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Imprese in start-up: nuovi progetti e contributi in Lombardia

 Nell’ambito delle cosiddette dodici sferzate per il rilancio dell’economia lombarda, l’Amministrazione regionale ha annunciato che sono pronti ben 60 milioni di euro di risorse per mettere a punto interventi mirati a sostenere lo start up delle imprese. Il piano, attraverso dei Bandi di prossima emanazione, è stato comunicato ed illustrato da Andrea Gibelli, Assessore all’Industria ed all’Artigianato, nonché vice presidente della Regione Lombardia, in presenza del Governatore Roberto Formigoni. Per il sostegno allo start-up d’impresa saranno “mobilitate” cinque Direzioni generali, ovverosia quelle di industria ed artigianato, Famiglia e Solidarietà sociale, Giovani e Sport, Formazione Istruzione e Lavoro, e la Presidenza. Le risorse a disposizione, innanzitutto, permetteranno di istituire un fondo di rotazione in grado di intervenire a sostegno dello start-up di imprese di giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, ma anche di donne e di soggetti svantaggiati quali i lavoratori che hanno terminato il periodo di cassa integrazione, o che sono senza lavoro da almeno due anni.

Questa, nel dettaglio, è la distribuzione delle risorse messe sul piatto dalla Regione Lombardia: 30 milioni di euro vanno al Fondo di rotazione start-up d’impresa, 10 milioni di euro vanno al Fondo Artigiano-Start-up, 6 milioni di euro all’innovazione d’impresa. Ed ancora, 6,5 milioni di euro per l’attivazione di una Dote giovani auto-imprenditorialità, e per il Programma AR.CO., 5 milioni di euro per la conciliazione famiglia-lavoro, attraverso l’erogazione di voucher, e 2,5 milioni di euro per un altro programma di startup destinato sempre ai giovani.

In merito alla misura rappresentata dal Fondo di rotazione, l’Assessore Gibelli ha rimarcato come sarà data particolare attenzione e priorità ai soggetti svantaggiati ed a chi vuole aprire una nuova impresa; inoltre, tra i criteri di accesso da rispettare c’è quello per cui il richiedente il finanziamento deve aver maturato sul territorio della Regione Lombardia una residenza pari ad almeno cinque anni.

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