Le lavoratrici autonome artigiane, commercianti e agricole hanno diritto ad una indennità di maternità pari all’80% delle retribuzioni convenzionali giornaliere, stabilite dalla legge di anno in anno. L’indennità di maternità viene pagata direttamente dall’Inps dopo il parto.
La lavoratrice autonoma deve avere precisi requisiti per esercitare il diritto all’indennità di maternità: deve essere iscritta nella rispettiva gestione previdenziale ed essere in regola con il versamento dei contributi. In tal caso ha diritto ad un’indennità di 2 mesi prima della data del parto e 3 mesi dopo la stessa data per un totale di 5 mesi.
Le lavoratrici autonome della Gestione artigiani e commercianti e le lavoratrici agricole hanno diritto al
L’Inps ricorda che dal 1° aprile 2012, i nuovi regolamenti comunitari relativi al coordinamento dei sistemi nazionali di sicurezza sociale, si applicano anche alla Confederazione Svizzera. Infatti, nella circolare n. 70 del 22 maggio 2012 sono descritti in dettaglio i regolamenti in esame e il loro ambito di applicazione e, inoltre, vengono fornite precisazioni sull’applicazione delle disposizioni comunitarie in materia di prestazioni orfanili e tassi di cambio ai Paesi membri dell’Unione Europea, ai Paesi SEE e alla Svizzera.
Il Ministero del Lavoro informa che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 118 del 22 maggio 2012 il Decreto Interministeriale dell’11 novembre 2011 concernente la ripartizione al livello regionale delle risorse finanziarie affluenti al Fondo per le non autosufficienze a favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, per l’anno 2011.
L’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione, potrà anche essere ritirata in un’unica soluzione. L’introito (alternativo alle diverse tranche) potrà essere impiegato per poter avviare un’attività lavorativa autonoma, o entrare in una cooperativa. Si tratta di una misura sperimentale per la durata di tre anni, rappresentativa di una delle maggiori novità della riforma del mercato del lavoro, ancora allo studio delle commissioni del Senato.
In arrivo i nuovi regolamenti comunitari in tema di accredito figurativo e riscatto dei periodi di congedo di maternità e di congedo parentale fuori dal rapporto di lavoro. Nell’ambito dei Paesi UE, in seguito all’entrata in vigore dei nuovi regolamenti comunitari, l’accredito figurativo e il riscatto dei periodi di congedo di maternità e di congedo parentale fuori dal rapporto di lavoro sono preclusi quando gli stessi periodi risultino già coperti negli ordinamenti pensionistici di tali Paesi. Per quanto riguarda, invece, l’accredito dei citati periodi coperti da contribuzione in Paesi extracomunitari convenzionati, occorre valutare ciascuna fattispecie in conformità a quanto previsto dalla convenzione di sicurezza sociale stipulata con ogni singolo Stato.
Dal 1° aprile è in vigore la nuova disciplina delle interdizioni dal lavoro delle lavoratrici in gravidanza.
Randstad Italia Spa, agenzia per il lavoro, sta cercando un customer consultant per un’importante azienda leader nel settore Cash & Carry. Il candidato si occuperà della promozione dei prodotti presso il cliente e della gestione e del mantenimento dello stesso. È altresì preferibile la conoscenza di un tipo di clientela food e del settore horeca, ed è altresì richiesto l’utilizzo del proprio mezzo con relativo rimborso chilometrico.
Per le tre centrali sindacali è necessario approvare l’allungamento della durata permessi di soggiorno per attesa occupazione perchè una misura di questo tipo può essere un valido aiuto per contrastre il sommerso e per favorire l’emersione del lavoro nero. L’articolo 58 del Disegno di legge di Riforma del Mercato del Lavoro, in discussione alle Commissioni del Senato, aumenta la durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione da 6 mesi ad un anno, ne lega la durata anche ai periodi di fruizione del sostegno al reddito, anche superiori ad un anno ai fini del rinnovo: ecco cosa fanno sapere i Segretari Confederali di CGIL, CISL e UIL Vera Lamonica, Liliana Ocmin e Guglielmo Loy.
I lavoratori che hanno un figlio affetto da grave handicap hanno diritto ad agevolazioni particolari.
Sono sempre di meno gli imprenditori italiani. Complice la crisi economico finanziaria che ha colpito anche il nostro Paese, il numero di imprenditori è sceso a quota 232 mila alla fine del 2011. Particolarmente drammatico il passo indietro rispetto al 2004: – 42,4%. Ma quali sono le principali cause di questa significativa regressione? E in che modo il trend potrà continuare anche nel corso del 2012?