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Previsioni disoccupazione italiana 2012

 Sono sostanzialmente negative, per il Centro Studi di Confindustria, le previsioni sull’andamento della disoccupazione italiana nel 2012. Stando alle analisi compiute, infatti, l’impennata della disoccupazione tricolore proseguirà anche nell’anno in corso, poiché “rimarranno le condizioni che l’hanno causata”.

Il tasso di disoccupazione risulta infatti maggiore non solamente perché molti posti di lavoro sono stati bruciati dall’attuale congiuntura (si pensi all’elevato numero di attività imprenditoriali che ha dovuto chiudere, portando – direttamente o con indotto – molti dipendenti a rimanere a casa), bensì anche poiché con la caduta del reddito reale e del potere d’acquisto, molte risorse hanno ripreso a cercare lavoro, andando in tal modo a pregiudicare la tenuta del tasso di disoccupazione.

Ancora, secondo quanto affermato dal Centro Studi di Confindustria, durante il mese di febbraio la disoccupazione italiana è salita a quota 9,3 punti percentuali, contro i 9,1 punti percentuali, per il livello più elevato da marzo 2011 ad oggi. Il tasso di disoccupazione odierno risulta inoltre essere più elevato di un punto percentuale rispetto a quello rilevato ad agosto del 2011.

Tra le determinanti, come già accennato, non solamente il calo degli occupati, diminuiti di 0,4 punti percentuali negli ultimi sei mesi, quanto anche e soprattutto l’incremento della forza lavoro, cresciuta di 0,8 punti percentuali.

Anche se mancano ancora i dati ufficiali consuntivi, il mese di marzo dovrebbe aver confermato i presupposti negativi. È sempre il terzo mese dell’anno, secondo il Csc, ad aver segnalato una “recessione meno intensa per la produzione industriale”, con un’attività prevista invariata (contro – 0,7 punti percentuali a febbraio, e contro – 2,3 punti percentuali sul primo trimestre).

Tornando allo scenario occupazionale, il tasso di disoccupazione è previsto in aumento sia per l’attuale 2012, che almeno per i primi tre mesi del prossimo 2013.

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