Home » Sanatoria lavoratori immigrati, altri chiarimenti dall’Inps

Sanatoria lavoratori immigrati, altri chiarimenti dall’Inps

 L’Istituto Previdenziale, per la regolarizzazione dei lavoratori immigrati, richiede al datore di lavoro regolarità contributiva, retributiva e fiscale e Durc regolare alla stipula del contratto di soggiorno.

Con la Circolare n. 113 del 14 settembre 2012 l’INPS ha, infatti, fornito nuove istruzioni relative alle modalità di emersione del lavoro in nero: in particolare, il datore di lavoro ha l’obbligo di versare gli importi necessari alla regolarizzazione della posizione contributiva, retributiva e fiscale del lavoratore. I contributi versati dovranno essere pari ad almeno sei mesi ”fatto salvo l’obbligo di regolarizzare le somme dovute per l’intero periodo in caso di rapporti di lavoro di durata superiore a sei mesi”.

Inoltre, l’Inps precisa che la regolarità e la correttezza nei versamenti contributivi devono essere documentate nel Durc regolare ossia in regola con i versamenti e devono essere dimostrabili al momento della stipula del contratto di soggiorno in base alle modalità contenute nel comma 2 dell’art. 5 del decreto interministeriale del 29/08/2012.

Pertanto, le nuove istruzioni Inps sono finalizzate a completare la procedura per la sanatoria lavoratori immigrati 2012, in base all’art.5 del D.Lgs. 109/2012, che recepisce la Direttiva 2009/52/CE, che consente ai datori di lavoro di regolarizzare i lavoratori extracomunitari che lavorano in nero. Dopo aver regolarizzato la situazione contributiva e previdenziale del lavoratore extracomunitario in nero, entro il 15 ottobre 2012 il datore di lavoro deve inviare la dichiarazione di emersione per via telematica al Ministero, utilizzando gli appositi codici tributo nel Modello F24.

Dopo la presentazione della domanda di adesione alla sanatoria immigrati, i datori di lavoro dovranno effettuare la denuncia INPS e INAIL per i lavoratori extracomunitari in nero soggetti alla sanatoria. Le modalità cambiano in base alla tipologia del rapporto di lavoro, come già noto: c’è, infatti, un distinguo fra i rapporti di lavoro agricolo e i rapporti di lavoro non agricolo o rapporti di lavoro domestico.

NOTE
Si ricorda che nel giorno della pubblicazione in G.U. del Decreto interministeriale del 29 agosto il Ministero ha fornito tutte le istruzioni per le operazioni da effettuare in caso di richiesta di condono. L’Inps ha precisato anche quali sono i datori di lavoro e i lavoratori interessati dalla norma, compresi i limiti di reddito del datore di lavoro interessato. Inoltre, la circolare del 14 settembre 2012, n. 113 precisa che il procedimento di emersione si conclude solo se vengono preventivamente regolarizzate le somme dovute dal datore a titolo retributivo, contributivo e fiscale pari ad almeno sei mesi ed è fatto salvo l’obbligo di regolarizzare le somme dovute per l’intero periodo in caso di rapporti di lavoro di durata superiore a sei mesi.

APPROFONDIMENTI
*Sanatoria immigrati 2012, le indicazioni dell’INPS
*Sanatoria immigrati 2012

Lascia un commento