Toscana: imprenditoria femminile 2013, percorsi formativi gratuiti

 Al via l’edizione 2013 di “Busy Ness Women – MadreFiglia” per promuovere l’imprenditoria femminile in Toscana con percorsi gratuiti di formazione per le imprenditrici toscane. Il progetto formativo è organizzato dalla Regione Toscana con la collaborazione di Unioncamere Toscana e si svilupperà in cinque edizioni programmte per Firenze, Grosseto, Pisa, Arezzo e Carrara.

Imprenditoria femminile: agevolazioni e bandi, approfondimenti

 Opportunità per le donne in crisi di lavoro: incentivi e bandi vengono previsti ogni anno dal Ministero per lo Sviluppo Economico e dai vari enti locali mediante lo stanziamento di fondi speciali per la nascita di imprese femminili, in base alla Legge 215/1992. Infatti, l’Italia è al secondo posto in Europa per richieste di agevolazioni all’imprenditoria femminile.

Contributi imprenditoria femminile dal Friuli Venezia Giulia

La Regione Friuli Venezia Giulia ha avviato una nuova fase concessoria di contributi in favore delle imprese “rosa”: in tal modo, l’istituzione regionale cerca di supportare la fase di nascita e di sviluppo dell’imprenditoria femminile, in un contesto che non sembra essere dei più propensi per agevolare e stimolare l’esplosione di un segmento pur importante del tessuto imprenditoriale italiano.

In particolare, la Regione ha cercato di mirare il proprio obiettivo nei confronti della crescita delle imprese rosa operanti nel settore dell’artigianato, dell’industria, del commercio, del turismo e dei servizi, con uno stanziamento pari a 500 mila euro, che andranno ad essere utilizzati in contributi in conto capitale a sostegno di progetti, con copertura parziale dei costi necessari per realizzare gli investimenti e le spese di costituzione e di primo impianto a favore delle imprese femminili.

Imprenditoria femminile: iniziativa da parte dell’UE

 Purtroppo il divario uomo – donna nel mondo del lavoro è sempre piuttosto ampio e, per cercare di colmare questo gap l’UE lancia un’iniziativa a sostegno dell’imprenditoria femminile: donne già affermate si mettono a disposizione di giovani imprenditrici che hanno avviato un’impresa da 2 a 4 anni fa.

Forniranno loro assistenza e cercheranno di aiutarle con dei consigli pratici; l’iniziativa coinvolge 170 donne di successo da 17 paesi dell’UE.

Imprenditoria giovanile e femminile, passi in avanti per il sostegno di quelle piacentine

 Negli scorsi giorni è stato sottoscritto un importante protocollo di intesa nella Provincia di Piacenza. Un documento che pone le basi per la realizzazione di nuovi strumenti che possano supportare la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e femminile.

Il protocollo d’intesa, siglato con la Cassa di Risparmio di Parma e di Piacenza, e con un gruppo rappresentativo dei locali Confidi (Agrifidi, Cooperfidi, Fidinudstria, Garcom, Unifidi), permetterà di agevolare l’accesso al credito delle nuove imprese piacentine, mettendo loro a disposizione un pacchetto di servizi integrati, che permetteranno alle attività imprenditoriali di poter superare tutti i principali ostacoli delle prime fasi di vita.

Imprenditoria femminile, contributi per l’abbattimento degli interessi

 Il Comitato provinciale per la promozione dell’imprenditoria femminile (d’ora in poi, Cif) della Camera di Commercio di Isernia, ha diramato un comunicato nel quale informa dell’istituzione di un fondo che ha, come principale obiettivo, quello della concessione di contributi in forma di abbattimento degli interessi che vengono concessi dagli istituti di credito sui c.d. micro finanziariamenti, linee di credito di piccolo importo.

Il Fondo del Cif, che si rivolge a un’ampia platea di imprese, vede tra i principali soggetti beneficiari le imprese “Rosa”. Sono proprio le imprese a prevalentente partecipazione femminile, infatti, alcuni tra i target preferiti dall’iniziativa, finalizzata a consentire un migliore approccio al debito bancario da parte delle piccole e medie imprese della zona.

Imprenditoria femminile, bando per la Regione Sardegna

In Sardegna è ancora possibile richiedere incentivi per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile. Un obiettivo piuttosto importante, quello del supporto della nascita e della crescita delle “imprese rosa”, specialmente in un’isola e in un territorio dove il tessuto imprenditoriale stenta a decollare, stretto dalla morsa di una crisi locale e internazionale sempre più stringente, e sempre più profondo nei suoi effetti maggiormente negativi, come dimostrano le ondate di scioperi e di manifestazioni avvenute nella Regione negli ultimi giorni.

