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Inail, la sicurezza sul lavoro in mare

Cambio di rotta nella politica della sicurezza nelle aree a rischi pirateria; in effetti, per decisione del ministro della Difesa La Russa, il battaglione “San Marco” opererà come scorta anti-pirata per vigilare sulla sicurezza delle merci e del personale di bordo delle navi mercantili.

Il ministro della Difesa La Russa in una intervista a “Il Giornale” ha ribadito la necessità di vigilare il naviglio italiano da attacchi che pongono a rischio l’incolumità del personale imbarcato tanto che

Su richiesta degli armatori cinque uomini del reggimento a bordo delle navi mercantili

Anche se, in base al recente testo approvato dal Parlamento, l’armatore può scegliere dei vigilantes, come avviene per le banche con le guardie giurate ( contractors).

Come lo stesso La Russa ricorda

La soluzione è stata inserita nel decreto delle missioni all’estero: a richiesta degli armatori, imbarcheremo sui mercantili ‘nuclei di protezione’ del reggimento di Marina ‘San Marco, cinque uomini per nave

Il caso più preoccupante è la situazione dell’equipaggio della “Savina Caylin” – da sei mesi prigioniero dei predoni somali. A questo proposito il ministro ha confermato la linea seguita fino ad ora. E ha rassicurato sul fatto che, dalle verifiche condotte, non sembrano esserci rischi autentici.

Per il ministro La Russa

Siamo pronti, nel caso si decidesse in tal senso, a lanciare un blitz. Noi, però, cerchiamo di evitare qualsiasi azione di forza, a meno che le persone sotto sequestro non siano in immediato pericolo di vita, e fino a questo momento non abbiamo segnali in tal senso

I primi soldati della San Marco saranno disponibili verso la fine di agosto o, al più tardi, per il mese di settembre. Il Ministero della difesa sta approntando a Gibuti una base logistica transitoria che permetta il ricambio dei nuclei anti-pirateria.
Nella piccola isola di Procida si vive in costante trepidazione per le sorti dei marittimi a bordo della Savina Caylin, Giuseppe Lubrano Lavadera, comandante della nave e Crescenzo Guardascione, secondo ufficiale. Oltre a loro altri due marittimi attendono di essere restituiti alle famiglie Vincenzo Ambrosino, allievo di macchina e Gennaro Odoaldo, primo ufficiale di coperta, entrambi componenti dell’equipaggio della Rosalia D’Amato.

Fonte Inail.

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