No a lavori di multivel marketing

 Spesso in tempi di crisi molte persone tendono ad approfittarsi di chi è alla disperata ricerca di un lavoro; proprio per questo si possono quindi trovare improbabili annunci.

Questo che vogliamo darvi è un piccolo/grande consiglio che vorremmo seguiste per evitare di incappare in quelle che potremmo chiamare offerte di lavoro truffa e che vi fanno solamente perdere tempo ed in certi casi anche denaro.

Modifiche alla legge 104/92

 L’articolo 4 dello schema per il riordino dei permessi modifica il comma 2 dell’articolo 42 del decreto legislativo n. 151/2001.

Il nuovo dettato impone che la fruizione dei congedi, ex articolo 33 della legge n. 104/1992, è riconosciuto in alternativa alla previsione contenuta al comma 1 (due ore di riposo giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino con grave handicap) ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente, anche in maniera continuativa.

Ricongiunzione e totalizzazione a confronto

 La ricongiunzione e la totalizzazione permettono all’assicurato che risulta in possesso di più periodi assicurativi di unificarli allo scopo di ottenere una pensione unica. In sostanza questi due istituti permettono di ottenere la stessa cosa ma con una differenza non di poco conto.

In effetti, la ricongiunzione è utilizzata per fare confluire in modo oneroso i periodi assicurativi da una gestione all’altra che sarà quella che erogherà la pensione, mentre la totalizzazione invece consente, a titolo gratuito, di unificare i diversi periodi e l’erogazione di una pensione che rappresenta la somma dei trattamenti di competenza di ogni ente previdenziale di riferimento.

I dubbi di Confindustria sui lavori usuranti

 Confindustria ha manifestato diverse perplessità sui contenuti del Decreto sui lavori usuranti, ossia sul decreto Legislativo 21 aprile 2011 n. 67, e lo ha fatto attraverso la sua circolare dell’11 maggio 2011.

In effetti, per l’associazione sindacale dei datori di lavoro, il governo si sarebbe spinto oltre alle indicazioni contenute nella legge delega predisposta dal Parlamento.

In particolare, il testo del decreto nell’individuare i lavoratori coinvolti fa riferimento ad alcune voci di tariffa Inail con riferimento a lavorazioni cui si applicano i criteri per l’organizzazione del lavoro previsti dall’articolo 2100 del codice civile: si tratta delle ipotesi di cottimo obbligatorio, relative ai casi in cui, in conseguenza dell’organizzazione del lavoro, il lavoratore è vincolato all’osservanza di un determinato ritmo produttivo, o quando la valutazione della sua prestazione è fatta in base al risultato delle misurazioni dei tempi di lavorazione.

Perché lavorare alle Poste Italiane?

 Attraverso un concorso, quando viene predisposto, oppure inviando spontaneamente la propria candidatura. Sono queste le due vie maestre per puntare ad essere assunti alle Poste Italiane. Essere assunti presso il colosso postale significa lavorare per una società a partecipazione pubblica che, contrariamente al dire ed al sentire comune, ha un approccio ed un modello organizzativo tipico di un’azienda efficiente che tende a valorizzare i dipendenti attraverso la meritocrazia. Questo perché, tra l’altro, in un futuro troppo lontano proprio Poste Italiane dovrebbe e potrebbe quotarsi in Borsa a Piazza Affari nel momento in cui lo Stato volesse da un lato fare cassa, e dall’altro valorizzare quello che è uno dei suoi asset più importanti assieme a partecipazioni strategiche come quelle in aziende, tanto per citarne una, come Eni, il colosso energetico.

Pensionamento dipendenti pubblici per l’anno 2011

Le ultime manovre economiche hanno inciso in maniera sostanziale sul trattamento previdenziale dei dipendenti della pubblica amministrazione tanto da ipotizzare una disparità tra le lavoratrici del pubblico impiego rispetto a quello del segmento privato.

Parliamo di lavoratori che hanno visto anche la loro liquidazione, ossia il loro trattamento di fine servizio (TFS) o trattamento di fine rapporto di lavoro (TFR),  diluita negli anni per importi superiori agli 90,000 euro.

Non solo, il Legislatore è intervenuto in modo pesante sul trasferimento dei contributi Inpdap verso l’Inps rendendo questa operazione onerosa allo scopo di impedire di usufruire della pensione Inps riservata alle lavoratrici iscritte al maggiore istituto previdenziale del settore privato.

Inps, la pensione minima 2011

 La pensione Inps relativa al trattamento minimo è stata fissata per il corrente anno, con decorrenza 1° gennaio,  a euro 467,43 euro per i lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi che danno un importo previsionale nella  misura dell’1.4% di 6.076,59 euro annui.

Lo Stato, allo scopo di rispondere a particolari esigenze di tipo assistenziale e permettere di condurre un minimo tenore di vita, interviene fissando dei criteri che assicurano almeno il raggiungimento del trattamento minimo, quello che si chiama come integrazione al trattamento minimo, così come stabilito annualmente con apposito decreto.

I lavoratori dipendenti si sentono poco sicuri

Secondo i risultati di un’indagine condotta su 800 lavoratori italiani da Panel Data, un istituto di sondaggi di Padova molti lavoratori dipendenti (il 42%) ritengono il loro impiego poco o

Cercasi operai, ingegneri e cuochi disperatamente

I giovani sono senza lavoro e, secondo i dati dell’ultimo report del report sul mercato del lavoro della città di Bologna uno su tre resta a casa; tuttavia una lieve ripresa c’è stata e questo grazie alle agenzie per il lavoro che grazie ai tanti contratti di somministrazione riescono ad assumere moltissime persone ogni mese. Eppure nonostante questa leggera ripresa qualcosa nel mercato del lavoro italiano sembra non funzionare.

Qualità della vita, in arrivo contributi dal governo

È stato pubblicato l’avviso di finanziamento relativo all’anno 2011 per progetti a valere sull’articolo 9 della legge 8 marzo 2000 n. 53, così come modificato dall’articolo 38 della legge 18 giugno 2009, n. 69.

Poter conciliare tempi di vita e di lavoro non è un argomento di poco conto, specie se occorre poi confrontarsi con i problemi e le esigenze presenti in qualsiasi ambito produttivo. Ecco perché diventa necessario trovare e assegnare fondi per finanziare progetti finalizzati alla realizzazione di azioni positive per la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura della famiglia.

Corsi estivi: Milano, come diventare Tutor della Casa

 A Milano, a breve, sarà allestito un corso estivo, aperto a tutti, grazie al quale si potrà diventare un “Tutor della Casa“, ovverosia una figura che, munita di pazienza e grande disponibilità, è in grado di occuparsi dei lavori domestici, degli animali, ma anche di come si accolgono gli ospiti e si cambia un guardaroba. La figura del Tutor della Casa, in particolare, viene promossa nel nostro Paese dall’Associazione Italiana Maggiordomi (www.maggiordomi.org) con un corso durante il quale, e soprattutto alla fine, quando sarà rilasciato un attestato di frequenza, permetterà di acquisire informazioni e competenze tali da essere in grado di curare al meglio, per quel che riguarda la casa, sia gli aspetti organizzativi, sia quelli pratici. Le materie che saranno trattate nel corso spazieranno così dalla preparazione delle valigie alla pulizia delle calzature, e passando per il riordino degli armadi, la pulizia degli ambienti della casa, ma anche di argenterie ed oggetti preziosi, tende e quadri.