Negli scorsi giorni abbiamo avuto modo di esaminare in che modo sia possibile usufruire dell’iscrizione nelle liste di mobilità per l’ottenimento dell’indennità e favorire il reinserimento all’interno del mondo del lavoro. Cerchiamo oggi di concludere questo macro argomento parlando della cancellazione dalle liste di mobilità e della conseguente cessazione dell’indennità.
L’indennità di mobilità cessa infatti con decorrenza dalla data di cancellazione. Quest’ultima procedura viene attivata in una lunga serie di ipotesi: la più frequente è senza dubbio quella relativa alla fine del periodo massimo di godimento della prestazione di mobilità. Altra fattispecie discretamente frequente è quella dell’assunzione del lavoratore a tempo pieno e indeterminato (il lavoratore assunto a tempo pieno e indeterminato, che però non supera il periodo di prova, viene reiscritto d’ufficio nelle liste di mobilità per un massimo di due volte).
L’Inps, con un suo messaggio, messaggio INPS 26 aprile 2012 n. 7155, ha fornito alcuni chiarimenti in merito al pensionamento anticipato per i lavoratori poligrafici, in seguito all’entrata in vigore della nuova normativa previdenziale.
Ieri abbiamo avuto modo di vedere in che modo strutturare il proprio curriculum vitae. Oggi vogliamo invece suggerirvi alcune frasi che, a nostro giudizio, potrebbero costituire un utile valore aggiunto a questo importante documento, da allegare alla lettera di presentazione e di motivazione della quale ci occupammo un po’ di tempo fa.
Il Ministero per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione ha emanato la circolare n. 5 del 23 maggio 2012, con la quale fornisce alcuni chiarimenti sull’ambito di applicazione dell’articolo 40, comma 02, d.P.R. n. 445 del 2000 (Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa). In particolare sull’applicabilità ai certificati rilasciati per l’estero e a quelli da depositare nei fascicoli delle cause giudiziarie.
Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di comprendere cosa sia la procedura di mobilità e come ottenere l’indennità di mobilità. Oggi compiamo un piccolo passo in avanti nel completamento della conoscenza di questa procedura, andando ad analizzare nel dettaglio sintetico le principali caratteristiche della mobilità in deroga (alla normativa vigente), una indennità che potrà garantire un reddito sostitutivo della retribuzione a tutti i lavoratori licenziati da aziende non destinatarie della normativa sulla mobilità, e a quei lavoratori che hanno fruito della mobilità ordinaria e per i quali sia prevista una proroga del trattamento.
Il ministero della giustizia ha risposto al quesito inviato dal Consiglio nazionale forense nel mese scorso in ordine alle modalità applicative dell’articolo 9 comma 6, del decreto legge 24 gennaio 20L2, n. 1, convertito con modificazioni dalla Legge 24 marzo 2012, n.27, sulla durata del tirocinio per I’ accesso alle professioni regolamentate.
Con il modello 730, oltre agli altri vantaggi rispetto al Modello Unico, si ha anche quello di poter effettuare il pagamento in busta del
Può succedere che le ritenute Irpef da versare non bastino a rimborsare l’intero credito che spetta al lavoratore. In tal caso il sostituto d’imposta datore di lavoro può effettuare i
L’Inps ha reso noto i nuovi contributi obbligatori dovuti da coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali relativi all’anno 2012.
Il lavoratore dipendente, o il pensionato, che presenta il modello 730 per la dichiarazione dei redditi ha due possibilità per il conguaglio a credito o a debito dell’aliquota Irpef: recuperare i crediti Irpef nella busta paga di luglio o di agosto/settembre oppure pagare le imposte a saldo e acconto dovute, anche a rate, come indicato nel prospetto di liquidazione. A sua volta, il datore di lavoro o l’Inps devono addebitare o accreditare nei limiti delle ritenute.