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Quando gli operatori sanitari sbagliano

 La responsabilità in corsia è un fattore importante perché determina l’attribuzione di responsabilità penali e civili con la conseguenza diretta verso gli operatori sanitari coinvolti.

L’Infermiere, al pari del medico, è resposansabile dei pazienti affidati e sono tenuti a sorvegliare sul decorso  della malattia e l’eventuale convalescenza. A questo riguardo, una recente decisione della Corte di cassazione, n. 24573 del 2011, ha annullto una sentenza a carico di alcuni infermieri, ossia li aveva prosciolti dall’accusa di non aver prestato sufficienti attenzioni alle condizioni di un ricoverato.

Nella fattispecie, il paziente era arrivato in ospedale a seguito di un incidente stradale ed era stato sottoposto ad un intervento chirurgico. In seguito,quasi subito dopo l’operazione aveva avvisato sintomi di commozione celebrale tanto che i familiari avevano richiesto un intervento medico.

Il medico, dopo essere stato allertato, si era rivolto al paziente per le necessarie cure, ma, siccome l’arrivo del medico era tardivo non rimanerva altro che constastarne la morte.

La Corte di cassazione ha ribadito che la responsabilità del fatto non è solo a carico del medico competente ma anche del personale infermieristico. Infatti, il medico è responsabile per non aver svolto subito, con tempestività, i necessari accertamenti diagnostici al fine di valutare l’esatta condizione del paziente; allo stesso modo, il personale infermieristico doveva, una volta valutati i sintomi del malato, avrebbero dovuti attivarsi immediatamente.

Infatti, secondo la Corte di Cassazione, gli infermieri assumono, nei confronti del paziente, una sorta di posizione di garanzia perché tra i compiti dell’infermiere, e del medico, rientra anche quello di valutare il decroso della malattia insieme all’evoluzione della convalescenza al fine di poter attivare il personale medico in un puntuale e immediato intervento.

In ragione di questa decisione, la responsabilità in corsia non appartiene solo al medico, ma al personale sanitario nel complesso ed ecco perché diventa necessario, sempre più, attivare procedure mirate e tracciabili che possano limitare il rischio e indentificare le responsabilità.

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