Iscrizione liste mobilità 2012

 L’indennità di mobilità è uno strumento predisposto per favorire la rioccupazione di particolari categorie di lavoratori licenziati, consentendo loro di poter superare i momenti di difficoltà economica successivi ai licenziamenti. I lavoratori beneficiari di tale intervento dovranno appartenenre ad aziende dell’industria (con più di 15 dipendenti), del commercio (con più di 200 dipendenti), dell’artigianato dell’indotto, cooperative, e di attività di logistica (con più di 200 dipendenti).

Transitoriamente, è ammesso altresì l’intervento dell’indennità di mobilità anche per i lavoratori che rientrano nelle segueti categorie di azienda: commercio (tra 50 e 200 dipendenti), agenzie di viaggio e di turismo (più di 50 dipendenti), imprese di vigilanza (più di 15 dipendenti) attività di lgostica (tra 50 e 200 dipendenti).
Ma chi può beneficiare dell’indennità di mobilità, e come iscriversi nelle liste di mobilità? Innanzitutto, segnaliamo come possano beneficiare dell’intervento, i soli lavoratori assunti a tempo indeterminato e aventi qualifica di operaio, impiegato o quadro, licenziati e collocati in mobilità dalla propria azienda per motivazioni quali la cessazione di attività aziendale, ristrutturazione dell’azienda, trasformazione dell’attività aziendale, riduzione di personale, esaurimento della cassa integrazione straordinaria.

L’accredito figurativo e riscatto dei periodi di congedo di maternità e parentale fuori dal rapporto di lavoro

 L’INPS, con la circolare n. 71 del 22 maggio 2012, informa che a seguito dell’entrata in vigore dei nuovi regolamenti comunitari, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha comunicato che, per quanto riguarda i Paesi UE, l’accredito figurativo e il riscatto dei periodi di congedo di maternità e di congedo parentale fuori dal rapporto di lavoro, previsti rispettivamente dall’articolo 25, comma 2, e 35, comma 5, del D. L.vo n. 151/2001, debbono ritenersi preclusi quando i periodi stessi risultino a vario titolo coperti negli ordinamenti pensionistici di tali Paesi.

Contributi ai ricercatori 2012

 Si chiama Fondo per la crescita sostenibile e, secondo le intenzioni del governo, dovrebbe rappresentare un utile strumento per poter finanziare programmi e interventi per la competitività e il sostegno dell’apparato produttivo, sulla base di progetti di ricerca di “rilevante interesse nazionale”, tali da poter accrescere e apprezzare il patrimonio tecnologico della nazione.

Sono tre le linee di intervento determinato dal decreto sulla Crescita. La prima, come è noto, è relativa alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, anche attraverso il ricorso al consolidamento dei centri e delle strutture di ricerca e di sviluppo delle imprese. La seconda linea riguarda invece il rafforzamento della struttura produttiva (con una particolare attenzione per il Mezzogiorno), al riutilizzo degli impianti produttivi e al rilancio di aree che si trovano in situazioni di crisi, tramite la sottoscrizione di accordi di programma.

La prosecuzione volontaria al Fondo Ipost

 L’Inps, con la circolare n. 72 del 23 maggio 2012 riepiloga le disposizioni che disciplinano la prosecuzione volontaria del Fondo Ipost, dai soggetti interessati alla presentazione della domanda, fino all’importo del contributo e alle modalità di versamento dello stesso. Si ricorda che il Polo specialistico del Fondo di quiescenza Poste è costituito presso la filiale di coordinamento di Roma EUR, e che allo stesso sono assegnate le attività connesse alla gestione del conto assicurativo ed alla liquidazione delle prestazioni pensionistiche.

L’Inps ricorda che l’istituto della prosecuzione volontaria – esteso all’Istituto Postelegrafonici dal DLgs. 30 aprile 1997, n. 184, con effetto dal 12 luglio 1997 – è regolato dalle stesse norme applicate agli iscritti dell’Assicurazione generale obbligatoria. Si deve fare perciò riferimento alle disposizioni di cui al DPR 31 dicembre 1971, n. 1432 ed alla legge 18 febbraio 1983, n. 47, come modificate ed integrate dal medesimo decreto n. 184.

Tutela maternità per lavoratrici non occupate

 Alle lavoratrici disoccupate viene riconosciuto il diritto all’indennità di maternità, anche se non hanno gli stessi requisiti contributivi previsti per le lavoratrici dipendenti, parasubordinate e autonome.

L’Inps paga, infatti, l’assegno di maternità erogato dal Comune di residenza. Per usufruire del diritto all’assegno dei maternità del Comune, bisogna rispettare precise, ma semplici norme: presentare la domanda entro 60 giorni, accertarsi che il proprio reddito non superi l’indicatore ISE.

