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Dall’ABI nessun aumento ai manager

Il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, ha chiesto al top management una moderazione dei loro salari tanto che il sindacato del settore bancario hanno apprezzato la sua uscita; in effetti, il massimo esponente dell’Abi ha chiesto ai top manager dell’industria del settore di non procedere ad aumenti delle loro retribuzioni complessive per il prossimo triennio e a contribuire personalmente al fondo di solidarietà per le assunzioni di giovani.

La nota diffusa dalle segreterie nazionali di Fabi, Fiba-CISL, Fisac-CGIL, Uilca, Dircredito, Sinfub e Ugl Credito prende atto di una proposta di questo tipo

un atto politico che si appella alla personale responsabilità etica di ognuno e che auspichiamo contribuisca a consegnare, definitivamente, al passato la stagione della crescita esponenziale dei differenziali retributivi tra Top Management e restante personale

Non solo

l’invito rappresenta un fatto straordinario nella sua novità all’assunzione di responsabilità solidale, in prima persona, da parte dell’alta dirigenza bancaria nei confronti dell’universo delle giovani generazioni che subiscono l’accanimento della crisi

Il sindacato ha anche fatto il punto sul lavoro interinale; in effetti, secondo il Rapporto statistico curato dall’Inail, il numero di lavoratori che hanno svolto almeno una missione di lavoro (si chiamano così i periodi d’impiego nelle singole aziende) è aumentato del 4,9% rispetto allo stesso periodo all’anno precedente.

In realtà, come pone in evidenza la Cisl, l’andamento rispetto al trimestre precedente vede una variazione negativa per il 5,7%. Quanto alle missioni attivate, nel secondo trimestre 2011 sono state oltre 258 mila, con un decremento del 9,1% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Non solo, nel terzo trimestre del 2011, infatti, cresce soltanto la componente maschile, con un incremento su base annua degli occupati maschi del 10% circa per gli uomini e una riduzione della componente femminile nella misura del -2%. Si tratta comunque di un’inversione di tendenza rispetto al recente passato.

Particolare anche la situazione dei lavoratori tipo interessati dai nuovi contratti. Dal Rapporto Inail emerge, infatti, come i lavoratori che entrano per la prima volta negli archivi dell’Ente, mostrino una diminuzione dell’11% su base annua. Con qualche novità per quelli al primo impiego visto che, nel terzo trimestre del 2011 il 4% della domanda di occupazione interinale è stata soddisfatta ricorrendo a lavoratori alle prime esperienze lavorative.

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