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Funzione Pubblica, la riforma Brunetta è direttamente esecutiva

Il mese scorso avevamo dato evidenza della decisione del Tribunale di Torino in merito ad un ricorso presentato dalle organizzazioni sindacali contro l’Inps per la presunta violazione dell’articolo 28 della legge 300/1970, lo statuto dei lavoratori.

Infatti, il Tribunale di Torino aveva accolto il ricorso delle organizzazioni sindacali poiché il dirigente della sede regionale del Piemonte dell’istituto previdenziale aveva disposto unilateralmente modifiche sull’organizzazione e sulla gestione della banca ore smentendo alcune regole del vecchio contratto collettivo e giustificando il suo operato facendo riferimento al decreto legislativo n. 150/2009.

Il Tribunale di Torino aveva censurato il comportamento della sede periferica Inps perchè era stato disposto la modifica del contratto di lavoro senza una preventiva concertazione tra le parti sociali.

In sostanza, secondo il Tribunale l’articolo 54 del decreto ha natura meramente enunciativa di una situazione che troverà concreta applicazione, in via diretta, attraverso la legge o, in via indiretta, mediante il recepimento nei contratti collettivi nazionali.

Il Dipartimento della Funzione Pubblica è invece di diverso avviso.

Infatti, l’organismo governativo ha ribadito l’immediata applicazione delle  innovazioni apportate dalla riforma Brunetta in ordine alla ripartizione delle competenze tra legge e contrattazione nazionale e sui poteri dirigenziali sull’organizzazione degli uffici e per la gestione  dei  rapporti di lavoro pubblici. Per il Dipartimento il nuovo quadro delle relazioni sindacali risulta ormai in vigore e la legge non consente deroghe.

In sostanza, il Dipartimento ha affermato che, con l’entrata in vigore della legge 150/2009, diverse materie sono state tolte dal tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali  per essere affidate alla competenza decisionale dei dirigenti.

Rientrano tra le materie di espressa competenza dirigenziale l’articolazione dell’orario di servizio, l’andamento dei processi occupazionali, i criteri generali per la mobilità interna e per la determinazione dei carichi di lavoro.

Il Dipartimento della Funzione Pubblica provvederà, a breve, a definire una nuova circolare esplicativa che avrà lo scopo di chiarire i nuovi vincoli e le regole introdotte dalla nuova contrattazione scaturita dalla riforma del pubblico impiego.

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