Lavoro commercio e turismo: voucher sempre più apprezzati in Friuli Venezia Giulia

 Nel quarto trimestre del 2009 in Friuli Venezia Giulia, per la regolarizzazione del lavoro occasionale accessorio, sono stati utilizzati ben 102.843 voucher; a darne notizia è stata Alessia Rosolen, assessore al Lavoro, Università e Ricerca della Regione Friuli Venezia Giulia, aggiungendo che per l’intero 2009 i voucher utilizzati sono stati complessivamente 241.033. Visto l’ottimo riscontro nella Regione per quanto riguarda l’utilizzo dei voucher, l’Amministrazione, avvalendosi dell’Agenzia regionale del Lavoro, ha reso noto nei giorni scorsi che porterà avanti una campagna di comunicazione finalizzata a promuovere, in particolar modo tra i giovani, l’utilizzo dei voucher che offrono da un lato protezione e garanzie al lavoratore, e dall’altro danno l’opportunità di poter magari iniziare a familiarizzare con il mondo del lavoro in vista, nel futuro, del conseguimento di un’occupazione stabile nello stesso settore in cui è stato prestato il lavoro occasionale accessorio.

Imprese femminili: le donne puntano sul turismo e sulla logistica

 Il 2009 sta per finire, ma possiamo di sicuro già affermare che dal fronte del mercato del lavoro è stato per l’Italia uno degli anni più difficili degli ultimi decenni. C’è stata infatti un’esplosione, peraltro ampiamente attesa a causa dellla crisi finanziaria ed economica, della cassa integrazione,  c’è stata la conseguente diminuzione del numero di occupati, ed è ulteriormente aumentato il tasso di disoccupazione giovanile nel Mezzogiorno. Ma nell’ambito di questo scenario cupo, con prospettive ancora poco rosee almeno da qui ai prossimi sei mesi, ci sono comunque elementi e dati interessanti per quanto riguarda nel nostro Paese la dinamica e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale.

Influenza suina e la continuità aziendale

 Per le aziende l’arrivo dell’influenza stagionale significa dipendenti ammalati e assenti e, di conseguenza, un forte impatto sulla produttività.

Il periodo influenzale del 2009/2010, tuttavia, non sarà come gli altri per via della diffusione pandemica del virus A-H1N1 o influenza suina.

Per ridurre al minimo l’impatto dell’influenza suina, i datori di lavoro, insieme ai dirigenti, devono garantire la continuità delle operazioni anche a fronte di un’esplosione di questo virus che non ha precedenti negli ultimi anni.

L’arrivo di un’influenza stagionale non è mai un bene per le aziende, ma l’influenza suina o H1N1 si differenzia dalle altre perché pone un problema particolarmente complesso. Rispetto ai soliti virus stagionali,che possono comportare rischi soprattutto per gli anziani e i bambini, questo può avere gravi conseguenze anche per la popolazione in età lavorativa.

Lavoro irregolare: molto diffuso nel settore dei servizi

 Negli ultimi dieci anni è maturata sempre di più nel nostro Paese l’attenzione al fatto che il lavoro irregolare contribuisce a frenare lo sviluppo socio-economico, esercitando, sui potenziali investitori, dei veri e propri fenomeni ed effetti di dissuasione. A rilevarlo è l’IRES – Istituto di Ricerche Economiche e Sociali, che, con il progetto “INREGOLA”, ha effettuato un’analisi da cui, tra l’altro, è emerso come la sicurezza sul lavoro, l’emersione e la legalità rappresentino temi che non possono essere trattati separatamente. Nel nostro Paese l’economia sommersa viene stimata tra il 17% ed il 19% del prodotto interno lordo, con una perdita di gettito per lo Stato stimata in ben 100 miliardi di euro all’anno. In base ai dati Istat del 2005, nel nostro Paese ci sono poco più di 5,5 milioni di lavoratori non in regola, e di questi tre milioni risultano essere occupati a tempo pieno; ne consegue che in Italia il 12% delle persone che lavorano non è messo in regola. Ma in quali settori dell’economia tende maggiormente ad annidarsi il lavoro irregolare?

Happy Hour, Happy Job: giornata dedicata al lavoro

 Se siete appassionati di viaggi e vi interessano le professioni legate al turismo vi comunichiamo che martedì 28 luglio il Centro Studi CTS organizza una giornata proprio dedicata ai mestieri che ruotano attorno al turismo.

L’evento si chiama “Happy Hour, Happy Job”: si tratta di una giornata dedicata alla formazione ed al lavoro ma anche alla socializzazione ed allo svago.

Happy Hour, Happy Job: un’occasione di confronto serena e piacevole da vivere in compagnia sorseggiando un buon cocktail.

Trieste: Master in Tourism & Leisure

 Il turismo è forse uno di quei settori che ha risentito sì della crisi ma forse rispetto ad altri contesti, solo marginalmente. E’ un ambito estremamente dinamico ed in costante evoluzione. E’ per questo che si moltiplicano corsi, stage e master che hanno lo scopo di formare persone preparate.

Tra questi possiamo trovare l’International Master in Tourism & Leisure (IMTL) di Trieste; si tratta dell’unico master accreditato ASFOR (Associazione Italiana per la Formazione Manageriale) e United Nations WTO. Il corso è realizzato in collaborazione con alcune delle più importanti aziende del mondo del turismo a livello internazionale.