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Disoccupazione Sud 2012

 Cresce, in maniera molto dinamica, la disoccupazione nel Sud Italia. A rivelarlo è uno studio Excelsior, secondo cui, nel corso del 2012, verranno persi circa 130 mila posti di lavoro, di cui un terzo al Sud. È pertanto nelle zone meridionali della Penisola che si concentra la maggior parte delle criticità nel mercato occupazionale, anche tenendo in considerazione la scarsa base di partenza. Cerchiamo di comprendere i principali passaggi di questa analisi Excelsior, e la fotografia che è stata scattata su un mercato del lavoro sempre più in crisi.

In particolare, a detenere il primato di province in cui i rapporti subordinati andranno ben al di sotto della media nazionale di – 1,1 punti percentuali, vi sono tre capoluoghi della stessa regione, la Sicilia: Enna, Ragusa e Siracusa, dove la percentuale sarà in grado di diminuire di oltre 3 punti percentuali.

Ma non solo, poiché sempre secondo le rilevazioni effettuate, sarebbero poco più di 631 mila le nuove assunzioni di addetti che si ipotizza di compiere nel corso del 2012, con un numero complessivamente inferiore del 25% rispetto al 2011. Nel contempo, si registra la simultanea riduzione delle uscite attese, con una flessione del 18% e un termine assoluto di 762 mila unità (qui i dati della cassa integrazione luglio 2012).

Complessivamente, ciò che emerge dal rapporto è una sostanziale staticità occupazionale, visto e considerato che il tasso dei nuovi occupati è inferiore a quello di chi lascia un impiego, con un rapporto del 5,5% contro il 6,7%. In più, il dato mostrerebbe anche una tendenza decrescente che risulta essere particolarmente accentuata nel corso dell’ultimo anno, visto e considerato che i due rapporti erano pari al 9,5% e all’8,5% nel 2008.

Il contesto del Mezzogiorno chiuderà il 2012 con una perdita di 42 mila posti di lavoro. Al contrario, Bolzano si candida ad essere la provincia con l’occupazione migliore, visto e considerato che il calo sarà di 0,3 punti percentuali (- 440 dipendenti), seguita da Piacenza (-0,4%), Padova (-0,4%), Lodi (-0,4%).

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