I lavoratori che hanno un figlio affetto da grave handicap hanno diritto ad agevolazioni particolari.
Fra le altre, il diritto al prolungamento dell’astensione facoltativa oppure al permesso giornaliero retribuito per una o due ore fino al compimento del terzo anno di età del figlio. Dopo che il bambino avrà compiuto i tre anni, il genitore lavoratore avrà diritto a tre giorni di permessi mensili retribuiti.
Il congedo per figli affetti da handicap grave in dettaglio:
*Il lavoratore con figlio portatore di handicap ha diritto a congedo, permessi e riposi anche se l’altro genitore non lavora oppure non ne ha diritto.
*Il lavoratore non può beneficiare di permessi e astensione facoltativa nello stesso giorno. Più chiaramente non può richiedere permessi nel periodo in cui è in congedo per handicap del proprio figlio.
*I genitori però possono beneficiare contemporaneamente l’uno dell’astensione facoltativa e l’altro dei permessi per i figli disabili.
*Il genitore lavoratore può cumulare anche riposi e permessi nel periodo di congedo per figlio portatore di handicap e di congedo per malattia del figlio.
La lavoratrice che ha un contratto a tempo determinato ha diritto all’indennità INPS per la maternità anticipata o obbligatoria, anche in caso di scadenza del contratto di lavoro.
Il Contratto di Commercio è stato rinnovato dal 1° gennaio 2011 con durata fino al 31 dicembre 2013.
I cambiamenti apportati dal Decreto Legge Monti per gli iscritti alla Gestione Separata Inps.

Il padre lavoratore dipendente in congedo di paternità ha tutti i diritti riconosciuti alla madre nel caso di congedo obbligatorio per maternità.
Per quanto riguarda le modalità di pagamento dell’indennità di maternità per lavoratrici parasubordinate, si precisa che l’indennità viene pagata direttamente dall’Inps mediante bonifico bancario o postale (IBAN); oppure allo sportello di un qualsiasi Ufficio Pagatore del territorio nazionale localizzato per CAP.
Nel caso di interruzione della gravidanza per aborto bisogna fare dei distinguo. Occorre cioè valutare due casi diversi: l’interruzione prima dei sei mesi di gestazione e l’interruzione dopo i 180 giorni dall’inizio della gravidanza.

Abbiamo già precisato che il diritto all’indennità di maternità spetta anche alle lavoratrici a progetto. L’indennità di maternità viene calcolata in misura pari all’80% di 1/365 del reddito medio annuo che deriva da attività di collaborazione coordinata e continuativa o libero professionale, nel periodo di riferimento. L’indennità viene inoltre calcolata per ciascuna giornata del periodo indennizzabile, comprese le festività.