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Paesi europei che assumono di più

 Se state pensando di intraprendere una carriera professionale all’estero, val la pena soffermarsi a lungo sulla scelta del mercato da affrontare. Anche se la situazione del mercato del lavoro italiano è tutt’altro che rosea, infatti, fuori dai confini nostrani non tutto appare migliore. Cerchiamo allora di capire quali sono i Paesi che nei prossimi mesi assumeranno più giovani, e quali sono invece i Paesi che verteranno in situazioni di nuova difficoltà.

Stando ai contenuti dell’ultimo rapporto trimestrale dell’European Restructuring Monitor, le cui considerazioni sono state ampiamente riportate dal magazine Mio Job de La Repubblica, “tra il primo gennaio e il 31 marzo del 2013 sono state annunciate dalle imprese del Vecchio Continente riduzioni complessive per altri 100.547 posti di lavoro. I paesi dove gli annunci di tagli hanno valori più elevati, in questo primo trimestre del 2013, sono soprattutto la Francia, la Germania, la Spagna, il Regno Unito e l’Italia”.

Sancito ciò, è pur vero che la Francia è anche il paese dove si concentrano il maggior numero di nuovi posti di lavoro, con 8.551 posizioni in apertura. Dietro la Francia troviamo il Regno Unito, con 4.990 posti, la Germania con 4.310 e l’Italia con 3.280.

 Per quanto riguarda invece i settori, segnala ancora Mio Job, “anche in questo trimestre, sono le imprese del manifatturiero quelle coinvolte in maniera più marcata dalle riduzioni di personale. Nelle aziende di questo settore sono stati annunciati tagli per 37.845 posti. Molti di più di quelli che si creeranno di nuovi (8.790). Male anche le attività relative ai servizi finanziari e assicurativi dove la riduzione degli organici coinvolgerà 27.083 persone”.

Infine, uno sguardo alle 5 imprese definite più “virtuose” a causa dei loro ambiziosi programmi di ampliamento del personale. Si tratta di McDonald’s, che in Italia vorrebbe assumere 3mila nuovi dipendenti, Pole Emploi in Francia con 2mila persone, Sopra Group France con 1.600 addetti, Audi in Germania con la creazione di 1,5 mila posti di lavoro e Maersk Drilling in Danimarca (1.300 posti).

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