Inail, chiarimenti sui Tirocini formativi e di orientamento

L’Inail, con la nota protocollo n. 60010.08/09/2011.0005950 dell’8 settembre 2011, ha fornito alcune indicazioni circa i tirocini formativi e di orientamento professionale, come modificati dall’articolo 11 del Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138.

Ricordiamo che i tirocini formativi e di orientamento possono essere promossi unicamente da  soggetti in possesso degli specifici requisiti preventivamente determinati dalle normative regionali in funzione di idonee garanzie all’espletamento delle iniziative medesime. Fatta eccezione per i disabili, gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, i soggetti in trattamento psichiatrico, i  tossicodipendenti, gli alcolisti e i condannati ammessi a misure alternative di detenzione, i tirocini formativi e di orientamento non curriculari non possono avere una durata superiore a sei mesi, proroghe comprese, e possono essere promossi unicamente a favore di neo-diplomati o neo-laureati entro e non oltre dodici mesi dal conseguimento del relativo titolo di studio.

Disabilità, attenzione al contrassegno

 Estate è tempo di turismo e la persona disabile deve porre particolare attenzione al contrassegno se decide di passare la sua vacanza in un Paese estero, in particolare nell’Unione Europea. In effetti, è ciò che è accaduto ad un viaggiatore italiano con disabilità che, arrivato in svezia, ha noleggiato un’automobile e ha iniziato a girare per il paese ma che poi si è ritrovato con una multa per un importo pari a mille corone svedesi: circa 110 euro perché il contrassegno italiano non è conforme a quello predisposto dalle raccomandazioni europee.

La notizia arriva da SuperAbile, ossia il portale dell’INAIL dedicato al mondo della disabilità. Tralasciando ogni aspetto tecnico sulla multa affibbiata al nostro connazionale, quello che ci interessa è mettere in evidenza che il nostro Paese non ha ancora recepito il contrassegno universale messo in piedi dall’Unione Europea.

Inail, la disabilità e il tesoro nascosto dell’Anmil

 Il reinserimento è, di certo, uno dei temi di maggiore impatto sociale perché permette, da una parte, allo Stato di recuperare il soggetto disabile nella pienezza del suo valore sociale e, dall’altra, la persona disabile può tornare ad essere utile in un contesto produttivo.

È da circa un mese che è stata predisposta la fase operativa del progetto “Tesori nascosti”, ossia “percorsi di ricerca e sviluppo delle competenze professionali e personali di infortunati sul lavoro”, realizzato dall’Anmil e finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Scenario dell’iniziativa quindici province (Milano, Brescia, Rovigo, Belluno, Gorizia, Siena, Grosseto, Viterbo, Ancona, Macerata, Teramo, Napoli, Benevento, Catanzaro e Vibo Valentia) già oggetto della fase di sperimentazione.

L’esenzione della tassa automobilistica

Con la disabilità è possibile ottenere diversi vantaggi, o agevolazioni: dalla possibilità di ottenere abbonamenti a prezzi scontati a quella di guidare e acquistare automobili appositamente modificate. La regione Lombardia, ad esempio, prevede l’esenzione della tassa automobilistica e per ottenere questo beneficio è necessario rispettare alcuni criteri che andremo a vedere.

Per la regione Lombardia non sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica i cittadini che risultino essere disabili gravi così come prevede la legge 104/92 dove si afferma che qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.

Inail, lo sport aiuti la disabilità

È stata siglata un accordo tra l’Inail e Cip con l’obiettivo di favorire il reinserimento delle persone colpite da infortunio sul lavoro attraverso l’attività sportiva. L’intesa è stata siglata a Firenze dal direttore di INAIL Toscana, Bruno Adinolfi, con il presidente regionale del Comitato italiano paralimpico (Cip), Massimo Porciani.

Il Comitato italiano Paralimpico, previsto dalla Legge n. 189 del 15 luglio 2003 e con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 aprile 2004 – si occupa di coordinare le Federazioni Sportive Paralimpiche che organizzano l’attività sportiva per le persone disabili sul territorio nazionale ed è anche deputato alla preparazione delle squadre agonistiche in vista dei Giochi Paralimpici Estivi ed Invernali. Una delle attività svolte dal Cip è quella di promuovere la promozione a tutti i livelli e in ogni fascia di età e di popolazione della pratica sportiva delle persone disabili.

Inpdap, accordo per i buoni vacanze

Il Ministro del Turismo e l’Inpdap hanno stipulato un accordo di collaborazione per i Buoni vacanze appositamente realizzato per i dipendenti della pubblica amministrazione.

L’intesa consentirà agli iscritti Inpdap, ai pensionati, alle famiglie con bassi redditi e ai portatori di disabilità di ogni livello, di effettuare soggiorni in località turistiche grazie sistema dei buoni vacanze, che il Ministero del Turismo ha finanziato dalla loro attivazione nel 2010 con 10 milioni di euro e che prevede l’erogazione di un contributo statale fino al 45% del costo del viaggio ed è finanziato con la quota dell’8 per mille destinato allo Stato.

Manovra 2011, la stretta sull’invalidità

 La recente manovra economica, seppure non tocca nessun beneficio economico e normativo in favore ai disabili titolari di invalidità civile, intende dare un taglio sull’enorme contenzioso civile gestito dal maggiore ente previdenziale italiano, ossia l’Inps.

In effetti, con la manovra 2011 si cerca di porre un freno agli oltre 800.000 pratiche presenti presso l’Inps producendo, in questo modo, un sovraccarico della giustizia e degli uffici previdenziali.

