Chiarimenti dall’Inail sulla polizza casalinghe

 Il Comitato amministratore del fondo autonomo speciale dell’Inail propone una serie di interventi per ampliare le tutele dell’assicurazione: dall’innalzamento dell’età anagrafica a 70 anni all’introduzione dell’assegno permanente per invalidità gravi, dalla “rendita unificata” alla riduzione al 25% della soglia minima di indennizzo.

Infatti, il Comitato INAIL amministratore del fondo autonomo speciale con la delibera della seduta del 29 marzo ha ufficializzato una serie di proposte per ampliare in modo sensibile l’arco delle tutele dell’assicurazione e la platea dei beneficiari della polizza casalinghe.

L’idea è quella di proporre una polizza finalizzata a dare maggiori tutele. Ricordiamo che la polizza è stata istituita dalla legge 493/99 e ha subito due importanti modifiche nel tempo: l’estensione anche al caso “morte” e l’abbassamento della soglia minima di copertura dal 33% al 27% di invalidità permanente.

Le donne e il rischio infortunio

 L’Inail ha presentato uno studio che cerca di fare il punto della situazione sull’incidenza degli infortuni sulle donne. Con tutta probabilità il dato più evidente è circa la metà degli infortuni mortali sono avvenuti in itinere,ossia nel tragitto casa-lavoro-casa, con 40 casi su 78 e in termini percentuali si attesta attorno al 51,3% rispetto al 20,8% registrato tra gli uomini.

Ad ogni modo, gli infortuni sul lavoro delle donne sono in calo dell’1,6% nell’ultimo quinquennio. Infatti, dai dati diffusi dal nostro Istituto di prevenzione si ricava che la flessione rilevata dall’INAIL tra il 2006 e il 2010 è più contenuta rispetto a quella registrata a livello complessivo, pari al 16,4%. Nello stesso periodo la quota delle lavoratrici infortunate sul totale è aumentata di cinque punti percentuali. L’incidenza infortunistica più alta tra il personale domestico, nella sanità e nei servizi sociali.

La tecnologia aiuta i lavoratori infortunati

 L’Inail si occupa di tecnologia perché è certamente un fattore importante per ridare fiducia e autonomia ai lavoratori infortunati tanto da stringere rapporti di lavoro e ricerca con l’Istituto italiano di tecnologia di Genova.

Il direttore della fondazione Istituto italiano di tecnologia dal 2007, Simone Ungaro, ha recentemente ribadito la volontà di continuare su questa strada attraverso una nuova intesa per la sperimentazione di soluzioni robotiche nel trattamento degli infortunati sul lavoro al Centro per la riabilitazione motoria di Volterra.

“La nostra collaborazione con l’INAIL nasce da una condivisione di intenti: entrambi lavoriamo per il bene dell’uomo e le nostre attività sono complementari. I centri INAIL di Volterra e Vigorso di Budrio godono di un’ottima reputazione a livello internazionale nel campo della ricerca applicata. Per i nostri studi sulla robotica per la riabilitazione questa partnership offre la possibilità di testare sul campo i prototipi e di migliorarli sulla base delle indicazioni dei medici e fisioterapisti di Volterra, che hanno sviluppato un’expertise unica nel nostro Paese”.

Si riconosce l’infortunio in itinere solo se il percorso è noto

 Non è possibile procedere al riconoscimento di infortunio sul lavoro se il percorso utilizzato dal lavoratore si discosta da quello normalmente utilizzato: ecco quanto afferma l’Inail .

Infatti, nella fattispecie, la decisione del lavoratore di usufruire del permesso richiesto e concesso dall’azienda per recarsi presso la propria abitazione, anziché per andare subito nella sede di lavoro dopo la visita medica presso l’Azienda sanitaria Localel, pone in essere una causa interruttiva di ogni nesso tra lavoro, rischio ed evento che esclude la possibilità di ottenere l’indennizzo per infortunio in itinere (Corte di Cassazione – Sentenza 22 febbraio 2012, n. 2642).

La Corte di Cassazione a cui il lavoratore si era rivolto nel terzo grado di giudizio, ha rigettato il suo ricorso sottolineando che la scelta del lavoratore di dirigersi verso la propria abitazione, percorrendo strade del tutto diverse da quelle che dall’ASL, l’avrebbero riportato in azienda, è la conseguenza di un scelta, quella di fruire di ore di permesso/ferie da lui chieste, che interrompe il nesso causale fra il suo viaggio e l’occasione di lavoro.

Il nuovo servizio online dell’Inail

 Il nostro Istituto per la prevenzione infortuni e la sicurezza sul lavoro ha deciso di offrire un nuovo servizio che permetterà di offrire assistenza dedicata al lavoratore che ha subito un infortunio, ossia parte così il nuovo Inail in linea gestito dal Contact center multicanale INAIL-Inps: utile non soltanto per i diretti interessati e dal forte valore sociale.