Quindi alle lavoratrici disoccupate viene riconosciuto dalla legge lo stesso diritto alla tutela della maternità che spetta alle lavoratrici dipendenti, parasubordinate e autonome. La legge, in sintesi, riconosce che anche le lavoratrici non occupate e le donne senza lavoro hanno diritto ad un sostegno del proprio reddito, nel caso in cui non abbiano altre forme previdenziali di maternità e anche se non posseggono i requisiti contributivi.

Chiarimenti sull’indennità di maternità dei Comuni e dello Stato

 Abbiamo già spiegato che l’indennità di maternità dei Comuni e dello Stato è un forma di previdenza che si può richiedere solo quando la donna non ha altri diritti all’indennità di maternità dello Stato.

All’assegno di maternità erogato dai Comuni per le neo mamme residenti in Italia hanno diritto: *le cittadine italiane dal 2 luglio 1999; e cittadine comunitarie dal 1° luglio 2000); *le cittadine extracomunitarie in possesso della carta di soggiorno (dal 1° luglio 2000); *le cittadine non comunitarie in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; *le cittadine non comunitarie in possesso della carta di soggiorno di familiare di cittadino dell’Unione o Italiano, della durata di cinque anni; *le cittadine non comunitarie in possesso della carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro.

Novità dall’Inps sulla procedura per la domanda telematica disoccupazione speciale per l’edilizia

 L’Inps fornisce alcuni chiarimenti in merito alla domanda telematica disoccupazione speciale per l’edilizia attraverso la circolare n. 73 del 23 maggio 2012.

L’Inps ricorda che dal 1° aprile 2012 la presentazione delle domande di trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia avviene attraverso o il WEB – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto – o il Contact center multicanale al numero verde 803.164 e, sempre in alternativa, attraverso i Patronati/Intermediari dell’Istituto utilizzando i servizi telematici offerti dagli stessi.

Concorso per giovani creativi digitali

 È partito in questi giorni, con scadenza il 16 luglio 2012, il World Summer Youth Award, un contest riservato a designer, sviluppatori di applicazioni, giornalisti che utilizzano internet, applicazioni e creano contenuti digitali su temi come l’ambiente, la lotta alla povertà, e altro ancora. Il concorso, riservato a chi non ha ancora compiuto i 30 anni, è suddiviso in sei differenti categorie, con tre vincitori e due piazzati d’onore per ognuna delle stesse.

Oltre a quanto sopra, la giuria assegnerà anche un premio speciale. Le categorie sono relative ai temi a suo tempo indicati dalle Nazioni Unite: Fight Poverty, Hunger and Disease; Education for all; Power; Women; Create your Culture; Go Green e Pursue Truth. Le candidature potranno essere inviate fino al 16 luglio 2012, con processo di selezione della giuria completo entro la fine del mese di settembre. A ottobre vedrà invece la luce la premiazione dei migliori talenti provenienti da tutto il mondo.

Fissata la quota del decreto flussi 2012 per i lavoratori stranieri

 L’Inps informa che il DPCM del 13 marzo 2012, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali nel territorio dello Stato per l’anno 2012, prevede una quota massima di ingressi per 35mila cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero, da ripartire tra le Regioni e le Province autonome a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nel messaggio n. 8854 del 23 maggio 2012, oltre alla modalità di presentazione delle domande, sono descritte nel dettaglio le novità introdotte in materia dalla legge n. 35 del 4 aprile 2012 e la ripartizione delle quote assegnate a Regioni e Province autonome.

Il decreto all’art. 1 prevede una quota massima di ingressi per 35.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero, da ripartire tra le regioni e le province autonome a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’Inps decide l’ammontare dei contributi per i lavoratori agricoli 2012

 Il nostro Istituto previdenziale, con le circolari n. 74 e n. 75 del 25 maggio 2012, rende noto l’ammontare dei contributi dovuti per l’anno 2012, rispettivamente, dai concedenti per i piccoli coloni e compartecipanti familiari, e da coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali.

Le due circolari riportano nel dettaglio le aliquote contributive dovute dalle diverse categorie, le modalità di pagamento e le agevolazioni previste per i territori montani e le zone svantaggiate.

In base alla circolare n. 74, l’Inps ha fissato l’aliquota dovuta per il concedente al fondo pensioni lavoratori dipendenti dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 al 18,75% (esclusa la quota base pari a 0,11%) e per il concessionario a 8,84%.

