Il tema della sicurezza sul lavoro è di estrema importanza anche per via dei nuovi rapporto e obblighi che ne derivano.
A questo riguardo diventa estremamente necessario, secondo il Ministero del Lavoro, valorizzazione degli accordi sindacali, codici di condotta ed etici tanto che lo stesso Ministero ha reso disponibile nell’area “Commissione consultiva permanente”, della Sezione Sicurezza Lavoro, del sito internet, per la consultazione gli accordi sindacali, i codici di condotta ed etici al fine di favorire, nel tempo, l’implementazione dell’area dedicata, attraverso l’acquisizione e la pubblicazione di ulteriori accordi sindacali, codici di condotta ed etici ex art.6, comma 8, lett. h) del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.
Il lavoratore può scegliere di lasciare le quote del Tfr presso il datore di lavoro, ma solo le quote di trattamento di fine rapporto che maturano dopo l’opzione o dopo l’attivazione del silenzio assenso per mancata comunicazione da parte del lavoratore. Le quote di Tfr maturate prima dell’esercizio dell’opzione restano presso il datore di lavoro.
Il lavoratore può scegliere fra due opzioni: destinare il trattamento di fine rapporto ad un fondo di previdenza integrativa o lasciare il Tfr in azienda, con l’obbligo di comunicare la scelta entro 6 mesi dall’assunzione, altrimenti scatta il silenzio assenso e il versamento al Fondo pensione previsto dal contratto collettivo o al FondInps.
Da questo mese è stata avviata da Citi la nuova campagna di accertamento di esistenza in vita – relativa all’anno 2013 – per i beneficiari di pensioni Inps pagate all’estero. Ricordiamo che dal 1° febbraio 2012, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (
L’
Ottimo lavoro dell’