Ebbene, i termini per la presentazione delle domande relative all’accesso al bando per l’imprenditoria femminile sono stati opportunamente prorogati, permettendo pertanto alle donne disoccupate o alle donne inoccupate di poter richiedere i contributi stanziati. Il bando permette inoltre la possibilità di accesso ai finanziamenti, anche da parte di quelle donne impiegate, ma occupate con contratti di lavoro c.d. “atipici”, per i quali non è possibile, pertanto, assumere gli stessi connotati di stabilità di quelli a tempo indeterminato.

Imprenditorialità femminile, nuovi contributi dalla Sardegna


La Regione Sardegna ha stanziato un nuovo contributo a fondo perduto per permettere lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile. A poter divenire beneficiarie del finanziamento saranno infatti tutte le donne disoccupate o inoccupate, senza limiti di età, e le donne occupate, con contratti di lavoro c.d. “atipici”, anch’esse senza alcun limite di età.

Obiettivo del bando è quello di promuovere la creazione di impresa e il lavoro autonomo per le donne, con interventi di sostegno alla realizzazione di nuove imprese, per affrontare le fasi di avvio, di sostegno consulenziale e di accompagnamento alla gestione e all’organizzazione del lavoro.

Un esercito di ultra settantenni imprenditori

 In questo articolo abbiamo parlato dei nonni che aiutano le famiglie diventando baby sitter o cuochi ma sono moltissimi gli ultrasettantenni che diventano imprenditori!

Secondo la Camera di Commercio di Milano basandosi sul Registro delle imprese sarebbero (e questo al secondo trimestre del 2011) sarebbero 296 mila gli imprenditori ultrasettantenni che si occupano soprattutto del settore agricolo ma anche di quello del commercio e del manifatturiero.

 

Imprese: quelle rosa vanno meglio

Di imprenditoria femminile abbiamo già parlato e torniamo a farlo perchè secondo i dati di Uniocamere nel periodo che va da giugno 2010 a giugno 2011, le imprese italiane “al

Imprenditoria femminile a Chieti in aumento

  Sono in aumento le imprese che a Chieti sono a capo di donne; l’imprenditoria femminile è aumentata dello 0,4%. Questi dati arrivano dall’associazione a marchio Confcommercio, Terziario Donna; nello

Imprenditoria femminile: Sardegna, Bando per donne disoccupate

 Per le donne disoccupate, ma anche per quelle inoccupate o occupate con un contratto di lavoro atipico. E’ questo il “target” di un nuovo Bando, nella Regione Sardegna, a sostegno dell’imprenditoria femminile attraverso lo strumento di accesso agli incentivi. A darne notizia nella giornata di ieri è stata l’Amministrazione regionale nel precisare come si punti a sostenere ed a promuovere sul territorio sardo l’imprenditoria in rosa attraverso il supporto che parte dell’avviamento passando dalla consulenza e dal sostegno alla gestione ed all’organizzazione dell’attività lavorativa.

Boom di imprenditrici straniere

Spesso, quando si parla di lavoratrici straniere si tende, erroneamente a fare riferimento solo a colf e badanti; invece, il 70% delle lavoratrici straniere risulta essere impiegato nel terziario, il

Imprese in rosa: Toscana, la carica dei 100 mila

 Lo scorso anno in Toscana le imprese con titolare donna sono cresciute dell’1,6% rispetto al più modesto +0,3% delle imprese con titolare uomo. A metterlo in evidenza è stata la Regione Toscana nel sottolineare come le imprese toscane in rosa siano oramai quasi 100 mila, corrispondenti a quasi il 24% del totale. E così la Toscana riguardo alle imprese con titolare donna è in Italia seconda solamente alla Regione Lazio e davanti all’Emilia-Romagna, Veneto, Regione Piemonte, Lombardia e Regione Marche. Sono questi alcuni dei dati emersi dall’ultimissimo Rapporto di Unioncamere Toscana che, secondo Salvatore Allocca, Assessore regionale al welfare ed alle pari opportunità, confermano la propensione delle donne a rischiare di più nelle fasi di crisi a fronte di elevate competenze, qualifiche e preparazione; il tutto senza dimenticare il contributo dato dall’imprenditoria femminile straniera che allo stesso modo dà un grande apporto allo sviluppo dell’economia sul territorio toscano.