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Approvato il Programma sulla condizione delle persone disabili

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali comunica, attraverso un suo comunicato, che è stato approvato il primo Programma d’azione italiano sull’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.

Infatti, in accordo al comunicato del Ministero il Programma d’azione italiano per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità è stato approvato dall’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e segna un importante risultato nel campo delle politiche a favore delle persone con disabilità e arriva dopo l’invio, lo scorso mese di novembre, del primo Rapporto italiano alle Nazioni Unite sulla implementazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità nel nostro Paese.

Occorre ricordare che il programma, così come posto in evidenza dal comunicato

ha respiro biennale, individua le aree prioritarie verso cui indirizzare azioni e interventi per la promozione e la tutela dei diritti delle persone con disabilità, in una prospettiva coerente e unitaria, al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi generali della Strategia europea sulla disabilità 2010-2020 e della Convenzione ONU ratificata dall’Italia nel 2009

Il Ministero ricorda che, però, il testo approvato dovrà essere sottoposto a lettura nel Consiglio dei Ministri e al parere della Conferenza Unificata, per poi essere adottato come Decreto del Presidente della Repubblica.

Da parte sua, il Ministro Elsa Fornero e il Sottosegretario Maria Cecilia Guerra hanno osservato

Esprimiamo vivo apprezzamento per il risultato conseguito in primo luogo per il clima di grande collaborazione che ha caratterizzato il lavoro di esponenti delle amministrazioni, rappresentanti delle parti sociali e delle federazioni e delle associazioni delle persone con disabilità

Osserviamo che all’articolo 12, nella parte dove si riconosce l’uguale riconoscimento davanti alla legge, l’impegno delle Istituzioni italiane mira a non prevedere discriminazioni sulla base della disabilità rispetto alla capacità giuridica: ogni cittadino è uguale davanti alla legge

Allo stesso tempo sono previsti gli istituti giuridici dell’interdizione e dell’inabilitazione, i quali presuppongono che vi sia una condizione individuale di incapacità ad intendere e volere, totale o parziale. Nel primo caso per la persona incapace, previo accertamento del Tribunale, viene nominato un rappresentante legale ossia un tutore. Nel secondo caso, sempre previa dichiarazione del Tribunale, la persona inabilitata può compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione da sola, ma deve essere affiancata da un curatore per gli atti di straordinaria amministrazione

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