Usare i social network nel posto di lavoro

 È utile avere costante accesso ai social network sul posto di lavoro, o è solamente una ulteriore perdita di tempo, e motivo di distrazione rispetto al proprio business? A pensar che i social network siano un’arma positiva in mano ai dipendenti delle aziende è una ricerca recentissima realizzata da Millward Brown per conto di Google. Uno studio che è stato condotto sulla base di interviste a più di 2.700 manager d’impresa, e che si è focalizzata sull’efficacia dell’utilizzo di Facebook, Google +, Linkedin, Twitter e altro ancora all’interno delle imprese.

Puntando esclusivamente al risparmio di tempo che si ottiene con i contatti virtuali (e, pertanto, con riduzione del tempo utilizzato per spostarsi per incontrare colleghi o clienti), ne consegue che in una settimana di lavoro e di utilizzo frequente dei social network si arriva a risparmiare fino a quasi otto ore. A questo si possono aggiungere 3,2 ore di tempo relativi ai meeting aziendali, e altre 3,2 ore di tempo di “sconto” sulla lettura e sull’invio di email. Ulteriori risparmi di tempo sono inoltre relativi ai minori minuti impiegati per cercare persone e informazioni.

Novità Decreto crescita 2012

 Sono numerose, e non certo trascurabili, le novità del “Decreto Crescita”, il provvedimento che l’esecutivo ha approntato per cercare di rilanciare lo sviluppo economico italiano, con una particolare attenzione per il mondo del lavoro autonomo e dell’impresa. Come abbiamo riportato qualche giorno fa sulle pagine del nostro sito, una delle novità più significative riguarda l’effettiva implementazione della società a responsabilità limitata semplificata (o Ssrl, o società semplificata), che diverrà accessibile a tutti e non, come invece era stato inteso in un primo momento, ai soli under 35.

Importante novità semplificativa anche per quanto concerne i contratti di rete: la sottoscrizione di tali accordi potrà infatti avvenire attraverso firma digitale. Le imprese poste all’interno delle aree industriali in crisi troveranno di maggiore aiuto la possibilità di poter fruire della annunciata riforma degli incentivi per la riconversione delle stesse zone, che si preannuncia poter generare una boccata d’ossigeno per le imprese poste in aree territorialmente svantaggiate.

L’importo delle agevolazioni fiscali per assegni di mantenimento

 In base alla legge Finanziaria 2008, le agevolazioni competono nella misura prevista dal comma 3 dell’art. 13 del TUIR a favore dei pensionati che hanno meno di 75 anni. Di seguito, in dettaglio.

Se il reddito complessivo del coniuge che incassa l’assegno periodico non supera i 7.500 euro, gli spetta una detrazione fiscale pari a 1.725 euro. Se invece il reddito complessivo del coniuge che incassa l’assegno periodico di mantenimento, escluso l’assegno di mantenimento per i figli, è compreso fra i 7.500 e i 15.000 euro, la detrazione è di 1.255 euro, oltre ad una ulteriore cifra da zero ad un massimo di 470 euro.

Si ricorda che l’agevolazione fiscale per gli assegni di mantenimento non è cumulabile con la detrazione per lavoro dipendente. Infatti, la legge prevede questa detrazione fiscale per dare un sostegno economico ai coniugi separati o divorziati che incassano l’assegno periodico, ma basandosi sul presupposto che il coniuge che incassa l’assegno non percepisca redditi di lavoro dipendente.

Agevolazioni fiscali per assegni di mantenimento

 In caso di separazione o divorzio fra due coniugi si pone sempre, fra gli altri inevitabili problemi, quello dell’assegno di mantenimento, anche sotto l’aspetto fiscale.

Viene a crearsi, infatti, una tra le situazioni familiari e reddituali più difficili, che abbisognano di una maggiore tutela fiscale. Allo scopo il Tuir ha previsto una detrazione d’imposta sugli assegni periodici di mantenimento sia per il coniuge che eroga l’assegno periodico di mantenimento che per il coniuge che lo incassa. La detrazione fiscale Irpef a favore del coniuge che percepisce l’assegno periodico di mantenimento è uguale a quella concessa per i redditi da pensione, ma non si cumula con il reddito di lavoro dipendente.

Il contribuente che ha un reddito annuale ha l’obbligo di pagare l’imposta sul reddito Irpef. Il Fisco italiano prevede una serie di agevolazioni allo scopo di alleviare l’onere fiscale al contribuente in particolare situazione economica e familiare, fra le quali appunto la detrazione dell’imposta reddituale Irpef. Sono agevolazioni fiscali mirate alla riduzione dell’imposta effettivamente da pagare e strettamente rapportate alla situazione reddituale e familiare del contribuente.