Il contenzioso in questo campo riguardano gli stati invalidanti quali la cecità o la sordità civile fino ad arrivare all’inabilità e l’invalidità pensionabili, ovvero quelle riconosciute ai lavoratori alla presenza di un minimo di versamenti contributivi divenuti disabili parziali o totali nel corso del loro percorso professionale.

Il prepensionamento

Il prepensionamento (pensionamento anticipato) è un particolare istituto che permette, in base a determinate condizioni oggettive, di poter essere collocato a riposo anticipatamente sulla data prevista; in effetti, in pochi particolari casi la legge fa salvi i regimi pensionistici non superate dai criteri generali introdotti dalla legge di riforma delle pensioni introdotta dalla legge n. 335/1995 e successive modifiche.

Accanto a specifici riferimenti, anche se poi non si parla di prepensionamento in modo stretto, in alcuni casi, e solo su determinati condizioni che devono essere individuati caso per caso, la legge prevede il beneficio del prepensionamento rispetto ai requisiti generali nei limiti, alle condizioni ed entro l’ammontare delle risorse stanziate previsti dalla legge stessa. Grazie a questa particolarità, in passato ne hanno potuto beneficiare i lavoratori socialmente utili e i poligrafici del settore editoria.

Legge 104: cos’è e a cosa serve

Il nostro Paese è abbastanza all’avanguardia in fatto di legislazione sociale tanto che le due leggi principali in materia, legge 104/92 e il decreto 151/2001, possono ben rappresentare il fiore all’occhiello di una politica sociale condivisa dalle parti sociali e dalla maggioranza del Paese.

In realtà, il recente provvedimento del governo in fatto di riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi, in attuazione della delega ex art. 23 della legge n. 183/2010, ha, in sostanza, rivisto la materia.

Possiamo ben dire che l’intera materia dei permessi retribuiti legge 104 è rivolta ai portatori di handicap in genere con risposte precise e articolate a seconda della loro gravità, articolo 3 della legge 104/92.

Bari, concorsi per 52 posti di lavoro

 L’Azienda Ospedaliero-Universitaria «Policlinico Consorziale» di Bari ha indetto dei concorsi pubblici, per titoli ed esami, finalizzati alla copertura di 52 posti di lavoro riservati esclusivamente ai soggetti disabili. I posti saranno n. 21 per il profilo di collaboratore amministrativo professionale, categoria D, n. 25 per assistente amministrativo, categoria C, e n. 6 per il profilo di programmatore, categoria C. I requisiti da possedere per inoltrare la domanda di ammissione ai concorsi sono:

– cittadinanza italiana o di uno dei Paesi dell’Unione europea

– appartenenza alle categorie protette (vedi bando)

– verifica della condizione di disabilità prima dell’immissione in servizio

– laurea in economia, scienze politiche ed equipollenti  (per il profilo di collaboratore amministrativo cat. D)

– diploma di maturità (per il concorso per assistente amministrativo cat. C)

– diploma di perito informatico o altro diploma di maturità più un corso di formazione in informatica (per il profilo di programmatore)

Regolamento 88/2008/CE, il posto di lavoro protetto

Il Regolamento 88/2008/CE prevede aiuti per l’assunzione di lavoratori svantaggiati e disabili sotto forma di integrazioni salariali o intesi a compensare i sovraccosti connessi all’occupazione.

In modo particolare, l’articolo 42 del Regolamento si preoccupa di definire diverse misure finalizzate a compensare i sovraccosti connessi all’occupazione di lavoratori disabili, ovvero, oltre a stabilire che gli aiuti intesi a compensare i sovraccosti connessi all’occupazione di lavoratori disabili siano compatibili con il mercato comune ai sensi dell’articolo 87 del trattato, il riferimento comunitario prevede anche l’esenzione dall’obbligo di notifica di cui all’articolo 88 purché siano soddisfatte le condizioni previsti ai paragrafi 2 e 3 dell’articolo 87.

Cassazione, si sospende l’obbligo di assunzione in caso di mobilità

La corte di Cassazione, sentenza n. 10731 del 16 maggio 2011, ha sancito un importante principio, ossia l’azienda che ha avviato una procedura di mobilità, nei sei mesi in cui vige l’obbligo di riassunzione dei lavoratori licenziati, non è soggetta all’obbligo di assunzione di lavoratori disabili in quanto, nel caso in cui la procedura prevista all’articolo 3 della legge n. 68/1999 si concluda con almeno cinque licenziamenti, si sospende le assunzioni per un periodo di sei mesi fino a quando l’ultimo lavoratore licenziato ha diritto alla riassunzione, ovvero vige l’obbligo di riassunzione dei lavoratori precedentemente espulsi dal ciclo produttivo dell’impresa.

Diritto al lavoro dei disabili: istruzioni per la domanda d’invalidità civile

 L’INPS, con messaggio dell’16 febbraio 2011 n. 3989, ha chiarito le istruzioni per la procedura invalidità civile 2010.

Le Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali di cui all’art. 4 della legge 5.2.1992, n. 104; provvedono:

– all’accertamento delle condizioni di disabilità, da cui scaturisce il diritto ad accedere al sistema per l’inserimento lavorativo dei disabili c.d. “collocamento mirato”;

– all’effettuazione delle visite sanitarie di controllo della permanenza dello stato invalidante.

Tali commissioni sono state integrate della presenza di un medico INPS (art. 20 della legge n. 102/2009).