Home » Cause del crollo delle immatricolazioni universitarie

Cause del crollo delle immatricolazioni universitarie

 Nel corso degli ultimi otto anni, le immatricolazioni alle Università italiane sono calate del 15%. Le cause sarebbero numerose, e non sempre ricollegabili tra di loro: dal calo demografico alla presenza di una minore quota di studenti adulti, dalla maggiore scarsità di passaggi dalla scuola secondaria all’Università (si è passati rapidamente dal 72,6% al 63,3%) al minore interesse dei diciannovenni per gli studi universitari, attraversando l’annosa questione legata ai costi della formazione specialistica.

Secondo quanto sottolinea una recente ricerca condotta da Alma Laurea, la situazione non è destinata a migliorare. “I miglioramenti registrati dall’età di laurea e dalla regolarità negli studi” – sottolinea infatti l’analisi – “punti storicamente dolenti del sistema universitario nazionale, tendono a stabilizzarsi”.

Al netto del ritardo nell’immatricolazione, infatti, l’età di laurea è passata dai precedenti 27 anni agli attuali 25 anni, con una media di 24 anni per la laurea di primo livello, 25 per la specialistica e 26 per la specialistica a ciclo unico.

STAGE NEOLAUREATI EUROPEI – SETTEMBRE 2012

La regolarità del corso di studi è inoltre triplicata rispetto a qualche anno fa, con una percentuale dei più virtuosi che è passata dai precedenti 15,3 punti percentuali agli attuali 39 punti percentuali. In crescita altresì la frequenza delle lezioni, anche in quelle facoltà tradizionalmente poco seguite.

Conoscenze linguistiche e informatiche quasi ovunque risultano in forte espansione” – afferma ancora la ricerca, evidenziando come sia positiva l’evoluzione del rapporto tra il sistema universitario e le imprese che, nonostante l’evidente contesto di crisi, si concretizza in un forte apprezzamento di tirocini e di stage.

MASTER NEL TURISMO – GIUGNO 2012

Sul fronte dei fuori corso, a un anno dall’inizio degli studi sarebbe fuori corso il 26,5% (contro il 20,5% dell’ante riforma), mentre sarebbe precipitata la percentuale dei fuori corso oltre 5 anni (dal 24,2% ante riforma all’attuale 10,2%). L’indice di ritardo complessivo cala così dallo 0,66 allo 0,45.

Lascia un commento