contato” ben 1.800 camioniste, ma anche 2300 fabbre e 140 donne-idraulico.

Voucher conciliazione per trovare lavoro in Provincia di Alessandria

 400 euro al mese, per un periodo massimo di sei mesi, al fine di conciliare i tempi da dedicare alla famiglia con quelli da “spendere” per trovare lavoro dopo magari averlo perso. E’ questa, in estrema sintesi, la misura attiva nella Provincia di Alessandria che, nello specifico, prevede l’erogazione di voucher di conciliazione ai fini del reingresso nel mondo del lavoro. Al riguardo l’Amministrazione provinciale, che per la misura vuole destinare più risorse ai Comuni sul territorio, è convinta che sostenendo spese per la cura della famiglia, da “coprire” con i voucher, i cittadini possano affrontare sia con più impegno, sia con meno problemi un percorso di orientamento, un corso di formazione professionale e, in generale, tutto l’iter necessario per garantirsi un reinserimento nel mondo del lavoro in una fase congiunturale come quella attuale che di certo ancora non è delle migliori.

Lavoro e famiglia: voucher conciliazione nel Comune di Sanremo

 Scade il 25 febbraio 2011, nel Comune di Sanremo, il termine di partecipazione ad un Bando finalizzato alla concessione di contributi a sostegno delle famiglie. Trattasi, nello specifico, di voucher da spendere, nell’ambito delle misure di aiuto alla conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia, per i servizi educativi destinati alla prima infanzia, ovverosia per bambini che hanno un’età di minimo tre mesi e massimo tre anni. Il Bando del Comune di Sanremo rientra tra le politiche per i diritti e per le pari opportunità in attuazione di specifici piani regionali. I fondi a disposizione, provenienti dalla Regione Liguria, sono pari a poco più di 51 mila euro a fronte di un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) che non deve comunque superare i 25 mila euro.

Voucher formazione: Bando PMI Provincia Bolzano ancora aperto

 E’ ancora aperto, nella Provincia Autonoma di Bolzano, il Bando, riservato alle piccole e medie imprese, per l’accesso ai voucher con la finalità della formazione e dell’aggiornamento professionale dei lavoratori dipendenti. A ricordarlo nei giorni scorsi è stata l’Amministrazione provinciale nel far presente come ci siano a disposizione fondi pari complessivamente a 120 mila euro anche al fine di trainare l’economia locale. I fondi, erogati con la formula del voucher a favore di quelle piccole e medie imprese che sul territorio hanno meno di quindici dipendenti, non sono altro che dei contributi economici da utilizzare per l’aggiornamento professionale dei lavoratori dipendenti e per la partecipazione a corsi di formazione e di aggiornamento che risultino essere funzionali a sviluppare competenze utili all’interno dell’azienda. Ogni impresa richiedente può ottenere un massimo di tre voucher per altrettanti dipendenti a fronte di un importo massimo di ogni singolo “buono formazione” pari a 3.000 euro.