Per voce di Enzo Paesano della direzione centrale Programmazione organizzazione e controllo dell’INAIL (DcPoc),

Dopo una fase di sperimentazione nel 2011, il servizio sarà ufficialmente operativo dal prossimo 1° marzo. Si tratta di un approccio innovativo nella gestione della relazione col cliente, reso possibile dall’evoluzione tecnologica e dei sistemi di conoscenza dei nostri utenti, e che qualifica ulteriormente i servizi del Contact center non più solo come ‘reattivi’ alle richieste da loro avanzate, bensì ‘proattivi’ e in grado, dunque, di anticiparne i bisogni. In questo caso, contattandoli ‘a domicilio’ e dando loro tutte le informazioni necessarie per gestire al meglio i delicati momenti post-infortunio

Per la sicurezza sul lavoro il datore di lavoro è sempre responsabile

 La Corte di Cassazione, sentenza n. 3983/2012, interviene per ribadire un principio importante, ovvero è responsabile dell’infortunio del lavoratore anche quando non si attiene alle procedure definite a questo scopo. In effetti, per la Suprema corte l’obbligo del datore di lavoro si estende anche quando il lavoratore instauri comportamenti non ritenuti confacenti alla propria attività lavorativa.

A nulla vale, per la Corte di Cassazione, ogni giustificazione in merito da parte del datore di lavoro anche l’eventuale supposto comportamento del lavoratore ritenuto imprevedibile ed imprudente perché, nella fattispecie, per il suo diretto responsabile aveva operato senza spegnere i motori per dar corso alla pulizia del nastro e per procedere al suo riallineamento.

In arrivo i contributi dal fondo vittime dell’amianto

L’Inail eroga le prestazioni attribuite l’anno scorso; in effetti, l’ente per la prevenzione sugli infortuni informa che a partire dal mese di febbraio provvederà all’erogazione del primo acconto dello speciale beneficio (pari al 10% della rendita) finanziato con risorse provenienti dal bilancio dello Stato e dalle imprese.

Si tratta di una prestazione erogata d’ufficio dall’INAIL aggiuntiva alla rendita già percepita. Il Fondo – con contabilità autonoma e separata – è finanziato con risorse provenienti dal bilancio dello Stato e dalle imprese. Gli interessati, per ottenere, il beneficio non devono presentare alcuna istanza.

Donne e infortuni, iniziative per le lavoratrici

La necessità è assolutamente prioritaria: aeguare la tutela per i rischi professionali delle donne lavoratrici alle specificità di genere e alla peculiarità del duplice impegno che generalmente viene richiesto loro. In sostanza, occorre intervenire non solo dal lato professionale, ma anche di cura della famiglia attraverso una legislazione attenta così come si propongono le firmatrici delle proposta di legge le senatrici Silvana Amati e Ombretta Colli.

La proposta di legge delega il Governo a intervenire sulla normativa di settore per garantire alle donne lavoratrici – e a quelle con disabilità – maggiori tutele a livello sanitario, riabilitativo, psicologico, economico, sociale, assicurativo e formativo.

In scadenza l’assicurazione per le casalinghe

Scade il prossimo 31 gennaio l’obbligo di sottoscrizione della polizza di 12,91 euro contro gli infortuni domestici per chi si occupa a tempo pieno, gratuitamente e in via esclusiva delle mansioni di cura della casa.

L’Inail ricorda che sono interessati donne e uomini – tra i 18 e 65 anni – che si occupano della cura della casa gratuitamente e senza subordinazione e a questo proposito l’Istituto assicurativo sta promuovendo una campagna di sensibilizzazione sulla stampa periodica, Internet, radio e tv.

Il sistema Inail in materia di sicurezza sul lavoro

La gestione del nostro Istituto è sotto la lente di diversi osservatori tanto che il direttore di Eu-Osha, Christa Sedlatschek, osserva che il sistema Inail

si basa sulla migliore conoscenza disponibile a livello internazionale. I programmi di incentivi economici che incoraggiano le imprese a investire nella prevenzione dei rischi rappresentano un’opzione vantaggiosa per i governi che vogliono ridurre il numero degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali

L’accordo sui crediti contributivi e le modalità per il settore marittimo

L’Inail, attraverso la sua circolare del 27 dicembre 2011 n. 64, ha posto in evidenza le nuove modalità operative per il settore marittimo in fatto di accordi sui crediti contributivi ai sensi dell’articolo 182-ter della legge fallimentare.

Il nostro Istituto di riferimento in materia di infortuni e sicurezza sul lavoro ricorda che anche alle imprese del settore marittimo per le tipologie contributive di competenza offre i necessari chiarimenti sugli accordi sui crediti contributivi ai sensi dell’articolo 182-ter della legge fallimentare.

Il lavoratore deve essere tutelato anche nella pausa pranzo

 La Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 19 dicembre 2011 n. 27426, ha ribadito un importante principio: l’infortunio in itinere è configurabile anche nell’ipotesi in cui il sinistro occorso al lavoratore non sia avvenuto nella pubblica strada lungo il tragitto tra l’abitazione e il luogo di lavoro, ovvero anche nel luogo di consumazione dei pasti, fatta eccezione per gli ambienti di proprietà del danneggiato.

Dall’Inail il Rapporto sui casi di infortunio e morti sul lavoro in Basilicata

Il rapporto presentato dall’Inail pone in evidenza che le denunce presentate nell’anno 2010 risultano diminuite rispetto all’anno 2009 per una percentuale pari del 6.8% con dieci casi di incidenti mortali, tre in meno rispetto all’anno precedente.

In effetti, nella regione Basilicata i casi denunciati sono stati 5.519, ben 401 in meno rispetto ai 5.920 del 2009, ma in flessione pure i casi di infortuni mortali, passati complessivamente da 13 a 10, pari a una riduzione del 23,1%. Altra considerazione da tenere presente secondo le informazioni diffuse dall’Inail regionale è la diminuzione dei casi di infortuni ai lavoratori stranieri.