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La Legge di Stabilità e l’impatto sulla ricerca

 La Legge di Stabilità, ovvero Legge 24.12.2012 n° 228, ha portato diverse novità, non proprio positive, alla ricerca e alla formazione anche se, rispetto alla versione originale, il Parlamento ha apportato diverse modifiche in proposito.

Infatti, non è più presente la norma in che detta nuove impostazioni in materia di orario di lavoro dei docenti della scuola e sono state anche modificate le condizioni per le ricongiunzioni onerose (si vedano i commi 238/248 della Legge di Stabilità), oltre alla proroga dei contratti di lavoro subordinati a termine del comparto ricerca (comma 400) per superare le emergenza della scadenze previste al 31 dicembre 2012.

Non solo, la Legge di Stabilità prevede, anche, diverse riduzioni in tema di formazione e ricerca. Infatti, ci riferiamo della riduzione di 47,5 milioni del Fondo di Istituto delle scuole destinato al salario accessorio del personale della scuola, già pesantemente decurtato di 350 milioni a seguito dell’accordo, non sottoscritto dalla FLC CGIL,  per il ripristino degli scatti di anzianità, così previsto dal comma 51, o la riduzione della retribuzione degli assistenti amministrativi che svolgono funzioni superiori rispetto a quanto previsto dal contratto, definito dai comma 44 e 45 della Legge di Stabilità.

In particolare, il testo della Legge di Stabilità vieta il rinnovo dei co.co.co., introdotto dal comma 147 della Legge. Questa è norma che può provocare, secondo il parere dei sindacati, l’espulsione di numerosi lavoratori dagli enti pubblici di ricerca, mentre è stato istituito un credito di imposta a favore degli studenti universitari nei limiti di 1 milione di euro per il 2013 e di 10 milioni per il 2014, il cui onere per il 2013 è coperto con la corrispondente riduzione dei fondi per le borse di studio per dottorati (commi 285/7).

La CGIL denuncia il continuo taglio in termini finanziari della scuola pubblica, mentre quella privata paritaria ha un nuovo fondo su cui disporre; infatti, la suola privata paritaria è stata rifinanziata per 223 milioni, così come prevede il comma 264 della Legge di Stabilità.

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