Dall’Inail il punto della situazione dei lavoratori domestici

 Il nostro ente, l’Inail,  che si occupa di prevenzione e infortunio ha deciso di fare il punto della situazione su delicato segmento dei lavoratori domestico ponendo in evidenza che in questo settore solo il 10% di questi lavoratori sono tutelati.

Il dato arriva dal primo Rapporto ILO sul settore: su 52 milioni di persone, di cui l’83% sono donne, solo il 10% è tutelato.

Le donne le più colpite dalla crisi

 Secondo il rapporto Global Employment Trends for Women 2012, ovvero Tendenze globali dell’occupazione femminile 2012, dell’Ilo la crisi economica ha bruciato oltre 13 milioni di posti di lavoro delle donne: lo studio analizza le differenze di genere dal punto di vista della disoccupazione, della vulnerabilità e della segregazione professionale e settoriale.

Dalla CGIL forte contrarietà sulla proposta del sottosegretario Polillo

 La CGIL si oppone decisamente al disegno prospettato dal sottosegretario Polillo; infatti, il segretario  confederale della CGIL, Fabrizio Solari, sulla proposta del sottosegretario all’Economia di rinunciare ad una settimana di vacanza per determinare una crescita immediata del Pil pari a un punto percentuale osserva che l’idea è

Un’uscita confusa, estemporanea e non particolarmente geniale e alla quale manca un naturale complemento: perché non chiedere ai 500 mila lavoratori in cassa di rinunciare ad una settimana di indennità? Per questa via anche le casse dello Stato ne trarrebbero un beneficio.

La prevenzione rischi nelle aziende green economy

 Per la giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, l’Agenzia internazionale punta il riflettore su un settore produttivo – quello legato all’uso di tecnologie e di modalità più rispettose dell’ambiente – in grande sviluppo ma, proprio perché “nuovo”, per molti aspetti ancora ignoto sul fronte del rischio infortunistico.

Infatti, “verde” non è sempre sinonimo di “sicuro”: l’utilizzo di tecnologie e di modalità produttive più rispettose dell’ambiente spesso risulta tutt’altro che sicuro per i lavoratori. L’Ilo – l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) è l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne – osserva la necessità di integrare misure per la sicurezza e la salute fin dalla fase di progettazione dei lavori verdi.”

La normative sulle ferie in campo internazionale

L’Italia aderisce a diverse convenzioni internazionali che si occupano della tutela dei diritti dei lavoratori in qualsiasi contesto operativo.

Per quanto riguarda la ferie è possibile riferirsi ad almeno due contesti di riferimento, ossia la convenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro – in particolare la Convenzione n. 132 dell’Organizzazione internazionale del lavoro all’articolo 9, n. 1, del 24 giugno 1970 n. 132 relativa ai congedi annuali pagati – che prevede che la parte ininterrotta di congedo annuale pagato menzionata al paragrafo 2 dell’articolo 8 della convenzione dovrà essere accordata e usufruita entro il termine di un anno al massimo mentre il resto del congedo annuale deve essere pagato entro il termine di diciotto mesi, al massimo, a partire dalla fine dell’anno che dà diritto al congedo.

ILO, ora globalizzare i diritti

Per l’organizzazione internazionale ILO per dare una spinta forte verso una vero impulso sociale è necessario globalizzare i diritti; in effetti, se per via del nuovo sistema economico mondiale il sistema industriale è ormai globalizzato, allora è necessario anche globalizzare i diritti del lavoro.

Ecco la sfida del direttore generale dell’ILO, Juan Somavia; in effetti, pensare di estendere i diritti del lavoro, che attualmente ne possono godere nemmeno il 15% dei lavoratori al mondo, può rappresentare una vera scommessa al fine di garantire una crescita regolare ed eliminare le disparità sociali che rappresentano il vero motivo dello squilibrio economico e sociale tra l’Asia e l’Europa o gli Stati Uniti.

Quello che ha in mente Juan Somavia e quello che ha proposto al G20 è l’estensione universale della protezione sociale di base, ossia un sistema che estende a tutti i lavoratori del mondo una serie di tutele riguardanti gli stati di disoccupazione, di malattia e di maternità.

ILO, il terzo rapporto sulle discriminazioni sul lavoro

 L’ILO, ovvero l’International Labour Organization delle Nazioni Unite, ha diffuso il suo terzo rapporto dove si fa il punto sulla situazioni sulle discriminazioni in ambito lavorativo.

Secondo i dati diffusi si apprende che i soggetti che subiscono le maggiori discriminazioni sono le donne, i migranti e le persone con disabilità; in effetti, questi soggetti possono accedere in modo limitato all’istruzione, alla formazione professionale, al reinserimento e percepiscono un salario nettamente differente rispetto al resto della popolazione attiva, in particolare le lavoratrici guadagnano tra il 10-30% in meno dei loro colleghi uomini.

Inail, la situazione degli infortuni sul lavoro

 L’Inail, quale Istituto di riferimento nazionale nel campo degli infortuni, riafferma il suo ruolo istituzionale come centro di garanzia e controllo per la salute nei luoghi di lavoro.

Le cifre che l’ILO ha diffuso nei giorni scorsi sono davvero allarmanti e preoccupano seriamente; in effetti, i casi mortali – dovuti a infortuni e malattie professionali – sono circa 2,3 milioni mentre gli incidenti sul lavoro si registrano un valore di 337 milioni di casi.

Dati che confermano l’attenzione degli istituti di prevenzione e di tutela tanto da ribadire l’adozione dei Sgsl come strumenti che diventano essenziali per diffondere e assicurare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’Inail con ILO e il portale per il lavoro dignitoso

Che cos’è il lavoro dignitoso? L’Ilo ha cercato di esprimere in pochi concetti l’idea che sta alla base del lavoro dignitoso; in effetti, per l’organizzazione internazionale il lavoro dignitoso si esprime con quattro obiettivi fondamentali, ovvero promozione dell’occupazione, protezione sociale, dialogo sociale e tripartitismo, principi e diritti fondamentali nel lavoro.

L’iniziativa dell’Inail intende offrire un approccio più diretto che ricalca quello dei social network cercando di dare spazio alle Ong e alle associazioni con il fine di mettere a punto un forum aperto e condiviso per risaltare ogni esperienza e comprendere, attraverso le singole specificità, il significato e il fine del lavoro.